I candidati all’Opéra di Parigi 

Il quotidiano francese Le Figaro rende noti i nomi degli 11 candidati alla successione di Stéphane Lissner alla guida dell’istituzione operistica parigina

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Opéra de Paris
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Sono 11 i candidati alla successione dell’attuale direttore generale dell’, Stéphane Lissner. Come noto, il mandato di Lissner scadrà tassativamente nel 2021 e, con una decisione senza precedenti, il Ministro alla Cultura ha deciso di affidare a una commissione l’identificazione del candidato ideale sulla base dei candidati identificati tramite concorso bandito nello scorso gennaio. A questo proposito, le parole e le intenzioni dello stesso ministro Franck Riester sono molto chiare: “Ho preso una decisione di seguire un metodo molto chiaro e trasparente con un comitato di selezione per informarmi sui profili dei candidati potenziali. Il comitato troverà un accordo per formulare delle raccomandazioni sottolineando gli aspetti positivi e negativi di ogni candidato. Su questa base riferirò al Presidente della Repubblica che prenderà una decisione.” 

In un lungo articolo pubblicato venerdì, il quotidiano franceseLe Figaro ha anticipato i nomi dei candidati che entreranno nelle valutazioni del comitato. Si tratta di Peter de Caluwe, attuale direttore generale del Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles; Joan Matabosch, già a capo del Teatre Liceu di Barcellona e dal 2014 al Teatro Réal di Madrid; Jean-Louis Grinda, attualmente all’Opéra di Monte Carlo e alla Chorégies di Oranges; Christina Scheppelmann, fino al 2019 direttore artistico del Liceu; Alexandre Neef, attualmente alla Canadian Opera Company di Toronto e già direttore amministrativo dell’Opéra negli anni della direzione di Gérard Mortier; Laurent Joyeux, direttore dell’Opéra di Dijon dal 2007; Marc Minkowski, attualmente direttore generale e musicale dell’Opéra di Bordeaux; Olivier Mantei, a capo dell’Opéra Comique di Parigi; Jean-Marie Blanchard, dal 2001 al 2009 a capo del Grand-Théâtre di Ginevra; Dominique Meyer, attuale sovrintendente della Staatsoper di Vienna e in scadenza nel 2020; e Christophe Ghristi, da un anno alla guida del Capitole a Tolosa. 

Oltre a dare la lista lista dei candidati, Le Figaro si interroga anche su chi sia il candidato meglio piazzato a succedere a Lissner. Tutti sembrano avere un profilo impeccabile per dirigere una delle istituzioni liriche più prestigiose ma anche più complesse da gestire e soprattutto da riformare, un compito che il prossimo direttore non potrà eludere. Così come dovrà affrontare la questione della nuova sala modulabile, attualmente in costruzione, la cui programmazione “trasversale” è ancora tutta da inventare così come trovare fonti di finanziamento che non attingano alle casse pubbliche. Se molti candidati, appena cinquantenni, sulla carta sono suscettibili di ricoprire più mandati, altri sembrano più indicati per un incarico di transizione, come il sessantenne Dominique Meyer, che ha già ricoperto incarichi direttivi in teatro. Insomma, il dibattito è aperto ma molti si attendono che l’indicazione del nuovo direttore non dovrebbe tardare troppo.

 

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