Lio, la freschezza di Dorival Caymmi
Un disco Crammed vede la cantante belga (ma portoghese di origine) alle prese con il repertorio del padre nobile della canzone brasiliana
La MPB, musica poular brasileira è, notoriamente, oggetto di culto per milioni di persone, nel mondo, e in particolare per molti musicisti. In quelle note costruite da diverse generazioni di autori, a loro volta strutturati da alcuni secoli di maturazione delle note afroamericane tutte, vanno di pari passo eleganza delle linee melodiche e complessità e finezze armoniche.
Due argomenti che non sempre vanno di pari passo, invece, nello scarno songwriting occidentale. Il pregio è anche limite, per chi proprio non sopporta il mondo raffinato della MPB, ma in ogni caso molte uscite dal grande paese di Veloso e di Elis Regina vanno ascoltate con attenzione, specie quando si creano positive ibridazioni. È il caso di Lio canta Caymmi, un cd perfettamente a fuoco che, tra gli altri meriti, riconsegna a Vanda Maria Ribeiro Furtado de Vasconcelos – alias Lio – da Lisbona, cresciuta però a Bruxelles la sua lingua madre, il portoghese.
La produzione musicale dell'ex icona pop, notoriamente, negli ultimi anni è diminuita, compensata da una carriera di attrice intensa: bello però che qui si dia conto di una folgorazione, la riscoperta dell'immenso patrimonio melodico di Dorival Caymmi, padre nobile della canzone d'autore brasiliana, capostipite di una famiglia tutta di musicisti, poco ricordato nella vecchia Europa.
L'idea è venuta a Jacques Duvall, eccellente autore di testi e amico di Lio. La vocalist a sua volta ha fatto ascoltare i brani del musicista brasiliano a Christophe Vandeputte, chitarrista francese, che ha aggiunto alla malinconica e solare assieme produzione di Caymmi brume nordiche, fragranze delicate e quasi sommesse, fatte apposta per valorizzare il filo di voce intonatissimo di Lio. S'è creato così il piccolo miracolo di canzoni brasiliane che sembrano quasi scontornate dalla storia pesante che hanno, rivelando invece una freschezza sorgiva e minimale: con tocchi d'organo, battiti di mano, accenni delicati di funk. La copertina è opera del grande fumettista francese Loustal.