La donna del sogno

"Juliette" di Martinu in un nuovo allestimento a Zurigo

Recensione
classica
Opernhaus Zurich
14 Febbraio 2015
Lui è Michel Lepic, libraio parigino. Innamoratosi di una voce di donna, torna a cercarla e si imbatte in presenze stravaganti senza memoria. Finalmente la trova ma Juliette, quella donna, è fatta della sostanza del sogno e Michel in quel sogno decide di restare., opera degli anni parigini del ceco Bohuslav Martinu, torna sulle scene in nuova produzione dellOpera di Zurigo, teatro che vanta un legame antico con il compositore (nel 1961 accolse postuma la seconda versione di The Greek Passion). Opportunamente si è preferita la versione francese, a lungo creduta perduta: è del francese Georges Neveux il romanzo che la ispirò, ma soprattutto è forte linflusso del fervido mondo musicale della Parigi delle avanguardie nella composita partitura. Piuttosto avara di momenti lirici, riservati esclusivamente allincontro fra Michel e la donna del sogno, la musica esalta con un incedere ritmicamente frenetico lincalzante succedersi delle situazioni. Ritmo impresso dal regista Andreas Homoki allo spettacolo, rapido e leggero, dalle immagini nitidissime e strampalate che sembrano uscite dai fumetti di tempi passati firmate da Christian Schmidt, autore della mobilissima scena e dei fantasiosi costumi anni 30. Ritmo che caratterizza anche lesecuzione musicale affidata allaccurata concertazione di Fabio Luisi sul podio dei scintillanti Filarmonici di Zurigo. Presenza sfuggente e enigmatica più che vera protagonista, la brava Annette Dasch fa di Juliette un cameo lussuoso e accattivante. Michel è Joseph Kaiser, sognatore incespicante come nelle comiche degli anni 30. Dal folto gruppo dei comprimari emergono lo stralunato Airam Hernandez e la petulante Judit Kutasi in vari ruoli. Auspicabile la pubblicazione nella neonata etichetta discografica del teatro zurighese.

Note: Nuova produzione dell’Opernhaus Zürich. Date rappresentazioni: 14, 17, 19, 22, 24 e 27 febbraio; 1 e 4 marzo 2015.

Interpreti: Annette Dasch (Juliette), Joseph Kaiser (Michel), Airam Hernandez (Le commissaire, Le facteur, Le chasseur, Le conducteur de train, Le veilleur de nuit), Lin Shi (Le petit Arabe, Le jeune matelot), Pavel Daniluk (Le vieil Arabe, Le vieux matelot), Rebeca Olvera (La marchande d’oiseaux, Premier monsieur), Judit Kutasi (La marchande de poissons, Troisième monsieur, La chiromancienne), Alex Lawrence (L’homme au casque, Le marchand de souvenirs, Le mendiant), Alexei Botnarciuc (L’homme au Schapska, Le grand-père la jeunesse), Reinhard Mayr (Le petit vieux, Le bagnard), Irène Friedli (La petite vieille, La vieille dame), Martin Zysset (L’employé), Dara Savinova (Deuxième monsieur)

Regia: Andreas Homoki

Scene: Christian Schmidt

Costumi: Christian Schmidt

Orchestra: Philharmonia Zürich

Direttore: Fabio Luisi

Coro: Chor der Oper Zürich

Maestro Coro: Ernst Raffelsberger

Luci: Franck Evin

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.