Non è una novità che Monteverdi attiri l’interesse di coreografi. Una drammaturgia più aperta e meno connotata che nelle opere dei secoli successivi ma soprattutto l’estrema varietà di situazioni musicali costituiscono un terreno ideale in questo senso. L’ultima in ordine di tempo a misurarsi con il capolavoro monteverdiano è Sacha Waltz, grande firma della danza contemporanea e da anni protagonista di riuscite incursioni nel teatro musicale. Come già nell’apprezzatissimo
Dido and Aeneas di qualche stagione fa, Waltz tratta i singoli elementi con l’obiettivo di fonderli in equilibrato insieme di musica e movimento. Già nell’arioso dispositivo scenico di Alexander Schwarz, i cantanti, il coro, i danzatori ma anche gli strumentisti agiscono sullo stesso piano e partecipano tutti alla gioiosa danza finale che celebra l’ascesa al cielo di Orfeo. Altrove sono cantanti e coro, tutti molto efficaci, a interagire e confondersi con i bravi danzatori dell’ensemble della coreografa nel dialogo muto fatto di gesti. Orfeo (un sensibile Georg Nigl) esprime la grande gioia del connubio con Euridice e l’immenso dolore della perdita attraverso misurati movimenti coreutici, riflessi e amplificati dai danzatori, trattati talvolta come elementi viventi e pulsanti della scena (vedasi l’impressionante scena in cui l’intreccio di corpi viene respinto dal nocchiero Caronte nell’atra palude degli inferi). Anche con questo Monteverdi, Waltz colpisce nel segno con uno spettacolo di grande eleganza formale e forza narrativa, che convincente appieno. Convince meno l’esecuzione musicale, accurata sul piano filologico, ma che si sarebbe voluta con più colori e varietà di accenti di quelli che Torsten Johann chiede ai bravissimi musicisti del Freiburger BarockConsort. Sala affollata, successo pieno.
Note: Produzione di Sasha Waltz & Guests in collaborazione con la Dutch National Opera di Amsterdam, Les Théatres de la Ville de Luxembourg, Bergen International Festival e l’Opéra de Lille. Date rappresentazioni: 5, 7 e dicembre a Lussemburgo. In giugno 2015 a Bergen.
Interpreti: Georg Nigl (Orfeo), Anna Lucia Richter (Euridice/La Musica), Charlotte Hellekant (Messaggiera/La Speranza), Douglas Williams (Caronte), Konstantin Wolff (Plutone), Luciana Mancini (Prosperina), Julián Millán (Apollo/Eco/Pastore 4), Cécile Kempenaers (Ninfa/Pastore 1), Kaspar Kröner (Pastore 2/Spirito), Kevin Skelton (Pastore 3/Spirito), Hans Wijers (Pastore 5/Spirito), Davide Camplani, Juan Kruz Diaz De Garaio Esnaola, Luc Dunberry, Maureen Lopez Lembo, Michal Mualem, Virgis Puodziunas, Sasa Queliz, Zaratiana Randrianantenaina, Orlando Rodriguez, Yael Schnell, Joel Suárez Gómez (danzatori)
Regia: Sasha Waltz
Scene: Alexander Schwarz
Costumi: Beate Borrmann
Corpo di Ballo: Sasha Waltz & Guests
Coreografo: Sasha Waltz
Orchestra: Freiburger BarockConsort
Direttore: Torsten Johann
Coro: Vocalconsort Berlin
Maestro Coro: Torsten Johann
Luci: Martin Hauk (video: Tapio Snellman)