La Passione secondo Sellars
Bach in versione scenica al Festival di Pasqua di Baden-Baden
Recensione
classica
Dopo l’apertura pucciniana, pezzo forte della seconda giornata del Festival di Pasqua a Baden Baden è (ovviamente) la bachiana Passione secondo Giovanni nella versione scenica firmata da Peter Sellars per la Philharmonie di Berlino. Nello spazio più convenzionale del Festspielhaus si perde l’abbraccio berlinese del pubblico disposto circolarmente attorno al punto focale – una luce che scende dall’alto fino a toccare quasi il corpo oltraggiato del Cristo. Rimane l’eccezionale spirito corale, imprescindibile in un lavoro come questo, cui contribuiscono tutti gli interpreti ma soprattutto il formidabile Rundfunkchor di Berlino istruito da Simon Halsey, un complesso che non è mai massa informe ma insieme di individui che singolarmente partecipano al dolore universale. Più intima e meno intrisa del tragico dell’altra grande Passione bachiana, nel trattamento scenico di Sellars anche questa composizione sprigiona il potenziale drammaturgico grazie alle astratte coreografie riservate al coro e agli episodi riservati ai singoli interpreti che mantengono un’identità astratta e comunque riconoscibile, con le uniche eccezioni dell’Evangelista e del Cristo. Alla sofferenza di questo dà voce Roderick Williams che si riverbera nel limpido e sofferto canto dell’Evangelista di Mark Padmore. Al dolore tutto interiore della madre ai piedi della croce presta voce e corpo Magdalena Kožená, mentre Christian Gerhaher scolpisce con la chiarezza del suoi incisi i tormenti di Pietro e i dubbi di Pilato. Anche Simon Rattle prende parte alla sacra rappresentazione scendendo spesso dal podio per avvicinarsi e quasi toccare i suoi Berliner, per una volta da lodare soprattutto per le qualità solistiche. Emotivamente partecipe, il pubblico saluta con calore e standing ovation tutti gli interpreti.
Note: Rappresentazioni: 13, 18 aprile 2014.
Interpreti: Mark Padmore (Evangelist, tenore), Roderick Williams (Christus, baritono), Camilla Tilling (soprano), Magdalena Kožená (mezzosoprano), Topi Lehtipuu (tenore), Christian Gerhaher (baritono), Isabelle Voßkühler (Ancilla, soprano), Holger Marks (Servus, tenore)
Regia: Peter Sellars
Costumi: Peter Sellars
Orchestra: Berliner Philharmoniker
Direttore: Simon Rattle
Coro: Rundfunkchor Berlin
Maestro Coro: Simon Halsey
Luci: Peter Sellars
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