Se in aeroporto un viaggiatore

A Stoccarda la nuova opera di Mark Andre

Recensione
classica
Stuttgart Opernhaus
02 Marzo 2014
Johannes è un viaggiatore che sta per coronare un sogno: visitare Israele dopo una vita spesa a studiarne lingua e religione. Ma Johannes si fa troppe domande esistenziali e desta il sospetto dei burocrati della sicurezza nell’aeroporto di Tel Aviv che gli negano l’ingresso, come a Maria. Mentre i due aspettano il volo di ritorno, Johannes muore e l’altoparlante ne sollecita vanamente l’imbarco. “wunderzaichen”, la nuova opera di Mark Andre, ha una partitura di alta fattura costruita su un complesso ordito di voci, live electronics e inediti impasti di strumenti tradizionali con materiali eterodossi (archetti scorsi su superfici plastiche, fogli di stagnola sventolati, girandole soffiate). E tuttavia, nonostante sonorità di grande fascino ottenute con la distribuzione spaziale delle fonti sonore, la musica manca di un vero sviluppo. Come del resto il libretto che finisce per suggerire molto più di quanto davvero non dica per eccesso di spunti e fonti raccolti da Andre con Patrick Haas. Con tali premesse, trovare la chiave giusta per una resa scenica efficace non era impresa facile. La soluzione dei registi Wieler e Morabito combina gli ambienti iperrealisti di Anna Viebrock con una funzionale astrazione del gesto scenico. Una soluzione che ha il vantaggio di non appesantire la già complessa drammaturgia con interpretazioni o livelli di lettura arbritari. Quanto agli interpreti, più che i toni dimessi dello Johannes di Jung o la stralunata quanto indecifrabile Maria della Barainsky o la diafana presenza di Klink, si impone la solida prova del versatile coro della Staatsopernchor. In buca, Cambreling guida con perizia il composito mosaico di interpreti. Un pubblico folto e curioso, ha salutato con calore compositore e interpreti alla fine dello spettacolo.

Note: Commissione dell’Oper Stuttgart in coproduzione con l’Experimentalstudio del SWR e il sostegno di Ernst von Siemens-Musikstiftung, Goethe-Institut Tel Aviv, Wissenschaftskolleg zu Berlin e Stefan von Holtzbrinck. Date rappresentazioni: 2, 7, 16, 22, 25 marzo 2014.

Interpreti: André Jung (Johannes), Claudia Barainsky (Maria), Matthias Klink (Poliziotto / Arcangelo), Kora Pavelic (Prima funzionaria), Maria Theresa Ullrich (Seconda funzionaria)

Regia: Jossi Wieler e Sergio Morabito

Scene: Anna Viebrock

Costumi: Anna Viebrock

Orchestra: Staatsorchester Stuttgart

Direttore: Sylvain Cambreling

Coro: Staatsopernchor Stuttgart

Maestro Coro: Johannes Knecht

Luci: Reinhard Traub

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