Il fantasma della libertà

Christian Thielemann dirige la "Manon Lescaut" a Dresda

foto Matthias Creutziger
foto Matthias Creutziger
Recensione
classica
Semperoper Dresda
Giacomo Puccini
02 Marzo 2013
«Lui la sentirà alla francese, con cipria e i minuetti. Io la sentirò all'italiana, con passione disperata», rispondeva Puccini a chi lo metteva in guardia sull’inevitabile confronto della sua Manon con quella del collega Massenet. E nei momenti in cui esplode quella passione disperata sono sottilineati nella visione scenica di Stefan Herheim, con piglio vagamente didascalico, da un Puccini muto che letteralmemte interviene in scena e accende i due amanti del racconto di Prevost. Secondo un tratto oramai a lui caratteristico, Herheim costruisce il suo racconto su più piani. Per questa “Manon”, immagina una trama parallela fra il viaggio forzato della protagonista e quello, ben più fortunato, di “Miss Liberty” faro di speranza per gli emigrandi del Nuovo Mondo, con Des Grieux nei panni di Bartholdi, moderno Pigmalione. Se questa soluzione complica (e appesantisce) la trama della narrazione, allo stesso tempo consente al regista i tradizionali virtuosismi diacronistici fra un Settecento posticcio e la Parigi fin de siècle con quadri di forte impatto visivo che devono molto ai fantasiosi costumi di Gesine Völlm. Sul piano musicale, Thielemann firma una lettura sontuosa che, complice la formidabile Staatskapelle di Dresda, esalta soprattutto lo spessore sinfonico e la straordinaria tavolozza coloristica del lucchese. Tanta voluttà sonora, tuttavia, va talora a scapito delle voci, soprattutto le più fragili. Non è il caso per la vocalmente vigorosa protagonista Norma Fantini, ma l’acerbo Thiago Arancam, giovane tenore di bel timbro, forza eccessivamente nella regione acuta. Generalmente efficace la compagnia dei numerosi comprimari, nella quale di distacca Maurizio Muraro nel doppio ruolo di Geronte e del comandante. Accoglienza calorosa, specie per Thielemann.

Note: Nuovo allestimento della Sächsische Staatsoper Dresden in coproduzione con l’Opernhaus Graz. Sate rappresentazioni: 2, 6, 10 marzo; 28 aprile; 1, 4 maggio; 18, 23, 27 giugno 2013.

Interpreti: Norma Fantini (Manon Lescaut), Christoph Pohl (Lescaut), Thiago Arancam (Renato Des Grieux), Maurizio Muraro (Geronte di Ravoir/Il comandante di Marina), Giorgio Berrugi (Edmondo/Un maestro di ballo/Un sergente degli arceri), Scott Conner (Un oste), Christel Lötzsch (Un musico), Monika Harnisch, Fumiko Hatayama, Beate Siebert, Barbara Leo (madrigaliste), Mathias Kopetzki (Giacomo Puccini)

Regia: Stefan Herheim

Scene: Heike Scheele

Costumi: Gesine Völlm

Orchestra: Sächsische Staatskapelle Dresden

Direttore: Christian Thielemann

Coro: Sächsischer Staatsopernchor Dresden

Maestro Coro: Pablo Assante

Luci: Fabio Antoci

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