Don Giovanni un po' spoglio
Apertura di stagione all'insegna della essenzialità al Carlo Felice
Recensione
classica
Trasferire un allestimento scenico dall’aperto a un palcoscenico al chiuso non è facile. Se ne è avuta una dimostrazione ieri sera rivedendo al Carlo Felice il “Don Giovanni” proposto dall’Opera Giocosa in estate al Priamar di Savona in una coproduzione con il teatro genovese e il Sociale di Rovigo. La regia di Elisabetta Courir costruita su un impianto scenico spoglio di Guido Fiorato (spazio vuoto, cinque o sei “bare” che originano varie situazioni) ci era parsa allora interessante, pur se talvolta discutibile. Ieri, però, rivista in un contesto teatrale autentico, l’essenzialità è parsa troppo riduttiva perchè non compensata da un adeguato lavoro espressivo: si è persa la sensualità di certe pagine (l’aria di Zerlina, “Vedrai carino”), si è trasformata in comica amazzone con fucile la patetica donna Elvira. E soprattutto, relegando nel fondo alcune azioni, si sono creati squilibri musicali. Sul podio dell’Orchestra genovese Giovanni Di Stefano ha impresso alla partitura una lettura aggressiva e spedita, non rinunciando tuttavia a qualche elegante slancio lirico. L’esecuzione ha forse risentito di un periodo di prove non ottimale (parte dell’orchestra è stata in tour con Giovanni Allevi) causa di qualche sfasatura fonica e ritmica. Ottimo, in generale, il cast, del tutto nuovo. Sonia Ganassi ha risolto con classe la parte di donna Elvira e altrettanta sicurezza ha evidenziato Jessica Pratt (donna Anna). Pienamente convincenti Maurizio Muraro, Leporello, Paolo Fanale, Don Ottavio, Francesco Verna, Masetto. Il Don Giovanni di Andrea Concetti, vocalmente potente, non ha avuto quella esuberanza scenica che ci si aspetterebbe da un personaggio così travolgente. Completavano il cast Vassiliki Karayanni (Zerlina) e Luigi Roni (Commendatore).
Interpreti: Andrea Concetti (Don Giovanni), Luigi Roni (Commendatore), Jessica Pratt (Donna Anna), Paolo Fanale (Don Ottavio), Sonia Ganassi (Donna Elvira), Maurizio Muraro (Leporello), Francesco Verna (Masetto), Vassiliki Karayanni (Zerlina)
Regia: Elisabetta Courir
Scene: Guido Fiorato
Costumi: Guido Fiorato
Orchestra: Fondazione Teatro Carlo Felice
Direttore: Giovanni Di Stefano
Coro: Fondazione Teatro Carlo Felice
Maestro Coro: Patrizia Priarone
Luci: Luciano Novelli
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