Play It ! raddoppia
Musica contemporanea italiana a Firenze
Recensione
classica
Play It ! 2012, seconda edizione, tre giorni di musica contemporanea italiana (18, 19, 20 ottobre) al Teatro Verdi di Firenze, è stato anche un’occasione di conoscenza di capolavori dei maestri (“Percorso C2”,1976, di Giacomo Manzoni, o “Sette” di Niccolò Castiglioni, 1995, emozionante voce solista Livia Rado), e di prime italiane importanti di Nieder, Solbiati, Gregoretti, Boccadoro, Montalbetti. Ma prima di tutto una vetrina del comporre italiano oggi in tutte le sue varianti, dal divertente e aggressivo giostrare di “Jousting” di Marco Lena al suadente tonalismo dell’ottetto d’archi di Bruno Moretti. Per riassumere l’impressione complessiva dopo 32 ascolti (di cui otto commissioni più altre nove prime assolute), ingegno ed estro sono parole-chiave, ad esempio, in “If your Majesty will only tell me right way to begin” del giovanissimo Daniele Ghisi, voci soliste Lorna Windsor e Gianluca Valenti, fresca e fantasiosa orchestrazione di materiale elettronico precedente, e dell’elegante e minuta indagine sul suono orchestrale di “Esercizi sul risveglio da Osho Rajneesh” di Emanuele Casale (ma affini suggestioni orientali producono invece il tempestoso e trascinante “Seascapes III – Caieta” di Nicola Sani). Generi e forme classici danno ancora esiti rilevanti (l’incisivo e concentrato Quartetto n. 2 di Daniele Bravi, il concerto per fagotto “Dura roccia” di Giorgio Colombo Taccani) e il sogno resta ancora quello del teatro musicale nell’arioso e coinvolgente “corto d’opera” ispirato a Petrarca, “L’aurea d’amore” di Carla Magnan e Carla Rebora (voci soliste Maria Elena Romanazzi e Fabio Buonocore). Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la bravura, la dedizione, l’entusiasmo dell’Orchestra della Toscana e dei suoi ensemble. Successo ottimo.
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