Steve Reich, non solo minimalismo

Successo al Maggio Musicale Fiorentino per "Steve Reich 75" di Contempoartensemble

Recensione
classica
Maggio Musicale Fiorentino Firenze
14 Giugno 2011
Ieri al Teatro Goldoni, al concerto monografico di Contempoartensemble dedicato a Steve Reich per i suoi settantacinque anni ed inserito nel settantaquattresimo Maggio Musicale Fiorentino, due elementi, la presenza di tanti giovani, in particolare il tifo festoso dei ragazzi delle università americane di Firenze, e il veder mescolati al complesso fondato e diretto da Mauro Ceccanti gli strumentisti dell’orchestra del Maggio, oltre ai percussionisti di Ars Ludi, per l’esecuzione dei pezzi dall’organico più impegnativo (per non dire delle tecnologie fiorentine di Tempo Reale), facevano riflettere che a questo festival non mancherebbero occasioni di grande rilancio proprio nell’ambito della contemporaneità. La selezione di opere del compositore newyorkese ritraeva il suo minimalismo colto e orientato alla costruzione senza perdere il proprio originale tratto estatico e incantatorio, ma anche ritmicamente eccitante. Segnaliamo in particolare l’interessante ipotesi del “defasaggio” del suono reale dal suono riprodotto su nastro magnetico in Violin Phase (1967, Duccio Ceccanti violino solista), nel pezzo gemello, Cello Counterpoint per violoncello e nastro magnetico (2003, Vittorio Ceccanti violoncello solista) la “classicità” della costruzione “fast-slow-fast” appoggiata ad un materiale motivico quanto mai seducente, a tratti di sapore bartokiano, le sonorità delicatamente metalliche, sofisticate e lunari di Variations for Vibes, Pianos and Strings (2005, prima esecuzione in Italia). Il concerto si chiudeva con una valida esecuzione di uno dei pezzi di Reich più celebri ed eseguiti, City Life, con la vivace “tranche de vie” newyorkese fatta di voci e rumori urbani che non si risolve in mera narrazione ma sostanzia una lucida costruzione formale. Successo veramente ottimo.

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