Di serate così ce ne sarebbe bisogno sempre. Non che sia stato tutto perfetto, intendiamoci: però anche gli errori, le sbandate, le incertezze rientrano in un più festoso clima da ‘fare teatro’ alla vecchia maniera, sorreggendosi l’uno con l’altro e divertendosi nel farlo. Sto parlando del consueto appuntamento col quale l’Accademia del Teatro alla Scala ogni autunno pone in vetrina i propri migliori allievi in un allestimento sempre diverso: quest’anno è toccato alla storica produzione de l’Occasione fa il ladro di Rossini con la regia del mai abbastanza compianto Jean-Pierre Ponnelle, un bellissimo gesto d’amore nei confronti del pesarese dal divertimento assicurato; non c’è un gesto, una gag, che non sia a tempo con la musica, in una raffinatissima orologeria di sguardi che non ha un attimo di stanchezza. La bacchetta era affidata a Daniele Rustioni, classe 1983, il quale torna in Accademia dopo esserne stato fugacemente allievo: dall’esperienza londinese con Pappano ha sicuramente imparato ad amare l’opera italiana, accompagnando i cantanti senza strafare e con un controllo di buca e palcoscenico di tutto rispetto. Certo, con un’orchestra un po’ più ferrata ci sarebbero stati più momenti da ricordare. Il cast era composto per la maggior parte da allievi: brilla su tutti la stella di Pretty Yende, sudafricana dal timbro pieno e tecnica mirabile che – ne sono certo – è destinata a fulgente carriera se saprà gestire bene il repertorio, che è quello di soprano lirico e non di più; accanto a lei, il tenore Leonardo Cortellazzi ha ben cesellato la parte di Alberto, mentre Davide Pelissero è stato un divertente e affidabile Martino. Unico neo: l’inutile cammeo di Natale De Carolis, la cui voce logora è stata di impietoso confronto coi ragazzi dell’Accademia.
Interpreti: Don Eusebio: Jaeheui Kwon; Berenice: Pretty Yende; Conte Alberto: Leonardo Cortellazzi; Don Parmenione: Natale De Carolis; Ernestina: Valeria Tornatore; Martino: Davide Pelissero.
Regia: Jean-Pierre Ponnelle
Scene: Jean-Pierre Ponnelle
Costumi: Jean-Pierre Ponnelle
Orchestra: Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala
Direttore: Daniele Rustioni
Luci: Marco Filibeck
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