Le Stagioni in Langa
Chloë Hanslip e l’Orchestra Filarmonica di Torino a Monforte
Recensione
classica
La Fondazione Bottari Lattes, appena inaugurata dalla fortissima Caterina Bottari Lattes con una mostra dedicata alla pittura di Mario Lattes, a Monforte d’Alba ha anche ricavato un delizioso auditorium di 99 posti, con una acustica pastosa e gradevole. Qui Nicola Campogrande disegna per l’Orchestra Filarmonica di Torino concerti di dimensioni cameristiche, e nei giorni scorsi è passato il primo di questi “Cambi di stagione”, quello primaverile: poi arriveranno giugno, settembre e dicembre (fondazionebottarilattes.it).
Sabato sera Chloë Hanslip, e alcuni archi giovanissimi dell’OFT concertati da Sergio Lamberto, hanno suonato ovviamente la Primavera di Vivaldi, e poi le carucce “Danze greche” di Skalkottas, che tanto devono alle “Ungheresi” di Brahms, e poi il BWV 1041 di Bach e il K 525 di Mozart. Il suono che si cavava dagli archi moderni era quasi barocco, un poco arrochito ad arte, e la piccolissima Chloë si è scatenata come una baccante nel bis, un “Capriccio” di John Corigliano.
In sala, quasi tutta gente di queste parti: giovane, sana, attenta, interessata. La classica deve forse ripartire da questa generosa “provincia”, per ritrovare passione?
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