A pochi mesi dal "Midsummer night’s dream" di Britten che ha inaugurato a ottobre l’opera al Petruzzelli, Daniele Abbado è tornato a Bari per la prima di "Cenerentola", coprodotta col Valli di Reggio Emilia, e in collaborazione con l’ente lirico di Cagliari e l’Opéra di Nizza. Coerente con gli elementi che contraddistinguono le sue riletture (le scene grigie, gli elementi calati dall’alto, qui scale, lampadari di cristallo e persino la cucina, e un certo sentore espressionista), Abbado ha prediletto il registro drammatico della giovane orfana di madre, abbandonata dalla sorte a un patrigno crudele, a quello del puro gioco rossiniano. Il giallo della cucina anni settanta, che nel finale (quando tutto s’avviluppa) si raddoppia insieme al suo riflesso, le luci plumbee e violacee, e l’austerità dell’impianto generale non aiutano a far risaltare lo smalto della partitura. C’è sentore di tristezza e malinconia anche nelle note dell’ouverture diretta da Evelino Pidò che nei passi strumentali rallenta i tempi e non facilita la fusione tra buca e palcoscenico, soprattutto durante gli interventi corali. La forza dell’allestimento sono le voci, a cominciare da quella della protagonista, José Maria Lo Monaco, al debutto nel ruolo. La sua interpretazione ha eleganza, intensità senza forzature e passione. Le gigionerie sono riservate a Roberto De Candia (Dandini, con tanto di maniche a sbuffo), che nella sua Puglia fa il pieno degli applausi, mentre Nicola Ulivieri (Alidoro) è tutto rigore e autorità. Letteralmente principesco, con legittima timidezza e algidità, Maxim Mironov (Don Ramiro). Giustamente sbruffone il Don Magnifico di Paolo Bordogna, e insopportabili quanto basta le sorellastre di Eleonora Cilli e Alessandra Volpe.
Note: Coproduzione con il Teatro Valli di Reggio Emilia ed in collaborazione con il Teatro Pierluigi da Palestrina di Cagliari e l’Opéra de Nice. L'opera sarà un dvd Dynamic.
Interpreti: Josè Maria Lo Monaco (Angelina), Maxim Mironov (Don Ramiro), Roberto De Candia (Dandini), Nicola Ulivieri (Alidoro), Paolo Bordogna (Don magnifico), Eleonora Cilli (Clorinda), Alessandra Volpe (Tisbe).
Regia: Daniele Abbado
Scene: Gianni Carluccio
Costumi: Giada Palloni
Coreografo: Alessandra Sini
Orchestra: Orchestra della Fondazione Petruzzelli
Direttore: Evelino Pidò
Coro: Coro della Fondazione Petruzzelli
Maestro Coro: Franco Sebastiani
Luci: Guido Levi