Turandot alla Fiera

Successo di pubblico per l’opera in versione semi-scenica e senza il finale di Alfano

Recensione
classica
Teatro Petruzzelli
Giacomo Puccini
20 Marzo 2009
Del teatro Petruzzelli promesso agli artisti e al pubblico è rimasta traccia solo sulla carta dei cioccolatini offerti da uno sponsor, e su un volantino della Cgil, che non volendo scioperare lamentava i posti di lavoro perduti per la mancata apertura del teatro barese. Per il resto l’idea di dirottare in extremis “Turandot” di Puccini in un padiglione della Fiera del Levante è stata fortemente penalizzante per lo spettacolo e per l’acustica. Il primo è stato praticamente cancellato, insieme alle scene e i costumi dei quali si è avuta suggestione nel primo quadro del secondo atto; gli unici elementi superstiti sono infatti due gruppi di soldati dell’esercito Ming in terracotta, per sottolineare quel mondo dei morti in cui vive sepolta la principessa Turandot. A soffrire di più è l’acustica, con le voci schiacciate dai suoni dell’orchestra, nonostante l’installazione di una camera acustica intorno al palcoscenico principale. Un vero peccato, visto il cast a disposizione. Per di più, quando, sul “Nessun dorma” con gli strumenti ridotti al minimo ci si poteva finalmente gustare la sensualità vocale di Ian Storey, un violento acquazzone si è abbattuto senza sosta sulle lamiere del capannone, sino alla conclusione del quadro. Ed è stata la fine. Anche dell’opera. La Fondazione Petruzzelli ha infatti deciso di premiare la fedeltà di Roberto De Simone interrompendo l’opera alla morte di Liù. De Simone ha infatti realizzato un nuovo finale per la cui esecuzione sono mancati i tempi per l’accordo con le edizioni Ricordi. La conclusione è dunque rinviata a gennaio 2010 nel Petruzzelli.

Note: Nuova produzione, allestimento semiscenico. Anteprima della stagione d'opera 2009 della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari. Paoletta Marrocu, colta da temporanea indisposizione, è stata sostituita da Giovanna Casolla. Repliche il 22 e il 24 marzo.

Interpreti: Interpreti: Giovanna Casolla (Turandot), Max René Cosotti (Altoum), Antonio De Gobbi (Timur), Ian Storey (Calaf), Roberta Canzian (Liù), Domenico Colaianni (Ping), Cristano Oliveri (Pang), Stefano Pisani (Pong), Gianfranco Cappelluti (Un mandarino), Raffaele Pastore (Il giovane principe di Persia), Silvana Tamaio e Giovanna Padovano (Ancelle).

Regia: Roberto De Simone

Scene: Nicola Rubertelli

Costumi: Odette Nicoletti

Coreografo: Domenico Iannone

Orchestra: Sinfonica della Provincia di Bari

Direttore: Denis Vlasenko

Coro: Fondazione Petruzzelli

Maestro Coro: Franco Sebastiani

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