La corrispondenza fra arte e vita è argomento più che abusato negli allestimenti di melodrammi, ma mai è stato sfruttato così bene come in questo Faust di Gounod andato in scena nell’avveniristico complesso valenciano Palau de les Arts: lo spettacolo, nato a Covent Garden nel 2004, è uno dei più riusciti del talentuoso regista David McVicar, il quale sposa il tema di fondo del Doktor Faustus di Mann facendo del protagonista non già un medico, bensì un compositore. Da qui, il continuo gioco di rimandi fra realtà (la Francia dell’epoca di Gounod) e il teatro: il tutto animato da un lavoro di recitazione sui personaggi che è firma di lusso del regista scozzese. Moltissimi gli esempi che andrebbero citati da questa produzione che è Teatro vivo ad ogni scena, ma su tutte spicca la scelta di inserire i balli durante la notte di Walpurgis: qui, non più una grotta oscura, ma un palcoscenico su cui Faust assiste impotente alla pantomima danzata e grottesca dei protagonisti e delle loro vicende, guidati da un Méphistophélès travestito. Se il dramma è maschera e finzione, così i sogni di Faust-artista si infrangono con l’ambiguità di teatro e vita.
Tutto questo non sarebbe possibile senza un cast che sappia rendere credibile un konzept registico così spiccato: Vittorio Grigolo è un protagonista vocalmente un po’ troppo spinto, ma sembra nato per questo spettacolo, così come l’avvenenza fisica e la possanza vocale di Erwin Schrott disegnano un maligno dal fascino estremo. Più sciapa, ma tecnicamente ferratissima, la Marguerite di Alexia Voulgaridou, mentre la bacchetta di Frédéric Chaslin si limita ad accompagnare, mancandole quelle nuances che la ricca partitura di Gounod offre. Successo straordinario per un pubblico la cui età media è circa la metà di un normale teatro italiano.
Interpreti: Vittorio Grigolo (Faust)
Alexia Voulgaridou (Marguerite)
Erwin Schrott (Mephistophélès)
Ekaterina Gubanova (Siebel)
Annie Vavrille (Marthe)
Mario Cassi (Valentin)
Vittorio Prato (Wagner)
Regia: David McVicar (ripresa a cura di Bruno Ravella)
Scene: Charles Edwards
Costumi: Brigitte Reiffenstuel
Coreografo: Michael Keegan-Dolan
Orchestra: Orquestra de la Comunitat Valenciana
Direttore: Frédéric Chaslin
Coro: Cor de la Generalitat Valenciana
Maestro Coro: Francesc Perales
Luci: Paule Constable