Un saggio di alto livello. Questo, in fondo, è lo spirito che anima le recite autunnali di questa ripresa scaligera delle storiche Nozze di Figaro firmate da Giorgio Strehler. Come ogni anno, i migliori studenti dell’Accademia di Arti e Mestieri del Teatro alla Scala si cimentano alla prova del palcoscenico più temuto (a torto) d’Italia: sarebbe dunque sbagliato andare a cercare le minime pecche o imprecisioni di un cast nel complesso ben affiatato e di un direttore come Giovanni Antonini (storico leader del Giardino Armonico). Il clima festante che accompagna ognuna di queste recite è testimone di un pubblico composto, da tre diverse fasce: genitori e parenti, turisti stranieri, e i pochi rimasti habitués del loggione; tra evidenti (e simpatiche) claques per ogni cantante e un po’ di sana nonchalance nel non sapere esattamente quando applaudire, si esce da queste serate convinti che, forse, il teatro lirico non è del tutto morto come vogliono farci credere.
E qui, però, mi si permetta di dire un’eresia: non ne posso più delle Nozze di Strehler. Non perché lo spettacolo non sia bello, anzi: vent’anni fa era un perfetto meccanismo ad orologeria che dimostrava quanto Mozart fosse vivo e quanto la sua drammaturgia fosse debitrice nei confronti della spontaneità della Commedia dell’Arte. Oggi, però, senza Strehler, ogni ripresa è sempre meno curata e la magia di questo Mozart à la Fragonard sa sempre più di vecchio. Peccato, perché i ragazzi (su tutti la vivacissima Susanna di Elena Monti) dimostrano di sapersi muovere bene sulla scena, e meriterebbero uno spettacolo nuovo: purtroppo, le voci non sono imponenti (ad eccezione del Cherubino di Anita Raveli) e la direzione iper-cesellata nonché spesso sovra-esposta di Antonini non aiuta a far emergere il loro talento.
Interpreti: Il Conte: Christian Senn
La Contessa: Serena Farnocchia
Figaro: Simon Bailey
Susanna: Elena Monti
Barbarina: Raffaella D'Ascoli
Cherubino: Anita Raveli
Bartolo: Luciano Batinic
Marcellina: Natalia Gavrilan
Don Basilio: Leonardo Cortellazzi
Antonio: Davide Pelissero
Don Curzio: Marco Voleri
Contadine: Serena Pasquini, Mariagerarda Festa
Regia: Giorgio Strehler (ripresa da Marina Bianchi)
Scene: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Orchestra: Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala
Direttore: Giovanni Antonini
Coro: Coro dell'Accademia del Teatro alla Scala
Maestro Coro: Alfonso Caiani