Dolci melodie francesi dai trovatori alla chanson

Un ottimo festival di musica antica che è un punto di riferimento in Europa – seguito da un pubblico competente, dunque ideale - con un tema e un ensemble, ospite d'onore in residenza, ogni anno diversi.
Al suo interno la International Young Artist's Presentation, quest'anno dedicata agli strumenti storici a fiato, ha premiato l'Andrassy Trio, mentre il pubblico ha scelto La Caravaggia.
Fra i tanti concerti risalta la raffinatezza di Machaut.

Recensione
classica
Laus Polyphoniae Anversa
02 Settembre 2007
Inaugurata con la Missa Et ecce terrae motus a 12 di Brumel e conclusa con la messa dei folli Officium lusorum, Laus Polyphoniae ha offerto un vasto panorama della musica francese medievale e rinascimentale attraverso 22 concerti: messe, mottetti e chanson eseguite nelle Chiese di San Carlo Borromeo, di Sant'Agostino e di Elzenweld. Invitato d'onore l'Ensemble Clement Janequin diretto da Dominique Visse, che con la sua eccentrica figura e la sua inconfondibile personalità vocale, ha conquistato il pubblico fiammingo con la verve e l'ironia della chanson parigina, punta d'eccellenza del suo repertorio. Tra le proposte più interessanti e stimolanti citiamo la splendida selezione di brani anonimi dal canzoniere di Utrecht - degni delle migliori chanson di Machaut e Dufay - dell'Ensemble Fortuna; la Missa Sancti Iacobi di Dufay, impeccabilmente eseguita da La Reverdie; la commistione di ars antiqua, nova e subtilior dell'assemblaggio "avignonese" della Missa Magna dei Diabolus in Musica; l'intenso e ispirato melos dei versi privi di notazione del trovatore Marcabru, ricreato dall'affabulatore Brice Duisit; la coraggiosa immersione nel lungo lai di Machaut dell'eccellente trio Mauillon, Biffi e Hamon, raffinati e gioiosi allo stesso tempo. Poco convincente invece la kermesse finale con gli strumenti di Millenarium, il Coro da Camera di Namur, i cantori di Psallentes, e le voci bianche di Les Pastoureaux: la voglia di rendere attuale la goliardia medievale ha assunto toni forzatamente farseschi. Ma il protagonista di questo prezioso e splendido festival è il pubblico: c'è stato sempre il tutto esaurito anche per programmi impegnativi come il Requiem di Prioris, magistralmente eseguito dalla Capilla Flamenca, con i Psallentes e i fiati di Oltremontano.

Note: Festival delle Fiandre di Anversa – Laus Polyphoniae XIV edizione La Polyphonie Française 25 agosto – 2 settembre 2007

Interpreti:

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Torino: inaugurazione di stagione con Le nozze di Figaro

classica

Saltata la prima per tensioni sindacali, il Teatro La Fenice inaugura la stagione con un grande Myung-Whun Chung sul podio per l’opera verdiana

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.