La Salomé francese di Richard Strauss

Sin dal primo minuto, la Salomé di Richard Strauss su testo francese di Oscar Wilde che il festival della Valle d'Itria di Martina Franca ha proposto per la prima volta in versione originale, si rivela una bella sorpresa. Non è tanto per l'organico orchestrale che resta più o meno invariato. E' una questione di sonorità linguistiche che, per ritmo e linea melodica, immergono l'opera tra le "nuages" impressioniste.

Recensione
classica
Festival della Valle d'Itria Martina Franca
Richard Strauss
22 Luglio 2007
Non c'è praticamente introduzione strumentale e le parole del giovane capitano siriano Narraboth arrivano prestissimo, trasformando immediatamente le celebri parole dell'incipit del dramma: "Comme la princesse Salomé est belle ce soir". Sin dal primo minuto, la Salomé di Richard Strauss su testo francese di Oscar Wilde che il festival della Valle d'Itria di Martina Franca ha proposto per la prima volta in versione originale, si rivela una bella sorpresa; la prima, nel marzo 1907, avvenne in forma privata in un piccolissimo teatro parigino, seguita, a pochi mesi, da una recita al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles. Non è tanto per l'organico orchestrale che resta più o meno invariato: mancano due corni, l'heckelphon, l'organo, l'harmonium, ma archi e percussioni sono gli stessi della consueta orchestrazione. E' una questione di sonorità linguistiche che, per ritmo e linea melodica, immergono l'opera, una vicenda biblica senza tempo, tra le "nuages" impressioniste, più vicine a Debussy che a Wagner. Il direttore Massimiliano Caldi sceglie volumi di suono, ottenendoli dalla sorprendente Orchestra Internazionale d'Italia, che valorizzano le particolarissime voci del palcoscenico, un quintetto di voci lontane dalle roboanti rotondità wagneriane ma sempre calde e iridescenti: l'ucraina Sofia Soloviy (Salomé), Costantino Finucci (Iokanaan), Francesca Scaini (Hérodias), Leonardo Gramegna (Hérode), Vincenzo Maria Sarinelli (Narraboth). Sobria, quasi inesistente la scena di Karen Hilde Fries. Non convince la regia di Alexander Edtbauer, né la trasposizione al tempo di Wilde. Interessante l'idea di Salomé come di una adolescente capricciosa e annoiata, quasi pentita di fronte alla testa mozzata di Jokanaan. Tuttavia stride un po' quell'Hérode visto sotto le vesti di un dandy.

Note: edizione originale francese nuovo allestimento

Interpreti: Leonardo Gramegna (Hérode), Francesca Scaini (Hérodias), Sofia Soloviy (Salomé), Costantino Finucci (Jokanaan), Vincenzo Sarinelli (Narraboth), Francesca De Giorgi (Le page d'Hérodias), Nicola Amodio (Juif/Un esclave), Massimiliano Silvestri (Juif), Domingo Stasi (Juif), Giovanni Coletta (Juif), Michele Aurelio Bruno (Juif/Un Cappadocien), Emanuele Genovese (Nazaréen), Giuseppe Ranoia (Nazaréen/Soldat), Marcello Rosiello (Soldat).

Regia: Alexander Edtbauer

Scene: Karen Hilde Fries

Costumi: Karen Hilde Fries

Orchestra: Orchestra Internazionale d'Italia

Direttore: Massimiliano Caldi

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