Conan il Deejay

Al festival torinese Traffic, Thobbing Gristle e Aphex Twin, due generazioni di disfacimento elettronico dei suoni

Recensione
classica
Traffic Torino Free festival Torino
30 Giugno 2005
Sono ingrassati, sono distaccati, sono sapienti i quattro Throbbing Gristle che venticinque anni fa diedero un pugno nello stomaco inventando tra i primi, da Londra, un musica "industriale" fatta di suoni disumanizzati, disarmonizzati, demelodizzati, deritmizzati eppure bene scritta in un progetto che non dobbiamo esitare a definire colto. Genesis P-Orridge, Cosey Fanni Tutti (allora sconvolgente diva del porno cerebrale, anche, ora ammaliante maitresse della chitarra elettronica), Peter Christopherson e Chris Carter sono tornati, al Traffic – Torino Free Festival, in un spazio coerentemente postindustriale come le Limone Fonderie Teatrali, luogo esteticamente perfetto per stringersi, in mezzo a centinaia di giovani post punk tutti di nero vestiti con anfibio di rigore nei 36 gradi di mezzanotte. Un concerto come si deve di progetti sonori da ascoltare – malauguratamente in piedi, si lagna il 45nne - dove di corpo però c'è solo quello di chi suona sul palco. Niente che scuota e vibri in chi ascolta. Invece scossi scassati e sconvolti si rimane, la sera dopo, nel Parco della Pellerina, immensa arena estiva en plein air, se si prende sul serio "Warp Time", lo show di terrificanti e perturbanti video horrorifici di Chris Cunningham per la musica "dance" distruttiva di Aphex Twin, elettronico che stupra e squarta il pop, in scenari visivi che propongono mostruose deformazioni di corpi e di bellezze (donne picchiate da maschi bastardi che poi alla fine se le prendono dalla resiliente femmina, due bambine bamboline gemelle che fanno balletti carillon live sul palco, riprese e proiettate come in performance multimediale, coi capelli lunghi nippo sulla faccia orrenda come la tipina che sale sempre un'altra volta dal pozzo di Ring tutta infangata e molto arrabbiata per l'ennesimo sequel e prequel del cult). Un conto è fare i salti temporali in mezzo a un club, dove almeno ogni tanto puoi distrarti sorridendo a facce vive e vere, altro è paralizzarsi in mezzo a un immobile arena, Mtv Brand New gigantesca di piazza, inchiodati a ingoiarsi devastazione. Certo: se arrivano i barbari, è colpa di chi si lascia invadere dalla violenza. Ma dopo il loro regno di Conan il Deejay sarà necessario ricostruire musica. www.trafficfestival.com

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