C'è un buco nel cielo di Edipo (chissà se il regista Graham Vick ha letto il "Fu Mattia Pascal"? Pirandello scrive che "Tutta la differenza tra la tragedia antica e la moderna consiste in un buco nel cielo di carta"), da quel buco il suo Destino lo guarda: cielo azzurro per la nascita del piccolo Edipo, tutto nero all'incrocio delle tre strade dove ucciderà il padre, lame taglienti che cadono dal cielo quando la peste si abbatte su Tebe, solo nel finale quel buco non è più in alto, ma a terra, ed ospita una sorgente in un bosco sacro dell'Attica dove finalmente Edipo troverà la pace prima di morire. "Edipo" di George Enescu è andato in scena con vivo successo ieri sera al Teatro Lirico di Cagliari, serata inaugurale della stagione e prima italiana dell'opera che venne rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1936. Enescu, erroneamente conosciuto solo come virtuoso del violino o come autore di musica folklorica rumena, rivela di essere operista di talento: per la tensione drammatica, l'efficacia delle grandi pagine corali, l'intensità del canto, quel sapiente uso dello Sprechgesang, mai esasperato, per le pagine di grande impatto drammatico (difficile da dimenticare l'urlo strozzato di Edipo, "Je vois clair", prima di accecarsi), il sapiente uso di un'orchestra ricchissima. Una vera rivelazione è il bass-baritone Stephan Ignat, Edipo perfetto nelle sue lacerazioni e nella riconquistata pace finale, accanto a lui un cast di livello con Ildiko Komlosi ( Giocasta), Cinzia De Mola (la Sfinge), Alexandru Agache (Créon), Max Renè Cosotti (Il pastore), Giorgio Giuseppini (il Guardiano). Ottima la prova di coro (vero co-protagonista del'opera) e orchestra guidati da Cristian Mandeal. Niente pepli e coturni per raccontare la terribile vicenda di Edipo (regia di Graham Vick, scene e costumi di Tim Northam): tebani e tebane vestono elegantemente tubini neri e giacche con il collo alla coreana, la Sfinge è una femme fatale in nero con il ventaglio di piume alla quale non dispiacerebbe sedurre Edipo, il dolore sta tutto in quel grido muto di Giocasta che protende le braccia per salvare il neonato condannato a morte, la serenità sta tutta nell'ultimo abbraccio di Edipo a Antigone.
Note: nuova produzione e nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari. Prima rappresentazione in Italia
Interpreti: Stefan Ignat Oedipe, George-Emil Crasnaru Tirésias, Alexandru Agache Créon, Cinzia De Mola La Sphinge Gaelë Le Roi Antigone, Ildiko Komlosi Jocaste, David Rendall Laïos, Garry Magee Thésée, Irina Doljenko Mérope, Giorgio Giuseppini Il guardiano, Enzo Capuano Phorbas, Max René Cosotti Il pastore, Giovanni Battista Parodi il Gran Sacerdote.
Regia: Graham Vick
Scene: Tim Northam
Costumi: Tim Northam
Orchestra: Orchestra del Teatro Lirico
Direttore: Cristian Mandeal
Coro: Coro del Teatro Lirico
Maestro Coro: Paolo Vero