#Beethoven250: Ludwig lungo un anno
Storie, curiosità ed eventi dal mondo nell'anno dedicato a Ludwig van Beethoven
La sua data di nascita precisa è ignota. Si conosce solo quella del suo battesimo: il 17 dicembre del 1770, anche se lui sosteneva (ostinatamente ma a torto) di essere nato nel 1772. Notissimo è invece il suo luogo di nascita: Bonn, storica sede del vescovo elettore di Colonia. Il padre Johann, cantante di corte noto soprattutto per il bere, fu il suo primo maestro di musica, straordinariamente severo, quasi brutale. I vicini dicono di sentire i suoi pianti a causa delle punizioni corporali del padre a ogni sua esitazione o errore. A 11 anni Ludwig lascia la scuola e si consacra completamente alla musica. A 12 anni pubblica la sua prima composizione, Nove variazioni per tastiera su un tema di Ernst Christoph Dressler, e a nemmeno 14 anni diventa assistente dell’organista di corte per provvedere ai bisogni della famiglia. Lascia Bonn nel 1787 per completare la sua formazione musicale a Vienna ma ci resta solo pochi mesi per assistere la madre Maria Magdalena gravemente malata. La sua fama a Bonn cresce ma, quando la furia rivoluzionaria dalla vicina Francia lambisce le regioni renane, lascia Bonn per tornare a Vienna nel 1792. E ha inizio la straordinaria parabola di Ludwig van Beethoven.
Tutto il mondo ricorda il suo 250° compleanno con eventi di ogni tipo e, ovviamente, moltissima musica. Questa rubrica accompagnerà i lettori del gdm lungo tutto l’anno, segnalando ogni mese gli eventi più interessanti dedicati al genio di Bonn.
Parola d’ordine: BTHVN2020
“Bthvn” è la firma abbreviata utilizzata da Ludwig van Beethoven nelle lettere e partiture. BTHVN2020 è la sigla scelta per le iniziative finanziate da governo federale tedesco, stato federale del Nordreno-Vestfalia, distretto del Reno-Sieg e Comune di Bonn per coordinare e promuovere le iniziative messe in atto per celebrare il 250° anniversario della nascita del compositore fra lo scorso 16 dicembre e il prossimo 17 dicembre, data di battesimo del compositore. BTHVN vuole anche essere l’acronimo di Bonner Bürger, cittadino di Bonn, Tonkünstler, artista del suono, Humanist, umanista, Visionär, visionario, Naturfreund, amico della natura. L’obiettivo dichiarato è diffondere la musica di Beethoven, promuovere e sostenere progetti innovativi legati alla figura di Beethoven, rafforzare l’immagine di Bonn come città beethoveniana.
Il programma delle iniziative si trova qui.
A Bonn è subito “Fidelio”
Se è Vienna, la sua patria elettiva, a far sentire le prime note beethoveniane dell’anno con una scelta dalle 12 contraddanze WoO 14 nel concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker diretti da Andris Nelson, è l’Oper Bonn che dedica al suo glorioso concittadino la prima produzione operistica: il 1 gennaio va in scena la prima di Fidelio, unica e travagliata opera lirica del compositore. Il regista Volker Lösch annuncia l’intenzione di usare questa “opera della libertà” come forum per amici e parenti dei prigionieri politici in Turchia. Secondo Lösch, “la Turchia è un esempio attuale della versione Europea di stato autocratico in cui gli oppositori del regime vengono arrestati, incarcerati e in alcuni casi scompaiono – tutto senza un processo equo.” In concreto questa nuova produzione conterrà testimonianze di parenti di Ahmet Altan, Hozan Canê, Gönül Örs, Soydan Akay e Selahattin Demirtaş sui tentativi di liberare questi detenuti per ragioni politiche e sulle proprie esperienze delle carceri turche oltre a materiale documentario sulla situazione della Turchia attuale. La parte musicale è affidata al neodirettore musicale dell’Oper Bonn, Dirk Kaftan, e protagonisti saranno Thomas Mohr (Florestan), Martina Welschenbach (Leonore) e Martin Tzonev (Don Fernando).
Casa Beethoven rimessa a nuovo
Completamente ridisegnato il Beethoven-Haus Museum negli spazi abitati dalla famiglia Beethoven a Bonn. Il rifacimento degli spazi museali, costato oltre 3 milioni di euro, sono stati curati dallo studio svizzero Holzer Kobler Architekturen in cooperazione with 2xGoldstein, Studio TheGreenEyl e Lichtvision Design. “La forza dell’esposizione e il modo in cui gli oggetti in mostra sono organizzati nei diversi argomenti vuol fare entrare in contatto il visitatore con Beethoven uomo e artista”, spiega la direttrice del museo Nicole Kämpken “Una scelta di composizioni offre uno sguardo sulla sua vita quotidiana e sul suo circolo di amici e sostenitori.” Le tre stanze sovrapposte dove la famiglia Beethoven visse sono state riallestite per ospitare al pianterreno un diorama della Bonn del XVIII secolo e una stanza dei suoni al primo piano. Al piano superiore la stanza da letto dei genitori di Ludwig e suo luogo di nascita, sarà finalmente accessibile al pubblico. Nuovi spazi sono stati creati nel sottosuolo come “sala del tesoro” con preziosi manoscritti beethoveniani e per accogliere mostre temporanee. La prima è dedicate al famoso ritratto di Joseph Carl Stieler, di proprietà del museo dal 1981.
Beethoven in mostra
Ancora a Bonn, al Bundeskunsthalle fino al 26 aprile sarà aperta la mostra “Beethoven – Welt.Bürger.Musik” (Beethoven – Mondo.Cittadino.Musica) curata da Agnieszka Lulińska e Julia Ronge e organizzata in collaborazione con la Beethoven-Haus. In mostra l’influenza della sua musica fino al nostro tempo, la storia delle idee e il contesto storico-culturale nel quale Beethoven operò ma anche il suo metodo di lavoro, il suo stato di salute, le sue pratiche commerciali e le sue reti così come i miti e i cliché costruiti attorno alla sua figura nel corso dei secoli. Oltre 250 gli oggetti in mostra 250 dalle collezioni della Beethoven-Haus ma anche da collezionisti tedeschi e internazionali oltre a elementi interattivi e media station per fornire un ritratto completo del compositore a un pubblico non necessariamente formato musicalmente.
80 cents per Ludwig
Annunciata dalle Deutsche Post l’emissione di un francobollo speciale del valore di 80 centesimi. Il francobollo sarà messo in circolazione dal 2 gennaio in 626 milioni di esemplari, il numero più elevato dalla privatizzazione dell’azienda postale tedesca nel 1995.
Il francobollo riporta l’effigie stilizzata del compositore ispirata al celebre ritratto di Stieler su sfondo blu e nella parte inferiore l’abbreviazione “Bthvn” in argento metallizzato. Il design contemporaneo scelto per il francobollo vuole sottolineare che “Beethoven è oggi più rilevante che mai” secondo quanto dichiarato da Frank Appel, presidente del Consiglio di Amministrazione di Deutsche Post.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio
Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma