L’elettronica da poltrona di Nuno Beats
Il Portogallo black si conferma fucina di talenti elettronici
Ci siamo già occupati tre anni fa della scena elettronica delle periferie di Lisbona in occasione della proiezione a Seeyousound (l’edizione del 2021, quella esclusivamente in streaming a causa del Covid) del bel docufilm Batida de Lisboa / Lisbon Beat, viaggio tra afrohouse, batida, kuduro, elettronica e creole rap, nei quartieri di Mouraria, Chelas, Cova da Moura, Bela Vista, Quinta do Mocho, 6 do Maio, Amadora e Casal Ventoso.
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Sai do Coração, album d’esordio come solista del dj e produttore Nuno Beats, ci fa scoprire un altro quartiere, Rinchoa, e conferma Príncipe come una delle etichette discografiche più interessanti del Portogallo (e non solo): dedicata interamente alla pubblicazione di musica dance contemporanea creata a Lisbona, nelle sue periferie, nei suoi bassifondi, nel corso di quasi 15 anni quest’etichetta ci ha dato nuovi suoni con nuove forme e nuove strutture, dotati di un loro retroterra poetico e di un’identità culturale marcata. Ovviamente questo disco di Nuno Beats non fa eccezione.
È difficile capire come nessuna major abbia ancora scoperto le strategie creative messe in atto da Príncipe per dare vita ai suoi beat. In fin dei conti quest’etichetta sta sparando fuori in maniera costante musica originale fin dal 2011; malgrado ciò non ha ancora ricevuto uno straccio di offerta per una collaborazione finalizzata al crossover pop.
Forse ciò è dovuto alla posizione di nicchia all’interno di una scena più vasta, una scelta che ha mantenuto la sua visione intatta e non interessata alle mode del momento. Prima parlavo di nuovi suoni: bene, oltre alle uscite dancefloor-oriented, il catalogo dell’etichetta lisbonese vanta anche alcune “pubblicazioni da poltrona” con una marcata sensibilità pop, inaugurate più di un anno fa da Ansiedade di DJ Danifox.
Il giovane produttore Nuno Beats - membro del collettivo RS Produções in compagnia di DJ Narciso, DJ Nulo, DJ Lima, Farucox e MC Pimenta – intraprende un percorso simile in questo suo recente lavoro: le sue canzoni, perlopiù basate su beat sensuali e rallentati, svariano dalla tristezza e melanconia ("Sai Do Coração", "With Wine", "Me Cuna", "Muito Sono") alle costruzioni poliritmiche più inquiete ("Confusão No Ghetto", "N_Dengue", quest’ultimo brano ansiogeno ma allo stesso tempo catartico - «Amerò, soffrirò, urlerò, ballerò»), fondendo accenni di Afropop con urbanismo in stile Balearic e ritmi percussivi con sbaciucchiamenti da spiaggia per dare alla continuità del downtempo una sensuale spintarella Afrofuturista.
Ma le sorprese più rinfrescanti in questo che a tutti gli effetti dobbiamo considerare un mini album – 8 brani per una durata che supera di poco i 26 minuti - sono i momenti in cui le sfumature più calde e le vibrazioni romantiche vengono alla ribalta, e mi riferisco alle melodie agrodolci di "7 Apaixonados" – musica liquida, dolcezza orizzontale sfiorata da una brezza estiva e intrisa di spirito balearico - e "Na Morau", che termina dove questa breve ma intensa odissea di Nuno Beats è cominciata: suono in alta definizione, sensuale e nostalgico.
Sai do Coração è un album che avvertiamo come semplice e diretto ma di cui, dopo un paio di ascolti, riconosciamo la sofisticatezza: Nuno ha creato una varietà di trame e sapori dandole la forma invisibile della musica, un’invenzione romantica trasformata in azione.