La stella polare di Yaya Bey
Remember Your North Star è il disco della maturità per Yaya Bey, talento del nuovo R&B
Yaya (vero nome Hadaiyah) Bey, talento del moderno R&B, ha costruito uno smilzo ma formidabile catalogo, culminato nella collaborazione, siglata lo scorso anno, con l’etichetta Big Dada.
Durante gli anni Novanta Ninja Tune divenne influente per aver aperto la strada al downbeat hip-hop con artisti quali Coldcut, Kruder and Dorfmeister e Cinematic Orchestra. La sua consociata Big Dada diede voce a Roots Manuva, Wiley e Kate Tempest, e lo scorso anno si è rilanciata come etichetta gestita da e indirizzata a gente nera e minoranze etniche. La prima scelta dell’etichetta fu proprio Yaya Bey.
Dopo aver realizzato un eccezionale EP contenente sei brani, The Things I Can’t Take With Me, Yaya Bey lo fa seguire quest’anno da Remember Your North Star, lavoro che mischia aspetti di soul, jazz e reggae, amalgamati nel suo potente R&B.
L’album è stato preceduto dal singolo “Keisha”, canzone sulla richiesta di amore per se stessi, un tema ricorrente in tutta la raccolta. «Ho visto un tweet che diceva “le donne nere non hanno mai visto un amore sano o non sono mai state amate in un modo sano”. È una ferita profonda per noi. Poi ho cominciato a pensare alle nostre reazioni in quanto donne nere – dice Yaya –, così quest’album è una sorta di tesi. Nonostante si abbia bisogno di essere tutti questi tipi diversi di donne, in ultima analisi quello che vogliamo è amore: amore di noi stesse e amore dalle nostre comunità. L’album è un promemoria di questo obiettivo».
“Keisha” è uno dei singoli migliori usciti quest’anno ed è accompagnato da un video irresistibile.
«Come prima cosa io sono la uno e la due e la tre, ho visto le altre e non saranno mai me, mostrami una sola cosa che valga la pena di mettermi a rischio / Piccolo, perché non ti piacciono le cose belle? Perché non ti piacciono le cose belle? E la mia micina è così buona ma tu continui a non amarmi, sì, la mia micina è così buona ma tu continui a non amarmi» - Keisha
Cantautrice enigmatica con base a Brooklyn, Yaya Bey è un’artista capace di unire il personale e il politico senza sforzo apparente, avvolgendo il tutto con coinvolgente freschezza. Artista multidisciplinare, Yaya ha portato a termine alcune residenze con il MoCADA Museum di Brooklyn, dove ha curato programmi focalizzati sull’esperienza della donna nera, un tema che è intrinseco alla sua produzione musicale.
A 33 anni Yaya ha già vissuto alcune vite: si è cimentata nel matrimonio, nel divorzio, nello spaccio di erba, nell’arte visiva, nell’istruzione per i senzatetto e nella medicina di strada.
Facendo seguito all’acclamato Madison Tapes del 2020, il nuovo lavoro di Bey porta avanti gli stessi temi di quel lavoro e del già citato EP dello scorso anno. «Come faremo a spiegare a Dio che abbiamo usato tutte le lacrime per i ragazzi?», chiede Bey nei 31 secondi di “Libation”. È questa la domanda che sta al centro di Remember Your North Star, dove Bey si preoccupa del profondo impatto della misoginia sulla propria vita e quella delle altre donne nere.
“Libation” è seguita dall’auto-rassicurante “Big Daddy Ya” in cui Bey si cimenta col rap: «Sono una superstar a 360°, sono un fottuto affarone».
Altrove Bey canta l’amore, come in “Meet Me in Brooklyn”, con un ritmo skank che ricorda Desmond Dekker, e “Pour Up”, quest’ultima in compagnia di DJ Nativesun. Il penultimo brano dell’album, “Either Way”, è breve ma d’impatto: «Il mondo si muove in circolo, intorno al sole, prima di me e dopo di me, con me e senza di me».
“Street Fighter Blues” ha un beat minimalistico che gli Avalanches potrebbero tranquillamente impiegare in un loro mix. Eccola in una versione dal vivo, ulteriormente asciugata:
«Ma nel frattempo dimmi che andrà tutto bene, ama quando parliamo su FaceTime e io perdo tempo amandoti. Amami, non amarmi, amami fino a quando è vero, dimmi che io sono l’acqua e l’ombra più profonda del blu. Io non sarò mai così facile, piccolo, la sto solo rendendo facile, piccolo. E anche se ho cambiato tutto di me, tu trovi ancora il modo di dubitare di me. Tu non scopi veramente con me, perché scopi ancora con me, per cosa? Perché scopi ancora con me?» - Street Fighting Blues
Tra Billie Holiday ed Erykah Badu, tra Jazmine Sullivan e Greentea Peng, Yaya Bey con Remember Your North Star ha realizzato il disco della sua piena maturità: se non è un capolavoro, poco ci manca, davvero. Non male per una a cui il padre, il rapper Grand Daddy I.U., aveva suggerito di smettere di cantare.