Il “piccolo”, grande amore di Brunello

Mario Brunello e l’Accademia dell'Annunciata raccolgono in un bel disco alcune trascrizioni di pagine bachiane per violoncello piccolo

Mario Brunello - Accademia dell'Annunciata
Mario Brunello - Accademia dell'Annunciata
Disco
classica
Mario Brunello – Accademia dell'Annunciata, Riccardo Doni
Bach Transcriptions: Six Concertos for Violoncello Piccolo
Arcana
2023

Aperto dal passo incalzante del primo movimento del Concerto n. 3 in re maggione BWV 1054, questo disco dedicato a trascrizioni di alcune significative pagine strumentali di Johann Sebastian Bach per violoncello piccolo solista ci offre una bella rappresentazione dell’amore di Mario Brunello per questo strumento, ottimamente supportato dalla dinamica affinità espressa dall’Accademia dell'Annunciata guidata da Riccardo Doni.

Rimandando a una pratica ampiamente diffusa tra Sei e Settecento, l’adattamento di pagine musicali per differenti organici strumentali ci restituisce una dimensione interpretativa che trova nella tessitura compositiva di riferimento una base condivisa e feconda, disponibile a essere riletta attraverso una libertà di combinazioni timbriche che ne ampliano le potenzialità espressive.

Come annota il direttore del Bach Archiv di Lipsia Peter Wollny nel libretto che accompagna il disco – redatto in inglese, francese e italiano – «nessun’altra produzione musicale invita alla sperimentazione quanto quella di Johann Sebastian Bach. Sembra che il compositore abbia considerato l’intricata trama polifonica delle sue opere strumentali come una qualità estetica superiore, la cui realizzazione timbrica non era necessariamente legata a una particolare strumentazione ma poteva essere adattata alle mutevoli condizioni esterne, senza alcun compromesso artistico. In effetti questa trama polifonica crea un’esuberante ricchezza e una complessità di cui ciascuna veste strumentale porta in primo piano nuove sfaccettature».

Un carattere che la voce del violoncello piccolo di Brunello riesce a valorizzare attraverso una coinvolgente cifra interpretativa generata da una miscela espressiva capace di unire una pregnante cantabilità ad un’agilità virtuosistica trascinante e mai stucchevole.

Al di là dell’utilizzo di questo strumento da parte dello stesso Bach in alcune delle sue cantate, il violoncello piccolo emerge in questa registrazione per pregnanza lirica soprattutto in quei movimenti centrali – l’“Adagio e piano sempre” del già citato concerto BWV 1054, il “Larghetto” del BWV 972 di matrice vivaldiana o quello del concerto BWV 1055, fino alla carezza melodica offerta dal “Largo” incastonato al centro di quel capolavoro tra i capolavori rappresentato dal Concerto BWV 1056 – che permettono a questo strumento di dispiegare a pieno la sua voce strumentale al tempo stesso tesa e morbida, luminosa e calda.

Un segno espressivo che Brunello riprende e valorizza anche nei movimenti più dinamici, dove il suono del “piccolo” si confronta attraverso un brillante equilibrio con una compagine strumentale attraversata da una vivace cifra dinamica, guidata con gusto pregnante e reattivo assieme da Riccardo Doni – protagonista anche al clavicembalo e all’organo nel Concerto BWV 974 tratto da Alessandro Marcello – autore inoltre della trascrizione del Concerto Italiano BWV 971, pagina che chiude con coinvolgente segno espressivo questo bel disco.

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