In discoteca con Jessie Ware

That! Feels Good! della londinese Jessie Ware celebra la nightlife anni settanta

Jessie Ware
Disco
pop
Jessie Ware
That! Feels Good!
PMR Records / EMI
2023

C’è mancato davvero poco che la trentanovenne cantante e autrice Jessie Ware, originaria di South London e sorella di Hannah, attrice televisiva di un certo successo, abbandonasse il mondo della musica: per anni in preda alla cosiddetta “sindrome dell’impostore”, per sua fortuna (e anche nostra) ne è uscita, liberandosi al contempo del suo management precedente e reinventandosi come disco diva e il risultato della presa di coscienza di questo suo potenziale è il nuovo album That! Feels Good! – il suo quinto – che la vede mettere in fila dieci inni coinvolgenti.

Già il disco precedente, What’s Your Pleasure?, uscito a giugno 2020 e dunque al termine del lockdown cominciato a marzo, strizzava l’occhio al tipico suono disco, ma in questo nuovo la scelta stilistica è più esplicita: se le diamo ascolto, «è “Remember Where You Are” – brano compreso nel disco precedente – un po’ più soulful».

Insomma il nuovo album che abbiamo tra le mani è in un certo senso la versione notturna di quello precedente: Jessie Ware ha aggiunto ulteriori luci da discoteca, uno strato extra di insolenza per nulla pentita e realizzato un disco di neo-soul che fa venire voglia agli ascoltatori di raggiungere rapidamente il dancefloor. La ricca cultura della vita notturna degli anni Settanta è sicuramente la pietra angolare su cui è costruito questo disco che però mette in mostra percussioni che utilizzano panorami sonori brasiliani, alternate a malinconiche atmosfere R&B, il tutto avvolto da una grande sensibilità pop. 

«Sono un tipo 9-5, sono una signora, sono un’amante, una persona stravagante e una madre, camminare sul filo del rasoio è nella mia natura umana, desidero ardentemente un po’ di pericolo» - “Pearls”

Nel corso di una delle numerose interviste concesse negli ultimi mesi, la Ware ha detto che il suo quinto album è il risultato della sua liberazione dopo anni di ansia, “sindrome dell’impostore” e agitazione, e la sua nuova fiducia si manifesta subito, a partire già dal primo brano, che porta lo stesso titolo dell’album e in cui compare anche Róisín Murphy – e in effetti That! Feels Good può essere in qualche maniera avvicinato a Róisín Machine, il quinto album della cantante irlandese naturalizzata britannica nonché uno dei miei dischi preferiti del 2020, non proprio un anno da incorniciare.

– Leggi anche: Róisín Murphy ha voglia di dancefloor, e anche noi

Questo disco è una successione di esplosioni estatiche, come quando  l’eccitazione dei fiati (grazie, Kokoroko!) nell’euforica "Begin Again" - «ho fatto finta di essere su una spiaggia brasiliana in compagnia di bella gente mentre Stevie Wonder suonava in sottofondo "Another Star", ma aspettando i Talking Heads di Stop Making Sense» – giunge al termine, ecco che Jessie sforna un’altra hit elettrizzante ed esultante come "Beautiful People", con quelle percussioni iniziali che ricordano quelle di "I Zimbra" dei già citati Talking Heads.

A dirla tutta la doppietta in realtà è una quaterna perché la capacità di Jessie di creare hook orecchiabili continua con le successive "Freak Me Now", con le sue irresistibili influenze French house, e "Shake the Bottle". 

Un’altra canzone pronta per la pista da ballo, con quel pianoforte memore della vecchia scuola house, è "Free Yourself", incarnazione del suo nuovo spirito spensierato e senza paura. 

A far da contraltare ecco "Lighting", austera penultima traccia della raccolta, l’equivalente in musica di quando vediamo l’alba mentre siamo ancora al settimo cielo e non vogliamo che la notte finisca. Poco male, la successiva "These Lips" chiude l’album con un’ultima dose di escapismo assolutamente groovy.

Questo album rappresenta il vertice dello sviluppo nel corso degli anni delle capacità vocali di Jessie Ware e della sua crescita come artista e queste dieci canzoni sono un momento felice impacchettato in una confezione disco-pop di altissimo livello.

«Mi piace immaginare la gente mentre ascolta That! Feels Good! con un cocktail in mano e un senso di possibilità, di incontri casuali, di storie d’amore e sesso e divertimento. E voglio che la gente sia trasportata in un mondo che sente quasi irreale da quanto è meraviglioso, frivolo e piacevole» – Jessie Ware

P.S. Jessie Ware, oltre a essere una madre attenta, è anche una figlia amorevole che conduce in compagnia di sua madre il podcast di successo Table Manners, da cui ha tratto anche un libro di ricette.

Adorabile, non è vero?

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

pop

Un sermone (in sanscrito) da Father John Misty

Mahashmashana, nel segno di un massimalismo esistenzialista, è il sesto album di Father John Misty

Alberto Campo
pop

La prima da solista di Kim Deal

Nobody Loves You More è il primo album dell’icona femminile dell’indie rock statunitense

Alberto Campo
pop

L'album di famiglia di Laura Marling

Il nuovo disco della cantautrice inglese Laura Marling nasce dall’esperienza della maternità

Alberto Campo