Barenboim celebra Boulez
Dopo il concerto di apertura della nuova Pierre Boulez Saal di Berlino, Sur Incises diretto da Daniel Barenboim è ora disponibile su iTunes
A un anno di distanza dall’inaugurazione della Pierre Boulez Saal di Berlino, fortemente voluta per il primo anniversario della morte del grande compositore francese, Peral Music ripropone su iTunes la registrazione di Sur Incises eseguita dal The Boulez Ensemble durante il concerto evento, diretto da Daniel Barenboim.
Un progetto ambizioso reso possibile grazie all’impegno dell’amico e collaboratore Barenboim che ha aggiunto alla sua squadra l’architetto Frank Gehry per ideare all’interno della Barenboim-Said Akademie uno spazio che potesse essere adatto all’esecuzione di tutti gli stili musicali, e così capace di accogliere qualsiasi tipo di organico nel pieno spirito del far musica di Pierre Boulez. L’ensemble a lui dedicato prende così vita dalla fusione di due orchestre, la Staatskapelle Berlin e la West-Eastern Divan Orchestra, sorta una decina di anni fa dal desiderio di Barenboim di far dialogare musicisti provenienti da paesi e culture storicamente nemiche del Vicino Oriente, il cui nome trae ispirazione dal celebre ciclo di poesie di Goethe.
Più che un’etichetta discografica, Peral Music diviene il reagente chimico capace di attrarre a sé le singole parti, un progetto virtuale con il quale Daniel Barenboim invita l’orecchio curioso ad avventurarsi anche in questo tipo di musica, forte della comodità permessa dalla piattaforma digitale. Più che mera vetrina per le ormai molte registrazioni effettuate, alcune delle quali accolgono la presenza di importanti personalità come Martha Argerich, Peral Music offre motivi di approfondimento grazie agli articoli e i saggi consultabili gratuitamente sul sito.
Dell’ampio programma presentato al concerto inaugurale viene oggi riproposto Sur Incises, una delle ultime opere composte da Boulez, una sorta di ampio commento musicale del precedente brano pianistico Incises, scritto nel 1994 sulle mirabolanti possibilità tecnico-interpretative di Maurizio Pollini in occasione di un concorso pianistico. Così alcuni elementi di Incises vengono approfonditi nell’amplificazione dei parametri del pianoforte, che si moltiplica per rispondere alla presenza di tre arpe e tre percussionisti. Benché si tratti di un live, la registrazione riconsegna all’ascoltatore il particolare intreccio dialogico che l’opera racchiude, qui diffuso all’interno dei tre cerchi concentrici che avvolgono lo spazio dell’auditorium rendendolo allo stesso tempo una perfetta sala di incisione. Una prova tecnica ampiamente superata nella chiarezza delle apparizioni armoniche e timbriche così stimolate, capaci di riverberare nello spazio con rinnovato fascino sulla scia delle sperimentazioni elettroniche avviate in alcuni suoi brani del passato.
Un’opera che affonda le sue radici nella tradizione più di quanto si è abituati a pensare, in particolar modo nella musica di compositori a lui affini come Bartók e Debussy, dei quali Sur Incises incarna l’estro sperimentale applicato soprattutto al timbro per rappresentare oggi il più autorevole passaggio del testimone. Un’esperienza dal sicuro impatto emotivo che non rischia di deludere nemmeno l’orecchio più esigente.