Alessandro Bosetti, frammenti di Didone

Didone è l'ultima pubblicazione del compositore Alessandro Bosetti

Alessandro Bosetti Didone
Disco
oltre
Alessandro Bosetti
Didone
Kohlhaas
2021

Continua la ricerca sonora del compositore e performer milanese Alessandro Bosetti. Dopo il lavoro per la Unsound Records, Tropies – A Family of Three (Band Photo) e le aggiunte al progetto Plane/Talea (2016) in via di pubblicazione, Bosetti trova il tempo di licenziare un lavoro per la piccola etichetta trentina Kohlhaas – in catalogo gente come Claudio Rocchetti, Nicola Di Croce, Luciano Maggiore, Enrico Coniglio e tanti altri.

Alessandro Bosetti (foto Jean Chrstophe Lett)
Alessandro Bosetti (foto Jean Chrstophe Lett)

Didone è il risultato di una sorta di residenza a distanza (che in tempi di pandemia è diventata, ahinoi, la normalità) su invito del batterista e compositore Riccardo La Foresta. I nove movimenti dell'album sono il risultato di una sintesi delle testimonianze lasciate dai musicisti coinvolti, successivamente rese “anonime” e rielaborate in ben 84 aforismi dedicati alla biografia della celebre quanto tragica figura eponima. Di questi, solo sei trovano posto opportunamente editati nel disco in questione, che si dipana in maniera armonica – ma tutt'altro che scontata per fortuna – attraverso la voce e le musiche suonate per l'occasione; tra i protagonisti, il soprano Giulia Zaniboni e gli strumentisti Andrea Grillini (batteria), Dan Kinzelman (sax), Luca Perciballi (chitarre) e Glauco Salvo (chitarra e banjo); le illustrazioni sono opera di Ettore Tripodi.

Per la Kohlhaas si tratta di una bella sfida, ma non è certo una novità, dato che nel suo catalogo la sperimentazione vera e la performance meno scontata vanno a braccetto con una naturalezza disarmante.

La ballata sognante e fuori dal tempo di “C12”, l'intro di “E5 (Didone)”, l'omaggio stratosiano di “C12 (Music-video)”, dove davvero pare di avvertire la presenza della voce degli Area che performava in Metrodora e Cantare la voce, la tempesta sonora della febbrile “C14 (Problemi di droga)”... qui c'è pure il rischio serio di perdere la trebisonda, tanto è angosciante l'incedere di strumenti e voce. Fino ad arrivare allo schianto finale dell'ecolalia “A13 (Cos'è un suono bello)”, apice di un album-suono importante, curioso, serio, che si lascia ascoltare senza risultare però troppo serioso.

"Cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” / “cos'è un suono bello, cos'è un suono brutto” ...

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