Dopo gli appuntamenti primaverili della prima parte del cartellone 2023, riprende dall’11 settembre la XXXIII edizione della rassegna di musica moderna e contemporanea Traiettorie, ormai storica oasi dedicata alla musica di area colta del nostro tempo – ma non solo – ospitata in alcuni degli spazi architettonici più suggestivi della città di Parma e organizzata dalla Fondazione Prometeo.
L’inaugurazione della sezione autunnale del programma è quindi prevista per l’11 settembre presso la Sala Gavazzeni del Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”, con protagonista l’Ensemble Recherche, gruppo di Friburgo arrivato quest’anno alla sua diciottesima partecipazione alla rassegna parmigiana e impegnato in brani di György Kurtág, Robert Schumann, Brigitta Muntendorf, Wolfgang Rihm, Arnold Schönberg. L’Ensemble Recherche, fondato nel 1985, ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione della musica contemporanea per più di tre decenni, con oltre 600 prime e più di 50 CD. Gli otto musicisti che compongono l’Ensemble Recherche – tutti solisti di fama internazionale nell’ambito della musica contemporanea – uniscono il piacere per la sperimentazione all’entusiasmo per il panorama creativo attuale, mettendo la loro competenza musicale e le loro personalità individuali al servizio della creatività collettiva, contribuendo così allo sviluppo di una ricerca musicale contemporanea di respiro collettivo. La grande energia e l’impegno personale di ognuno dei singoli musicisti è uno dei motivi per i quali questo ensemble viene riconosciuto come uno dei più importanti gruppi di musica contemporanea da oltre trent’anni.
I due successivi appuntamenti – rispettivamente il 18 e il 23 settembre – della rassegna saranno invece ospitati nella splendida cornice del seicentesco Teatro Farnese. Per la prima data, tornano per la quinta volta a Traiettorie – e dopo otto anni di assenza dall’ultima partecipazione – i Neue Vocalsolisten, sestetto di voci a cappella impegnati in questa occasione in una serata tutta dedicata a Stimmung di Karlheinz Stockhausen, vale a dire uno dei brani più rilevanti e significativi del compositore tedesco, una composizione nella quale, tra l’altro, gli armonici della voce rappresentano uno degli elementi formalmente costitutivi del brano stesso. I sette cantanti dell’ensemble Neue Vocalsolisten si considerano esploratori sempre alla ricerca di nuove forme e tecniche di espressione vocale, perseguite anche grazie al continuo confronto con i compositori stessi. Questi musicisti, infatti, attribuiscono grande importanza alla collaborazione con artisti che, grazie alla passione per il confronto e l’interdisciplinarietà, mettono a valore le potenzialità offerte anche dai media digitali.
Il 23 settembre, sempre al Teatro Farnese, sarà invece protagonista il pianista Florent Boffard, impegnato in un programma che prevede musiche di Anton Webern, Ludwig van Beethoven, György Ligeti e Béla Bartók. Solista dell’Ensemble Intercontemporain dal 1988 al 1999, Boffard ha collaborato con i più grandi compositori del nostro tempo e ha eseguito in prima opere di Boulez, Donatoni, Ligeti, Stroppa. Invitato nei principali festival (Salzburg Festival, Musikfest Berlin alla Philarmonie Berlin, Aldeburgh Festival, Festival Présences), Florent Boffard si è esibito sotto la direzione di Pierre Boulez, Simon Rattle, Leon Fleisher, Peter Eötvös, suonando con formazioni tra le quali l’Orchestre National de Lyon, la Philharmonisches Orchester Freiburg, NDR Elbphilharmonie Orchester e l’Orchestre Philharmonique de Radio France.
La rassegna prosegue poi alla Casa della Musica, dove il 27 settembre debutterà a Traiettorie il Minguet Quartett per una ricca e originale serata che prevede brani di Eres Holz, Jörg Widmann, Wolfgang Rihm, Anton Webern, Peter Ruzicka, Gustav Mahler e György Ligeti. Fondato nel 1988, Minguet Quartett è oggi uno dei quartetti d’archi più richiesti a livello internazionale e si esibisce nei maggiori festival e nelle più importanti sale da concerto del mondo. Questa formazione prende il nome da Pablo Minguet, filosofo spagnolo del XVIII secolo che nei suoi scritti cercò di facilitare l’accesso alle belle arti a tutte le classi sociali della popolazione: un approccio che rappresenta uno a dei principali obiettivi artistici dello stesso Minguet Quartett. L’ensemble si dedica in particolare sia al repertorio classico-romantico e moderno, sia alle composizioni del XXI secolo, di cui ha eseguito numerose “prime”.
Il 18 ottobre sarà invece la volta dell’Ensemble Prometeo, compagine nata in seno alla stessa Fondazione Prometeo, quest’anno presente nella formazione in trio con Grazia Raimondi al violino, Michele Marelli al clarinetto e Ciro Longobardi al pianoforte. Il programma proposto comprende Vier Stücke op. 7 di Anton Webern, Fantasiestücke op. 73 di Robert Schumann, Adagio da Kammerkonzert di Alban Berg nella versione per clarinetto, violino e pianoforte realizzata dallo stesso compositore nel 1935, la Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte di Claude Debussy e Trio, composizione per clarinetto, violino e pianoforte composto nel 1949 dalla compositrice di San Pietroburgo Galina Ustvolskaya.
Il 25 ottobre sarà protagonista il fresco talento pianistico di Pietro Ceresini, impegnato in brani di Alban Berg, Viktor Ullmann, György Ligeti, Fryderyk Chopin, Gilead Mishory e Karol Szymanowski. Dopo gli studi al Conservatorio “Boito” di Parma con Roberto Cappello, Ceresini si diploma a Roma all’Accademia di Santa Cecilia con Sergio Perticaroli e si perfeziona con Paolo Bordoni e Filippo Gamba. Nel 2009 consegue a pieni voti il diploma di Composizione, prima di trasferirsi in Germania dove intraprende il Master a Lubecca nella classe di Konstanze Eickhorst e successivamente a Friburgo, in cui conclude lo studio post-laurea con eccellenza nella classe di Christoph Sischka. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, si è esibito presso istituzioni prestigiose e attualmente insegna pianoforte presso la Hochschule für Musik di Friburgo e il Tiroler Landeskonservatorium di Innsbruck.
La serata del 4 novembre vedrà impegnati Peter Pichler al Mixtur-Trautonium (evoluzione del protosintetizzatore degli anni Trenta denominato Trautonium) e la voce di Giulia Zaniboni, protagonisti di un insolito ed eclettico programma – proposto in prima nazionale – compilato con brani di Paul Hindemith, Harald Genzmer, Oskar Sala, Henry Purcell, oltre a due composizioni dello stesso Pichler realizzati con la cantante Imelle Dohle. Il 9 novembre tornerà invece il consueto appuntamento con i giovani talenti del Conservatorio di Parigi accompagnati in questa occasione dalla loro insegnante, la violinista e solista dell’Ensemble intercontemporain dal 1994 Hae-Sun Kang, con brani di Johann Sebastian Bach, Matthieu Acar, Franco Donatoni, Betsy Jolas, Marco Stroppa e Kaija Saariaho.
Il 22 novembre Traiettorie si sposta alla Casa del Suono – struttura creata nello spazio della ex-chiesa di Santa Elisabetta legata alla stessa Casa della Musica – per il concerto del percussionista Simone Beneventi affiancato da Massimo Marchi al live electronics e realizzato in collaborazione con AGON acustica informatica musica, dove verranno proposte le composizioni Di Luna son battiti di Francesco Maria Paradiso – presentato in prima esecuzione assoluta – e ā (grammatica del delirio) di Riccardo Nova. Il 29 novembre, infine, la rassegna Traiettorie 2023 si chiuderà con il flauto di Laura Faoro e il clarinetto di Roberta Gottardi che proporranno brani di Nicolaus A. Huber, Bernd Alois Zimmermann, Robert HP Platz, Peter Eötvös e Karlheinz Stockhausen.
Tutte le informazioni e il programma completo si trovano sul sito www.fondazioneprometeo.org.