PODCAST | Early Music Stories #96

Da Assisi ad Assisi: i primi quaranta anni di Micrologus

Concerto Micrologus 40 anni nella Rocca Maggiore di Assisi (foto di Gianni Donati)
Concerto Micrologus 40 anni nella Rocca Maggiore di Assisi (foto di Gianni Donati)
Articolo
classica

Hanno iniziato a suonare insieme ad Assisi, incontrandosi in occasione del Calendimaggio, e hanno creato un ensemble che ha poi fatto il giro del mondo facendo conoscere e amare la musica medievale e del primo Rinascimento in quaranta anni di intensa attività concertistica e discografica.

Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti, Gabriele Russo e Adolfo Broegg, prematuramente scomparso nel 2006, legati da una passione comune sono stati tra i pionieri italiani di un mondo musicale precedentemente quasi sconosciuto e hanno scelto il nome di un trattato di Guido d’Arezzo, Micrologus, per esprimere tutta la bellezza e la vitalità della musica antica che hanno raccontato con grande capacità comunicativa. 

Il loro inconfondibile sound deriva dalla solidità del gruppo, e dai loro differenti caratteri che si rispecchiano nella creatività dell’interpretazione delle fonti musicali sulle quali hanno sviluppato una grande quantità di programmi. L’interesse e la curiosità verso le musiche di tradizione orale ha guidato e ispirato il loro modo di suonare, e cantare, che si è costantemente rinnovato anche attraverso l’improvvisazione, pur mantenendo un’impronta riconoscibile e sempre personale.

In questa intervista i tre fondatori del gruppo raccontano i momenti salienti della propria storia musicale. La conversazione è stata registrata ad Assisi qualche giorno prima della grande festa di inizio settembre con la quale hanno celebrato nella città umbra il loro quarantesimo compleanno, insieme ai molti musicisti che sono stati i compagni di viaggio dei loro diversi progetti.

Se hai letto questo articolo, ti potrebbero interessare anche

classica

L'opera che prende in giro se stessa nel tempio della Scala di Milano

classica

La collana Gli artisti dello spettacolo alla Scala propone due nuovi volumi curati da Vittoria Crespi Morbio

classica

Alcina, l’opera di “un negromante nel mezzo dei suoi incantesimi”