Tore Tom Denys con il suo ensemble vocale Dionysos Now! continua a esplorare con entusiasmo la produzione musicale di Willaert e nel corso del festival Laus Polyphoniae di Anversa ha proposto un concerto dedicato a quella che per assenza di un titolo è stata classificata come Missa Sine nomine del compositore franco-fiammingo che è stato per oltre trent’anni maestro di cappella della Basilica di San Marco a Venezia.
Dopo varie ricerche il tenore fondatore del gruppo è giunto alla conclusione che il tema di tredici note della messa fosse un “soggetto cavato dalle parole” e come ha suggerito il musicologo Joshua Rifkin rappresenti un omaggio al cardinale Ippolito d’Este. Per tale motivo nella messa ribattezza da Denys Missa Ippolito i cantori hanno messo in evidenza le note della melodia del tenor con le parole ‘Primus Ippolitus Cardinalis Estensis’, anche se queste non sono presenti nel codice realizzato nella bottega di Petrus Alamire per la Confraternita di Nostra Signora di 's-Hertogenbosch.
Oltre alla messa l’ensemble ha intonato anche altre composizioni e tra queste O socii durate, commissionata a Willaert dal cardinale mecenate Antoine Perrenot de Granvelle, il cui motto ed emblema ‘durate’che risuona ripetutamente nel mottetto deriva dalla esortazione di Enea ai suoi compagni nel celebre poema epico di Virgilio.
Gli esempi musicali che corredano l’intervista a Denys, il primus inter pares fra i cantanti di Dionysus Now!, sono stati registrati sia nel corso delle prove che durante il concerto intitolato allusivamente (c)odes – Missa Ippolito, che è stato presentato nella Chiesa di San Giorgio.