Associare il nome di Monteverdi a Caravaggio vuol dire mettere in relazione due figure di geni rivoluzionari che hanno lasciato un segno profondo nei rispettivi campi artistici in qualità di precursori di una nuova sensibilità a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, ed evidenziare la teatralità insita sia nella “seconda pratica” musicale che nel “chiaroscuro” pittorico.
Questo è il punto di incontro tra l’ensemble La Venexiana e la compagnia Teatri 35, che nel quadro del Festival Styriarte hanno presentato nella Helmut List Halle un concerto spettacolo nel quale a fianco dei madrigali di Monteverdi ed altri autori, si andavano componendo e scomponendo tableaux-vivants tesi a ricreare composizioni visive tratte dai più celebri quadri di Caravaggio.
L’incontro tra polifonia madrigalistica e monodia accompagnata e il teatro muto con i cambi di panneggi a vista ha creato una particolare atmosfera nella quale risaltavano sia i singoli versi reiterati musicalmente dalle tre voci dei cantanti dell’ensemble La Venexiana, che la plasticità dei corpi e dei gesti dei tre attori di Teatri 35.
Pur avendo entrambi alle spalle decenni di esperienza la collaborazione tra i due gruppi è ancora agli inizi e il concerto spettacolo sarà presentato con il titolo completo “Pur ti miro. Monteverdi e Caravaggio”, per sottolineare attraverso le parole iniziali della celebre aria dell’Incoronazione di Poppea che si tratta di un concerto da vedere e non soltanto da ascoltare.
L’intervista collettiva, nella quale gli artisti raccontano come è nata e si è sviluppata la loro collaborazione, con delle riflessioni sulle affinità tra i rispettivi linguaggi artistici, e gli esempi musicali del podcast sono stati registrati durante le prove.
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