Nel corso del workshop intitolato Collaboration with the Nordic early music scene, inserito nel programma della conferenza del REMA / Early music in Europe, tra i vari temi affrontati nella discussione tra i partecipanti, c’è stato anche quello della opportunità di includere musiche di tradizione orale nel contesto delle iniziative e manifestazioni dedicate alla musica antica.
Ma la risposta era già presente nel programma musicale dello Stockholm Early Music Festival, che ha ospitato la conferenza, nel quale risaltava la presenza dei cantori del Tenore San Gavino di Oniferi rappresentanti del canto polivocale di tradizione orale che nel 2005 è stato proclamato “capolavoro” e che nel 2008 è entrato ufficialmente a far parte della Lista del Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità.
Il concerto si è svolto nella Chiesa Finlandese del quartiere storico di Gamla Stan dove il Tenore di Oniferi, composto da tre fratelli Francesco, Carmine e Giovanni Pirisi, rispettivamente boche, mesu boche, e contra e da Giuseppe Brau bassu, ha intonato le diverse forme della tradizione del canto che pur non essendo databile è l’espressione arcaica e ancestrale di una originalissima arte poetico-vocale.
Nell'intervista i tre fratelli descrivono le caratteristiche dei differenti ruoli armonici e timbrici del canto a tenore, e raccontano anche come hanno imparato a praticarlo fin da da ragazzi, secondo le modalità tradizionali di assimilazione e apprendimento delle generazioni precedenti.
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