Difficile immaginare uno spettacolo nel tempio del teatro musicale barocco, l’Opéra Royale di Versailles, più buffo e divertente del Don Quichotte chez la Duchesse di Joseph Bodin de Boismortier rappresentato per la prima volta nel 1743. Definito “opéra-ballet” in tre atti per la sua alternanza di parti recitate e di parti cantate si può inquadrare fra la tradizione delle precedenti comédie-ballets e la fiorente opéra comique.
Il Don Quichotte chez la Duchesse è uno dei cavalli di battaglia dell’ensemble vocale e strumentale Le Concert Spirituel fin dalla sua fondazione, e oltre alle numerose esecuzioni, e dopo una prima incisione discografica del 1997, lo scorso anno è stata pubblicata una nuova versione registrata per l’etichetta Château de Versailles Spectacles.
Purtroppo il libretto originale di Favart è andato perduto ma sono sopravvissute le arie e le danze scritte dal compositore attorno alle quali la coppia di registi e attori Corinne e Gilles Benizio (noti con i nomi d’arte di Shirley e Dino), con l’esperienza di una precedente messa in scena del 2017 nel teatro dell’Opéra Royale di Versailles, hanno creato una giocosa rielaborazione di alcuni episodi della storia del celebre cavaliere errante inventato da Cervantes.
Così nel corso delle tre nuove rappresentazioni di fine gennaio, tra diversi colpi di scena e invenzioni varie, l’opera di Boismortier è divenuta un teatro nel teatro nel quale sia il direttore dell’ensemble Le Concert Spirituel, Hervé Niquet, che l’insieme dei musicisti, sono entrati a far parte del gioco di squadra attraverso scambi di battute e di gesti in una sorta di continuità tra scena, podio e fossa d’orchestra, provocando frequenti risate del pubblico.
Nel cast, oltre ai cantanti Mathias Vidal (Don Quichotte), Chantal Santon Jeffery (Altisidore, La Reine du Japon); Marc Labonnette (Sancho Panza), Nicolas Certenais (Montesinos, Merlin), Lucie Edel e Charles Barbier (deux amants), Gilles Benizio (Le Duc, Le Japonais), Corinne Benizio (La Espagnole), erano presenti anche i danzatori della compagnia La Feuille d'Automne che hanno eseguito le coreografie di Philippe Lafeuille, con le originali scenografie di Anaïs Heureaux and Charlotte Winter.
Il podcast, realizzato in questa occasione, è diviso in due parti. Nella prima Niquet esalta il buonumore musicale di Boismortier, visto come un rimedio antidepressivo che dovrebbe essere dispensato dal servizio sanitario nazionale, mentre nella seconda il baritono Marc Labonnette nella veste di Sancho Panza racconta della sua collaborazione con il direttore di Le Concert Spirituel e del suo ruolo in questa divertente opéra-ballet.