Sono quindici i concerti che compongono il cartellone della Micat In vertice 2021-2022, storica stagione di concerti dell’Accademia Chigiana giunta alla sua 99a edizione che si svolge a Siena dal 22 novembre fino al 7 maggio.
Si tratta di un’edizione doppiamente speciale: da un lato questo cartellone viene avviato alla vigilia degli attesi festeggiamenti per il centenario, in programma per il prossimo anno; dall’altro lato questa stagione 2021-2022 si caratterizzata quale vera e propria edizione dell’auspicata ripresa dei concerti invernali in presenza dopo il lungo lockdown che ne ha impedito il regolare svolgimento lungo le due stagioni precedenti.
Una proposta concertistica che vede tra i musicisti protagonisti dei diversi appuntamenti il violinista Salvatore Accardo, il baritono Luca Salsi, il pianista Marc André Hamelin, il Trio di Parma, il mezzosoprano Laura Polverelli, il pianista Alessandro Stella e il giovanissimo talento chigiano del violoncello Ettore Pagano. Un ventaglio di personalità alle quali si affiancano le quattro orchestre in cartellone: Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma, Orchestra da Camera Italiana, Orchestra da Camera del Conservatorio di Milano e ORT-Orchestra della Toscana.
Per illustrare nel dettaglio i caratteri di Micat In vertice 2021-2022 abbiamo rivolto qualche domanda a Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Chigiana.
La 99a edizione per una rassegna concertistica rappresenta un traguardo importante: cosa significa portare una tradizione così radicata?
«Significa principalmente essere all'altezza di questa tradizione e sviluppare una linea di programmazione innovativa e identitaria. Non sono molte le Stagioni di concerti in Italia fondate nei primi decenni del Novecento e ancora in piena attività. La “Micat in Vertice”, che prende il nome dal motto della famiglia Chigi-Saracini-Lucherini, non è soltanto una delle più longeve del nostro Paese, ma è una stagione che si caratterizza per originalità e autonomia. Istituita a Siena nel 1923 dal Conte Guido Chigi Saracini e prossima al centenario, rappresenta il nucleo iniziale delle attività musicali che hanno portato alla creazione dell'Accademia Chigiana (nel 1932), nonché l'avvio della vita musicale a Palazzo Chigi-Saracini, uno dei più straordinari laboratori di creazione e interpretazione musicale mai esistiti al mondo».
L’appuntamento inaugurale vede da una parte protagonista la Filarmonica Arturo Toscanini, per la prima volta presente in un vostro programma, e dall’altra la presenza di giovani talenti: una scelta importante…
«La Filarmonica Arturo Toscanini di Parma è in effetti per la prima volta ospite dell’Accademia Chigiana. È un fatto estremamente significativo e sono molto riconoscente nei confronti del sovrintendente e direttore artistico Alberto Triola per avere reso possibile questo “storico” incontro di due tra le più prestigiose Istituzioni musicali del nostro Paese. Affiancare una grande compagine orchestrale come la Filarmonica Toscanini e un direttore d’orchestra di fama come Luciano Acocella (nonché docente del corso di Direzione d’Orchestra di Primo Livello della Chigiana) con tre giovani, straordinari talenti quali Gennaro Cardaropoli, Erica Piccotti e Leonora Armellini – i primi due allievi dell'Accademia Chigiana e la terza allieva dell'Accademia “Incontri col Maestro” di Imola – ha un significato preciso e in controtendenza: la Chigiana mette al centro della propria strategia di programmazione e di promozione i giovani talenti, non solo come centro di alta formazione tra i più rinomati (desidero ricordare che oltre a Giuseppe Gibboni, allievo dell'Accademia Chigiana, che si è aggiudicato il primo premio al Concorso Paganini, altri allievi chigiani nelle scorse settimane si sono aggiudicati riconoscimenti internazionali di assoluto prestigio, quali il Quartetto Integra di Tokyo che ha vinto il Premio Bartok a Budapest, il Quartetto statunitense Balourdet finalista alla Naumburg Competition e Karisa Chu vincitrice del primo premio alla Isang Yung Violin Competition), ma anche come una delle poche Istituzioni concertistiche di prestigio che offre importanti opportunità di avvio alla carriera ai giovani talenti musicali italiani. Inoltre, questo concerto inaugurale sottolinea il livello superlativo dell'alta formazione musicale italiana, di cui l'Accademia Chigiana è assai autorevole rappresentante».
Tra gli ospiti di questa nuova stagione c'è anche Salvatore Accardo: come verranno festeggiati i suoi 80 anni?
«Salvatore Accardo è oggi la figura più rappresentativa dell’Accademia Chigiana, del suo prestigio e della sua storia. Lo festeggiamo il 3 dicembre con un concerto a lui dedicato e che lo vede protagonista, assieme all’Orchestra da Camera Italiana, in veste di solista e di direttore. Per l’occasione la compositrice Silvia Colasanti ha scritto una nuova composizione Aria per Salvatore, per violino e orchestra da camera, dedicato a Salvatore Accardo per i suoi 80 anni, che verrà eseguito in prima mondiale quella sera».
Pensando agli appuntamenti che animeranno il 2022 emerge anche un omaggio al baritono senese Ettore Bastianini in occasione del centenario della nascita: qual è il carattere di questo concerto?
«Sarà una serata celebrativa e di festa, con un protagonista d'eccezione: Luca Salsi. Il grande baritono italiano, profondo estimatore dell'arte di Ettore Bastianini, terrà un recital lirico dedicato a quello che è stato uno dei massimi cantanti d'opera del Novecento, senese, profondamente legato alla sua città, che lo ha sempre rimpianto. Al recital di Luca Salsi parteciperà anche il mezzosoprano di Siena Laura Polverelli, anche lei molto amata dal pubblico della città e dell'opera lirica in generale».
Il programma prevede anche una collaborazione tra Accademia Chigiana e Siena Jazz: di cosa si tratta?
«Tra i nuovi percorsi avviati dall'Accademia Chigiana nel 2015 vi è la collaborazione sinergica con Siena Jazz. Questa collaborazione ha portato alla costituzione del Polo Musicale Senese, che vede al suo interno anche la partecipazione del'ISSM “Rinaldo Franci” di Siena e che costituisce un esempio unico in Italia di collaborazione e di integrazione tra strutture che operano nello stesso settore, con ambiti e finalità diverse. Dalla collaborazione con Siena Jazz sono nate due attività importanti, sia sul piano dell'alta formazione che su quello dello spettacolo: il concerto “Chigiana meets Siena Jazz”, che si tiene ogni anno nell'ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy e l'ensemble “Tabula Rasa”, diretto da Stefano Battaglia, dedicato alle tecniche di improvvisazione sperimentate nell'ambito della musica contemporanea e del jazz. “Tabula Rasa” è quest'anno presente nella 99a “Micat in Vertice” per presentare la sua nuova creazione, un progetto che unisce Accademia Chigiana e Siena Jazz in un dialogo tra culture e generi musicali diversi».
Come si colloca la proposta concertistica “Micat In Vertice” nel quadro dell'attività generale dell'Accademia Chigiana?
«Oggi la Stagione di concerti “Micat in Vertice” rispecchia le nuove strategie e le direzioni internazionali intraprese dalla Chigiana, della cui programmazione musicale estiva rappresenta la logica continuazione nel periodo invernale, con una grande apertura alle nuove generazioni di interpreti e di autori, alle nuove modalità della prassi interpretativa del grande repertorio tradizionale, alla prassi esecutiva storicamente informata, ai diversi generi musicali e alla valorizzazione dei giovani talenti».
«Una Stagione che presenta molti spettacoli originali e che in gran parte si configura come un progetto-laboratorio di idee musicali».
«Una Stagione che presenta molti spettacoli originali e che in gran parte si configura come un progetto-laboratorio di idee musicali. È il caso ad esempio di Bad boys, una nuova produzione multimediale firmata dall’Accademia Chigiana e proposta in prima assoluta in questa 99a Stagione, dedicata all'innovazione musicale e tecnologica e alle sue radici nel Novecento con due grandi interpreti di oggi: Manuel Zurria al flauto e Stephane Ginsburgh al pianoforte, con la regia multimediale di Tommaso Cancellieri. Di questa nuova produzione è stata presentata lo scorso anno un'anticipazione in anteprima ad Halle, in Germania, per il Festival Impuls del Berlino e Brandeburgo, suscitando un successo clamoroso. Il concerto si è tenuto nel contesto del meeting del nuovo network dei Festival europei di creazione F.A.C.E., di cui l'Accademia Chigiana è membro fondatore e che rappresenta un importante progetto di cooperazione internazionale che offre un contesto performativo assai rilevante all’impegno della Chigiana nei confronti dei linguaggi sonori del nostro tempo».