L’Arcipelago sinfonico 2023-2024 della Haydn

La terza stagione diretta da Battistelli si avvia il 17 e 18 ottobre con Dantone che in questa intervista ci parla dei suoi concerti e del futuro ruolo di direttore musicale

Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
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Al via la nuova Stagione Sinfonica della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento che, dal 17 ottobre 2023 al 12 giugno 2024, offrirà ventotto concerti con l’ormai tipica formula del doppio appuntamento ospitato nelle due città sede dell’orchestra. Il terzo cartellone sinfonico disegnato dalla direzione artistica di Giorgio Battistelli vedrà quindi alternarsi al fianco della Haydn direttori e solisti di fama internazionale e artisti emergenti di talento. Diverse sono le novità di una programmazione che, nella sua ispirazione e articolazione progettuale – affiancando al repertorio classico e moderno momenti di contemporaneità e uno sguardo a musiche che vengono da molto lontano – si configura come un vero proprio “arcipelago sonoro” – l’Arcipelago Haydn, appunto – che lo stesso Battistelli descrive come «una mappa immaginaria fatta di passione, stupore, gioia, fiducia, apertura, nutrimento intellettuale e spirituale».

Kent Nagano - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Kent Nagano - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)

Questo “arcipelago” prevede, tra le diverse iniziative, la prosecuzione del Progetto Nagano e del Percorso Mariotti, oltre all’avvio del nuovo progetto Passaggio a Nord-Est, con il direttore danese Thomas Dausgaard. Da un’espressione di Papa Francesco prende invece spunto “In prima persona plurale”, iniziativa che vedrà protagonisti quattro solisti della Haydn: Nicola Baratin, Andrea Brunati, Domenico Cagnacci, Gianni Olivieri. Nascerà, inoltre, una collaborazione pluriennale con il pianista Michail Pletnëv che contempla il ciclo dei quattro Concerti di Rachmaninov e che per l’appuntamento di questa stagione sotto la direzione di Francesco Lanzillotta prevede, accanto al Concerto per pianoforte e orchestra n. 1, una nuova composizione dal titolo Festouvertüre, commissionata al compositore triestino Federico Gon.

Michele Mariotti - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Michele Mariotti - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)

Il nuovo cartellone sinfonico della Haydn registra la presenza per la prima volta sul podio di direttori quali Markus Stenz e Jaume Santonja, oltre alla direttrice russa Alevtina Ioffe. Verranno anche celebrati due importanti anniversari che cadranno nel 2024: i 100 anni dalla nascita di György Ligeti, ricorrenza ricordata in un concerto diretto da Kent Nagano – con un programma che prevede il Poema sinfonico per 100 metronomi, Musica ricercata “Omaggio a Girolamo Frescobaldi” e il Concerto per pianoforte, solista Mari Kodama – e i 100 anni dalla morte di Ferruccio Busoni, di cui verrà eseguito il Concerto per violino e orchestra con solista Francesca Dego.

Il variegato arcipelago immaginato da Battistelli include inoltre l’intensificarsi della collaborazione con Ottavio Dantone – protagonista degli appuntamenti inaugurali del 17 e 18 ottobre – oggi attivo nel ruolo di direttore principale e dall’anno prossimo chiamato a ricoprire quello di direttore musicale della Haydn, al quale abbiamo rivolto qualche domanda.

Ottavio Dantone
Ottavio Dantone

Come descrive la sua esperienza, fino a oggi, come Direttore Principale dell’Orchestra Haydn?

«Il mio rapporto con questa Orchestra è nato più di diciassette anni fa e già da allora ho notato uno speciale feeling reciproco. La cosa che fin dall’inizio mi ha favorevolmente colpito è stata la disponibilità e l’entusiasmo nell’affrontare una visione della musica che tiene conto della sua evoluzione attraverso il recupero di gesti ed espressioni del passato. Da allora si sono moltiplicate le collaborazioni, divenute sempre più regolari e sfociate nel mio attuale ruolo di Direttore Principale e di prossimo Direttore Musicale. Devo dire che il rapporto non solo artistico ma anche umano ha permesso in questi anni di ottenere ottimi risultati soprattutto nella condivisione di un linguaggio e di un obiettivo comune a livello estetico e di comunicazione».

Quali saranno quindi le principali differenze che apporterà in qualità di Direttore Musicale, ruolo che ricoprirà a partire dal prossimo anno?

«Le differenze o novità che saranno oggetto del mio mandato vanno equamente ripartite con Giorgio Battistelli, prodigo di stimoli e consigli che mi hanno invogliato ad affrontare repertori ed epoche per me meno abituali. Fra noi c’è già un rapporto molto stretto e proficuo a livello umano e progettuale. Certamente uno dei punti cardine sarà la massima valorizzazione dell’autore simbolo dell’Orchestra, ovvero Franz Joseph Haydn, che non è mai abbastanza eseguito a nostro parere. Un altro elemento centrale, inoltre, sarà la creazione di un ponte ideale che attraversi i repertori delle varie epoche con uno sguardo particolare al Novecento storico».

Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)

Veniamo al repertorio al centro dei suoi concerti, partendo alle pagine di Haydn, Mozart e Beethoven presenti nei diversi programmi che propone in questa stagione: qual è il suo approccio (o i suoi approcci) alla musica dei tre esponenti della “prima scuola di Vienna”?

«Per me l’unico approccio possibile è il rispetto del linguaggio e dell’estetica di ciascun autore e al suo tempo. Questo significa una attenzione al segno e al suo significato in relazione all’epoca in cui è stato generato e prodotto. Ma il fine ultimo di tutto questo è il tentativo di recuperare le emozioni più vere e più vive e consegnarle al presente più forti che mai. Dopo aver analizzato ciò che è scritto è possibile andare oltre e scavare alla ricerca di ciò che nemmeno l’autore è in grado di scrivere, desumendolo da mille dettagli retorici e strutturali. A parte questo, tra i tre autori citati, Haydn è quello che mi incuriosisce di più perché, pur giustamente considerato “il padre della Sinfonia”, la sua fantasia, raffinatezza e ricercatezza di scrittura viene spesso equivocata e non compresa».

Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)

Passiamo ad altri due autori presenti nei suoi programmi come Gustav Mahler e Franz Schreker, entrambi compositori e direttori d’orchestra vissuti tra Otto e Novecento, anche se di generazioni differenti: quali sono secondo lei i caratteri principali delle loro opere presenti nei suoi programmi?

«La Kammersymphonie di Schreker rappresenta una sorta di distillato di una Sinfonia completa in più movimenti. Risulta quasi un poema sinfonico che racconta attraverso miriadi di suoni, timbri e caratteri una storia fatta di visioni ed emozioni contrastanti. Tra l’altro è stato per me utilissimo affrontarne lo studio prima della settima Sinfonia di Mahler, quasi come esercizio preparatorio di assimilazione di un linguaggio per me fino a ora più distante dall’usuale. In seguito il poderoso lavoro di Mahler mi è apparso più chiaro e esteticamente accessibile. So che questa composizione è generalmente considerata cupa, tormentata oltre che malinconica, ma io ho avvertito, oltre a frequenti riferimenti descrittivi dal tono ironico, un entusiastico inno alla bellezza ineffabile della natura. Sappiamo che Mahler ebbe una vita non propriamente felice, ma ho la sensazione che la sua musica in questa sinfonia esprima più che altro una disperata reazione alle vicissitudini terrene. Infatti a mio parere non deve trarre in inganno l’introduzione dai toni mesti e lugubri; nel corso del primo movimento e nei successivi fino al festoso finale vengono illustrate e spinte all’estremo tutte le sensazioni legate alla natura e all’amore, in particolare nella sezione cosiddetta “notturna” composta dai tre movimenti centrali».

Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)
Ottavio Dantone - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (foto Fondazione Haydn)

Il programma dettagliato della Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento è disponibile sul sito www.haydn.it.

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Articolo in collaborazione con Fondazione Busoni

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