Il panorama sonoro di Anversa tra XV e XVI secolo protagonista del festival Laus Polyphoniae

Vista di Antverpia in Civitates orbis terrarum, Braun and Hogenberg 1572-79
Vista di Antverpia in Civitates orbis terrarum, Braun and Hogenberg 1572-79
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Dopo decenni di divulgazione e riflessione sul patrimonio della polifonia franco-fiamminga e molto altro ancora, in questa nuova e speciale edizione del festival belga  Laus Polyphoniae di Anversa che si svolgerà dal 18 al 27 agosto 2023 verrà rievocato il panorama sonoro della città nel momento storico del suo massimo splendore. Come sottolinea Guido Marnef nel saggio pubblicato nel libretto del programma, tra il XV e il XVI secolo Anversa è stata uno dei cuori pulsanti dell’economia europea grazie alle fiorenti attività commerciali e manifatturiere e alla presenza di mercanti, banchieri, imprenditori, artigiani, uomini di chiesa, scienziati e naturalmente artisti di ogni genere. Nel suo porto fluviale sull’estuario della Schelda transitavano le mercanzie più varie, e la città attirava persone in cerca di fortuna da diverse parti d’Europa.

Nella imponente Cattedrale di Nostra Signora diverse generazioni di musici si avvicendarono ricoprendo il ruolo di phonascus, e tra questi spiccano i nomi di Johannes Ockeghem e Jacob Obrecht, due fra i più prestigiosi maestri della polifonia franco-fiamminga del XV secolo. Nella vita culturale di Anversa la musica aveva un ruolo rilevante, e nel corso del XVI secolo grazie alle sue stamperie la città divenne un centro importante per la pubblicazione di antologie musicali curate da Tielman Susato, Christoffel Plantijn e Pierre Phalèse, e anche la costruzione di pregiati strumenti musicali, in particolare i clavicembali della dinastia dei Ruckers, contribuì ad alimentare la sua fama.Chiesa di Nostra Signora in Descrittione di M. Lodouico Guicciardini patritio fiorentino, di tutti i Paesi Bassi (Anversa 1567)

Chiesa di Nostra Signora in Descrittione di M. Lodouico Guicciardini patritio fiorentino, di tutti i Paesi Bassi (Anversa 1567)
Chiesa di Nostra Signora in Descrittione di M. Lodouico Guicciardini patritio fiorentino, di tutti i Paesi Bassi (Anversa 1567)

Tutto questo si riflette dettagliatamente nel programma del festival che esplora in profondità la ricchezza del panorama musicale del passato della città fiamminga, a partire dai maestri di cappella della Cattedrale. Il protagonista principale del concerto inaugurale di Huelgas Ensemble diretto da Paul van Nevel è il compositore George de La Hèle, mentre Cappella Pratensis diretta da Stratton Bull metterà in risalto la Missa Sub tuum praesidium di Jacob Obrecht affiancata dall’alta cappella I Fedeli diretta da  Josué Meléndez Peláez e dall’organista Wim Diepenhorst, con una conferenza introduttiva di Jennifer Bloxam. L’ensemble Blue Heron diretto da Scott Metcalf dedicherà il suo concerto principalmente a Johannes Ockeghem e alla sua Missa Caput, e in una secondo concerto eseguirà parte delle chanson contenute nella  antologia Le Rossignol Musical stampata da Pierre Phalèse, che contiene anche musiche di Andreas Pevernage, meno noto oggi ma altrettanto importante rispetto agli altri maestri di cappella della Cattedrale di Nostra Signora. Così come Johannes Pullois al quale il Sollazzo Ensemble diretto da Anna Danilevskaia dedica un concerto monografico, o Cornelis Verdonck le cui chanson e i madrigali in lingua italiana verranno eseguiti dal Miroir de Musique diretto da Baptiste Romain.

Tra i compositori poco noti da scoprire ci sono anche Hubert Waelrant e Séverin Cornet, il quale fu cantore della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, ai quali l’ensemble graindelavoix diretto da Björn Schmelzer dedicherà due concerti consecutivi ma di carattere musicale contrastante nella stessa serata, per evocare anche il periodo di decadenza dopo quello di splendore, quando la città subì una trasformazione causata dalla diffusione del calvinismo.

A ricapitolare le musiche dei compositori attivi ad Anversa tra XV e XVI secolo sarà poi il concerto preparato durante la tradizionale Summerschool curata da Cappella Pratensis, che si concluderà con la composizione di Susato Salve Antverpia

Cappella Pratensis (foto di Hans Morren)
Cappella Pratensis (foto di Hans Morren)

Tra i concerti dichiaratamente ispirati dalle raccolte musicali a stampa pubblicate nella città fiamminga c’è anche il secondo concerto di Huelgas Ensemble, dedicato a musiche di vario genere e di diversi autori con le voci accompagnate da strumenti musicali. E a proposito di strumenti la musica per liuto solo di Emanuel Adriaenssen e dei suoi allievi verrà eseguita da Paul O’Dette mentre quella per consort di liuti dello stesso autore e di altri musicisti sarà proposta dall’ensemble Cordophony  diretto da Lynda Sayce. Ancora liuti e più in generale cordofoni, oltre che voci, nel concerto del gruppo Zefiro Torna diretto da Jurgen De bruyn teso a proiettare nel presente il cosmopolitismo  storico di Anversa.

Ma l’incontro tra arte musicale e arte della stampa culminerà nel programma del concerto dell’ensemble vocale Utopia che intonerà una serie di mottetti illustrati con incisioni di Joahannes Sadeler tratte da dipinti di Maarten de Vos realizzati ad Anversa, con l’intervento multimediale del compositore e video artista Benjamien Lycke.

'Canticum canticorum' mottetto con incisione di Jan Sadeler da Marteen de Vos 1590 © The Trustees of the British Museum
'Canticum canticorum' mottetto con incisione di Jan Sadeler da Marteen de Vos 1590 © The Trustees of the British Museum

In tale contesto le conferenze previste nel programma sono una interessante occasione di approfondimento per la conoscenza delle vicende storiche della città delle Fiandre, a cominciare da quella di Michael Pye, autore del recente libro Antwerp. The Glory Years, che ne racconterà la vivacità musicale accompagnato al virginale da Mario Sarrechia, e quella di Wendy Wauters dedicata alla Cattedrale luogo di incontro della variegata società dell’Anversa rinascimentale, arricchita dagli interludi musicali di Markiyan Popil suonati su un virginale appena costruito che è una copia del più antico strumento fiammingo di questo tipo, mentre Antonio Chemotti dedicherà la sua conversazione allo stampatore Phalesius.

frontespizio Harmonia Celeste (Phalèse 1605)
frontespizio Harmonia Celeste (Phalèse 1605)

Come è consuetudine da diversi anni subito dopo l’inaugurazione in una unica giornata si svolgerà la International Young Artist’s Presentation nella quale sei gruppi musicali selezionati tra diversi aspiranti, dopo essere stati orientati e consigliati sul posto per tre giorni dai due esperti coaches Raquel Andueza e Peter Van Heyghen, presenteranno i loro brevi concerti: Vestigium Ensemble, Contre le Temps, Liane Sadler & Elias Conrad, Duo YamaneRubens RosaApollo's Cabinet.

Tra gli altri gruppi presenti nel programma generale di questa edizione ci sono anche Stile AnticoComet Musicke, Cupertinos, Jean Rondeau, Cappella Mariana & L'Achéron, e Les Âmes Perdues e a conclusione del festival intitolato “Antwerpen. Townscape - Soundscape”, i versi di Francesco Petrarca messi in musica da vari compositori italiani verranno intonati dal Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe per ricordare il cosmopolitismo di Anversa e la sua ricca attività di stampa musicale grazie alla quale circolarono anche riedizioni di alcuni libri di madrigali di Monteverdi e di Marenzio.

 

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