I 10 libri di musica da regalare a Natale

Se un libro è il regalo perfetto, eccone dieci per tutti i gusti (e i generi) musicali

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Un libro, si sa, è un regalo perfetto, soprattutto se manca una settimana a Natale e abbiamo ancora qualche dono da impacchettare. Come ogni anno ecco quindi i nostri consigli sui libri di musica da regalare ad amici e parenti, siano essi appassionati di classica, jazz, pop, e così via.

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Sidney Bechet, Suona con gentilezza. La mia storia (Quodlibet 2023, pp. 248, € 22,00)

Sesto titolo della meritoria collana dedicata alla saggistica sulla musica jazz “Chorus”, ideata e curata da Fabio Ferretti e pubblicata dalla casa editrice Quodlibet, questo preziosa autobiografia offre, per la prima volta in edizione italiana, il profilo di uno dei protagonisti della prima era della musica di matrice afroamericana. Nato il 14 maggio 1897 a New Orleans e morto il 14 maggio 1959 a Parigi, Sidney Bechet rappresenta infatti – al pari di personaggi quali Jelly Roll Morton, Louis Armstrong o Duke Ellington – una figura fondamentale per lo sviluppo e la diffusione del jazz. Maestro e precursore del sassofono soprano, vero e proprio punto di riferimento della musica improvvisata per le generazioni successive, Bechet coltivò un rapporto speciale con l’Europa e con la Francia in particolare, paese dove si traferì stabilmente dal 1950 fino alla morte, sopravvenuta nove anni più tardi subito dopo aver ultimato questa sua autobiografia, pubblicata postuma nel 1960 con il titolo Treat It Gentle. Un testo fondamentale, proposto nell’accurata traduzione di Giuseppe Lucchesini e arricchito dalla prefazione di Claudio Sessa e dall’introduzione di Marcello Lorrai, ai quali si aggiungono agli interventi di Roberto Ottaviano e di Stefano Zenni, quest’ultimo curatore dell’utile nota discografica.

01_Sidney Bechet - Suona con gentilezza

 

Pier Luigi Pizzi, Non si può stare mai tranquilli (EDT 2023, pp. 320, € 22,00)

Pier Luigi Pizzi è un ragazzo novantatreenne che si è divertito – e si diverte tutt’oggi – ad abitare da protagonista il mondo del palcoscenico declinato nelle sue svariate metamorfosi. Classe 1930, spettatore della Scala fin da bambino, poi sfollato per i bombardamenti su Milano, Pizzi è stato testimone del grande fermento culturale del dopoguerra, fino alla scoperta della sua vocazione teatrale. Spaziando da un repertorio all’altro e da un linguaggio all’altro in una carriera divisa tra prosa, opera e cinema, nel corso del suo lungo cammino professionale questo artista ha incontrato personaggi i più differenti: da Luchino Visconti, Giorgio De Lullo e Romolo Valli negli anni della compagnia dei Giovani, fino a Luca Ronconi, Monserrat Caballé e Leyla Gencer; e ancora Gianandrea Gavazzeni e Riccardo Muti, Federico Fellini e Giorgio Strehler, Valentina Cortese e Franca Valeri. Tante “storie di teatro e di vita” che Pizzi condivide in questa originale autobiografia affiancato da Mattia Palma, affidando a queste pagine tutta la vivace leggerezza di un artista che non ha proprio intenzione di starsene tranquillo.

02_Pier Luigi Pizzi - Non si può mai stare tranquilli

 

Cliff Eisen, Il vero Mozart (il Saggiatore 2023, pp. 194, € 20,00)

Se il titolo può apparire un poco immodesto per un libriccino come questo, anche in considerazione della sconfinata mole di letteratura disponibile dedicata al salisburghese, questo lavoro del musicologo canadese Cliff Eisen ha il vantaggio di restituirci un rapido profilo di Wolfgang Amadeus Mozart immerso nel suo tempo, collocato in una prospettiva che intende evidenziarne le principali connotazioni artistiche, certo, ma anche e soprattutto personali e, in una qualche misura, storico-sociali. Tutto questo con il pregio non scontato di una sintesi che non perde di vista una consapevole documentazione storiografica che permette all’autore di mettere a fuoco i passaggi fondamentali della vita del musicista intrecciati con una selezione delle tappe più rilevanti della sua produzione artistica. Una trattazione, per sua natura, inevitabilmente limitata la quale, se da un lato cerca di distanziarsi dalle agiografie più romanzate, dall’altro offre una lettura fatalmente circoscritta che l’autore condensa una sorta di excursus biografico dall’agevole fruizione.

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AA. VV., Arturo Benedetti Michelangeli: saggi e ritratti (LIM 2023, a cura di Sonya Beretta e Giacomo Fornari, pp. XIII+113, € 30,00)

La figura di Arturo Benedetti Michelangeli (1920–1995) continua a esercitare un fascino multiforme, fornendo spunti e suggestioni che spaziano dagli orizzonti più solidamente ancorati al suo rigore estetico-interpretativo fino alle derive più romantiche e superficiali, legate all’immagine esteriore del suo personaggio percepito come schivo, se non addirittura scostante. In questo panorama il presente volume curato da Sonya Beretta e Giacomo Fornari – con un intervento di Vittorio Sgarbi – propone un originale approccio al profilo del grande pianista, in una prospettiva interdisciplinare che coniuga i ritratti fotografici di Enrico e Luca Pedrotti e i dipinti e disegni di Livio Conta con una indagine a più mani che tocca ora la passione per la musica di montagna, ora l’amore per la didattica del pianoforte, ora la sua attività di interprete, fino a lambire gli interessi, le conoscenze private e le frequentazioni amicali. Un tratteggio dal segno plurale, insomma, che ridisegna in maniera interessante una figura così ricca e sollecitante come quella rappresentata dal grande pianista.

04_Arturo Benedetti Michelangeli -saggi e ritratti

 

Traci N. Todd, Christian Robinson, Nina. La storia di Nina Simone (AnimaMundi Edizioni 2023, pp. 56, € 25,00)

In questo 2023 che ha registrato, nello spazio di pochi mesi, i 90 anni dalla nascita i 20 anni dalla morte di Nina Simone ci piace ricordare la figura di questa artista attraverso questo bell’album illustrato, capace di avvicinare la vita e l’arte della musicista alle generazioni più giovani. Nata Eunice Kathleen Waymon il 21 febbraio del 1933, diventata Nina Simone poco più di vent’anni dopo e morta il 21 aprile del 2003 – a settant’anni, come aveva predetto – questa artista rappresenta sicuramente una delle voci più conosciute della musica del secondo Novecento, protagonista di una popolarità che arriva ai giorni nostri sulla scia di riscoperte riaffiorate a più riprese nel corso del tempo. Un processo dovuto, tra l’altro, all’utilizzo pubblicitario di alcune sue canzoni e, assieme, a una sorta di escalation mitizzante, in un certo senso innescata da lei stessa e nutrita dal proliferare di profili monografici e biografici – declinati nelle varie forme rappresentate da volumi, siti web, documentari, fiction, e così via – sempre in bilico tra la banalizzazione agiografica e l’indagine, a tratti anche pruriginosa, della sua vita privata e delle sue vicissitudini personali. Distante da queste prospettive, Traci N. Todd, con l’aiuto delle belle illustrazioni di Christian Robinson, in questo lavoro riesce a sintetizzare con delicata efficacia la storia di Nina Simone, attraverso una narrazione che intreccia gli episodi della sua vita personale e artistica con quelli che hanno connotato il movimento per i diritti civili.

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Valeria Saggese, Parlesia. La lingua segreta della musica napoletana (Minimum Fax 2023, pp. 184, € 17,00)

La parlesia (che si pronuncia con l’accento sulla è) è un gergo che conta circa duecento parole, anche meno se si guarda all’uso. È il gergo segreto dei musicisti napoletani: ha una storia curiosa e a suo modo unica – come molte delle storie che riguardano quell’immenso cosmo di musiche che è Napoli. Tornata in auge, in parte, in alcuni testi di Pino Daniele (che ne fu il grande divulgatore nel Novecento) si sviluppò fra i posteggiatori, ai margini della vita musicale “ufficiale” della città. All’origine serviva – come per molti linguaggi professionali o della malavita – per non farsi capire: per fare un apprezzamento su una donna, per parlare male di un collega orchestrale, per mettere in guardia da un organizzatore di concerti che non paga… Valeria Saggese, giornalista e operatrice culturale che ha lavorato con molti musicisti partenopei, ne ricuce insieme i percorsi. Non un saggio, non una raccolta di interviste ma un racconto corale a metà fra il reportage e l’auto-fiction, delizioso.

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Felicitazioni! CCCP Fedeli alla linea 1984-2024 (Interno4 2023, pp. 456, € 39,00)

Si è fatto un gran parlare della mostra celebrativa dei CCCP a Reggio Emilia, ai Chiostri di San Pietro (e a ragione: sta su fino all’11 febbraio, non perdetela). Chi non può arrivare fino in Emilia può consolarsi con il catalogo, pubblicato da Interno4 e curato in prima persona – come la mostra – da Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur, con la grafica (magnifica) di Matteo Torcinovich, che avevamo già incontrato alle prese con sontuose pubblicazioni dedicate al punk. Fotografie (comprese quelle strepitose di Luigi Ghirri per Epica etica etnica pathos), ritagli, memorabilia, vestiti… Imperdibile.

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Giulia Sarno, Una storia di Tempo Reale. Carte e memorie intorno a un’esperienza fiorentina di ricerca musicale (1987-2022) (Squilibri 2023, pp. 424, € 22,00)

Tempo Reale, fondato nel 1987 da Luciano Berio, è un pezzo fondamentale degli ultimi decenni di ricerca musicale in Italia nell’ambito delle musiche elettroniche, elettroacustiche e dintorni. Se già di per sé l’idea di fare la storia di un’istituzione di questo genere – peraltro una storia tutto sommato “recente”, almeno per gli standard della musicologia – è originale, ancora più rilevante è che a condurre il tutto sia una etnomusicologa di formazione. Giulia Sarno mette dunque insieme osservazione partecipante (svolta negli anni nel ruolo di collaboratrice del centro), lavoro di archivio e storia orale, mostrando che un approccio diverso a certi soggetti è possibile.

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Enrico Merlin, 1000 dischi per un secolo (il Saggiatore 2023, pp. 1846, € 59,00)

Il genere “libri che selezionano molti dischi” è molto praticato da anni, ma si può dire che questo 1000 dischi per un secolo di Enrico Merlin – musicista e musicologo, che ricordiamo in anni recenti per un monumentale lavoro su Bitches Brew insieme a Veniero Rizzardi (edito sempre dal Saggiatore) – alza l’asticella. La mole poderosa (sono 1846 pagine) non spaventi: è un libro da conservare a portata di mano, sul tavolino o nel bagno, quando si cerca qualche ascolto o riascolto e si vuole bypassare il confortevole algoritmo di Spotify. La scelta a dir poco eterogenea – «dalla Tosca al glitch» – è tarata sull’ascoltatore consapevole del ventunesimo secolo.

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Lucio Dalla – Roberto Roversi, Nevica sulla mia mano. Tre album, due artisti, una storia (Pendragon 2023, pp. 192, € 34,00)

La vicenda artistica di Lucio Dalla con il poeta Roberto Roversi è fra le più esaltanti del Novecento musicale italiano. Nevica sulla mia mano era già uscito qualche anno fa per Sony, con allegate le ristampe dei tre album cointestati (Il giorno aveva cinque teste, Anidride Solforosa e Automobili) più alcuni inediti. Da tempo irreperibile, l’editrice Pendragon (capitanata dal nipote di Roversi, Antonio Bagnoli) lo ripropone in nuova versione, senza dischi: fra documenti, testi e immagini è un oggetto imperdibile per chi ama i percorsi più tortuosi della canzone italiana.

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