I 10 festival di classica dell'estate in Europa 

Il meglio della musica lirica e sinfonica in Europa, nei 10 festival imperdibili dell'estate 2019

Festival classica estate 2019 - Europa
Aix-en-Provence
Articolo
classica

Da Aix-en-Provence a Salisburgo, da Bregenz a Lucerna, la nostra selezione del meglio dei festival estivi di sinfonica e lirica fra laghi, montagne e giardini: i 10 festival classici dell’estate in Europa.

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1. Le metamorfosi di Graz (Styriarte) 

Nato nel segno di Nikolaus Harnoncourt e aperto quest’anno dalla Dafne in Lauro di Johann Joseph Fux con l’Orchestra Zefiro di Alfredo Bernardini, Styriarte continua fino al 21 luglio con un programma molto ispirato al tema della metamorfosi. Il 28 giugno Peter Simonischek legge brani dalle Metamorfosi di Ovidio alternandosi alle musiche in tema di Benjamin Britten, Debussy, Messiaen, Mozart e Ligeti, mentre il 5 luglio Johannes Silberschneider legge favole di metamorfosi con musiche di Antonín Dvořák, Gabriel Fauré, Camille Saint-Saëns, Louis Spohr fra gli altri. Altre metamorfosi anche nelle Variazioni Goldberg di Bach secondo Pierre-Laurent Aimard al pianoforte (4 luglio), nel recital The Golden Age Show Gemma Bertagnolli e i Fetish Baroque propongono una scelta di brani ispirati ai personaggi di Ovidio dalle cantate di Händel con la pertecipazione della body painter Birgit Mörtl (6 luglio), Jordi Savall ci porta con i musicisti della Capella Reial de Catalunya e di Hespèrion XXI in un giardino di animali biblici del medioevo (13 luglio) e nel mondo teatrale shakespeariano (21 luglio) oltre a due esperimenti di “morphing” su Mozart di Hannes Kerschbaumer e Julia Purgina (15 luglio) e su Ligeti con prime esecuzioni a cura di Elisabeth Harnik und Christof Ressi (18 luglio). Più classiche le scelte di musiche proposte nei concerti del Concentus Musicus di Vienna e dell’Arnold Schönberg Chor nel solco del fondatore del festival Nikolaus Harnoncourt. 

Styriarte_Ensemble Zefiro_(c)Werner Kmetitisch - festival estate europa
Ensemble Zefiro (foto di Werner Kmetitisch)

2. Musica e vino sulle sponde del Reno (Rheingau Musik Festival) 

Si è aperta il 22 giugno la trentaduesima edizione del Rheingau Musik Festival, la grande kermesse che fino al 31 agosto presenta oltre 150 concerti nelle valli vinicole fra Reno e Meno. Il ventisettenne pianista russo Daniil Trifonov è l’artista residente e protagonista di sei concerti a formazione variabile fino al 16 luglio per un repertorio che parte da Beethoven e arriva a Arvo Pärt. Trifonov sarà anche il solista del Concerto per pianoforte di Robert Schumann, in uno dei tre concerti con la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, l’orchestra residente dell’edizione 2019, che accompagnerà anche il duo pianistico d’eccezione Gabriela Montero e Igor Levit nel Concerto per due pianoforti di Mozart (14 agosto) e la violinista Hilary Hahn in un programma bachiano (22 agosto).

Sotto la lente del festival anche la soprano Christiane Karg, protagonista di ben sei appuntamenti come solista in quattro serate accompagnata da Trifonov e Renaud Capuçon (4 luglio), da The English Concert per un programma mozartiano (13-14 luglio), da Gerold Huber in un programma di Lied di Schubert (15 agosto) e dagli strumentisti della hr Sinfoniorchester (24 agosto), oltre che fra gli interpreti della Petite messe solemnelle di Rossini con l’Internationale Chorakademie di Lubecca diretta da Rolf Beck (9 agosto) e del concerto di chiusura con le Quatre chansons françaises di Britten accompagnata dalla City of Birmingham Symphony Orchestra diretta da Mirga Gražinytė-Tyla (31 agosto).

Fra i numerosissimi appuntamenti in programma, un ciclo dedicato al “Coraggio” con concerti della pianista Danae Dörken (2 luglio), della Bochabela String Orchestra & Friends con il Kammerchor Vocale di Neuburg nella Messa in Angustiis di Haydn per un messaggio anti-apartheid (7 luglio), della Cuban-European Youth Academy diretta da Enrico Dindo (12 luglio), di Jan Lisiecki con l’Australian Youth Orchestra in un programma dedicato a Šostakovič e Rachmaninov (26 luglio), di Fazıl Say con il suo concerto per due pianoforti dedicato a “Gezi Park” e il pezzo ambientalista di Tan Dun The Tears of Nature (23 agosto). E ancora rassegne dedicate alla “Next Generation” dei grandi interpreti di domani e molto jazz con una rassegna dedicata al vocalist e sassofonista americano Curtis Stigers. 

Rheingau - festival estate europa

3. Aix-en-Provence cambia musica (Festival lyrique d’Aix-en-Provence)

Bernard Foccroulle cede il timone a Pierre Audi e la musica cambia: sei titoli d’opera ancora mai presentati a Aix-en-Provence, con tre novità e tre classici. Fra i classici, Tosca di Puccini con la direzione di Daniele Rustioni e la regia di Christophe Honoré (4 luglio), Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill con la direzione di Esa-Pekka Salonen e la regia di Ivo van Hove (6 luglio) e Jakob Lenz di Wolfgang Rihm con la direzione di Ingo Metzmacher e la regia di Andrea Breth (5 luglio).

Le novità sono il Requiem di Mozart con la direzione di Raphaël Pichon in una versione scenica concepita da Romeo Castellucci come celebrazione della vita (3 luglio), Le mille addormentate opera prima dell’israeliano Adam Maor, apologo distopico di un potere che taglia tutti i contatti con la realtà di una società multiculurale (6 luglio), e la nuova opera d’arte totale immersiva Blank Out di Michel van der Aa (13 luglio), di cui si potrà vedere anche l’installazione-performance Eight con Kate Miller-Heidke e il Nederlands Kamerkoor presso Château La Coste per tutta la durata del festival.

Fra i concerti, l’Ensemble Pygmalion diretto da Raphaël Pichon in un triplo omaggio a Mozart, il classico Metropolis di Fritz Lang con l’accompagnamento dal vivo della Philharmonia Orchestra diretta da Esa-Pekka Salonen e un omaggio a Wolfgang Rihm dell’Orchestre de Paris diretta da Ingo Metzmacher

4. Due mesi con Johann Sebastian e Janine (Schleswig-Holstein Musik Festival) 

Quasi due mesi di musica nelle città ma anche nei più sperduti villaggi del Nord della Germania, dal 6 luglio al 1° settembre: è il tradizionale menu che offre lo Schleswig-Holstein Musik Festival. Artista ospite dell’edizione 2019 è la violinista olandese Janine Jansen, protagonista del concerto di apertura a Lubecca accompagnata dalla NDR Elbphilharmonie Orchester in musiche di Bach e Brahms (6 luglio) e di vari concerti da camera e sinfonici, fra cui due con la London Symphony Orchestra diretto da Simon Rattle (13 e 14 agosto). Johann Sebastian Bach è il compositore al centro della rassegna, con concerti fra classica e jazz.

Fra gli interpreti la flautista Dorothea Oberlinger con Vittorio Ghielmi e Luca Pianca (10 e 11 luglio), il pianista Sergei Babayan (11 e 12 luglio) e il clavicembalista Jean Rondeau (10 agosto) nelle Variazioni Goldberg, il violinista Nigel Kennedy con la Schleswig-Holstein Festival Orchestra (12 e 14 luglio), András Schiff (15 e 17 luglio), l’Amsterdam Baroque diretta da Ton Koopman (17-19 luglio), la violista Tabea Zimmermann (22 e 23 luglio), il mandolino di Avi Avital con i flauti di Maurice Steeger e la viola da gamba di Hille Perl (24 e 25 luglio), il praghese Collegium 1704 diretto da Václav Luks nella Messa in si minore (6 agosto), il violista Antoine Tamestit (6-7 agosto), Giovanni Antonini e il Giardino Armonico nei Concerti Brandeburghesi (9-10 agosto), Jordi Savall e Les Concert des Nations nella Musikalische Opfer (9-10 agosto), la Freiburger Barockorchester (17-18 agosto), il contralto Nathalie Stutzmann con il basso Leo Kosavic in Bach dal profondo (18-19 agosto), e ancora i pianisti Jan Lisiecki (21 agosto), Martin Stadtfeld (22 e 23 agosto) e Ivo Pogorelic (27 agosto). Ma si misurano con Bach anche il gruppo di breakdance Flying Steps (20-21 luglio) e l’Andersson Dance con lo Scottish Ensemble (18-19 agosto).

E ancora tre serate con il violinista Daniel Hope in diverse formazioni e diversi luoghi di Lubecca (dal 1 al 4 agosto), il percussionista Martin Grubinger in una grande formazione promette Fuochi d’artificio dell’arte delle percussioni (16 agosto), il klezmer del David Orlowski Trio (27-30 agosto). Concerto di chiusura ispirato al film Fantasia di Walt Disney con la NDR Radiophilharmonie diretta da Christian Schumann a Kiel (1 settembre).

5. Verdi sull’acqua (Bregenzer Festspiele) 

Spettacolo di punta del tradizionale festival estivo dei Wiener Symphoniker è quest’anno il Rigoletto di Verdi in una nuova produzione firmata da Philipp Stölzl per la spettacolare scena sulle acque tranquille del Lago di Costanza. A partire dal 17 luglio e fino al 18 agosto sul podio si alterneranno Enrique Mazzola con Daniele Squeo per i vari cast che vedranno Scott Hendricks, Vladimir Stoyanov e Franco Vassallo alternarsi nel ruolo del protagonista. Edizione al coperto invece per il Don Quichotte di Jules Massenet nel Festspielhaus della cittadina austriaca con la regia di Mariame Clément e la direzione di Antonino Fogliani (18 luglio).

Due le novità del cartellone 2019: La Ronde di Bernhard Lang alla Werkstattbühne in un nuovo allestimento di Alexandra Liedtke e la direzione di Walter Kobéra in prima austriaca coprodotto con la Neue Oper Wien (30 luglio), e Éphémère Enchainé di François Sarhan prima mondiale in due serate con Ensemble Phace di Vienna e l’allestimento curato dallo stesso compositore (16-17 agosto). Accanto al programma dedicato al teatro musicale, il programma sinfonico prevede la Messa da Requiem di Verdi diretta da Fabio Luisi e l’integrale delle Sinfonie di Brahms con Philippe Jordan sul podio. 

6. Innsbruck per Massimiliano e Cesti  (Innsbrucker Festwochen der Alten Musik) 

Anniversari importanti alla quarantatreesima edizione delle Settimane di Musica Antica di Innsbruck, a partire dal 16 luglio. I 500 della morte di Massimiliano I, fondatore dell’Impero degli Asburgo, saranno l’occasione per recuperare musiche di musicisti di corte come Heinrich Isaac e Paul Hofhaimer in tre concerti: “Una nuova Europa” con l’Ensemble Seconda Pratica (23 luglio); “Mottetti per Massimiliano” con il quintetto vocale Cinquecento, il Dufay Ensemble e il sestetto Cappella Mariana (17 agosto); “Massimilano: amore e dolore” con l’Ensemble Vivante (21 agosto). Ma nel 2019 si ricordano anche i 350 anni della morte del cantante e compositore della corte viennese Pietro Antonio Cesti con la sua La Dori ovvero Lo schiavo reggio, opera tragicomica in tre atti andata in scena nel 1657 proprio a Innsbruck, che sarà diretta da Ottavio Dantone e avrà la regia di Stefano Vizioli (24 agosto).

I vincitori del concorso intitolato a Cesti, giunto alla decima edizione, saranno protagonisti della seconda opera del cartellone, Ottone Rè di Germania di Händel che va in scena con la regia di Anna Magdalena Fitzi e il Barockensemble:Jung diretto da Fabrizio Ventura (18 agosto). La Merope di Riccardo Broschi completa l’offerta operistica del festival con un cast prestigioso, che comprende David Hansen, Vivica Genaux e Filippo Mineccia, diretto da Alessandro De Marchi, mentre la nuova produzione sarà firmata dalla regista e coreografa Sigrid T’Hooft (7 agosto). In cartellone anche un concerto dei finalisti del X Concorso Cesti (8 agosto), Il trionfo del Tempo e del Disinganno con la Innsbrucker Festwochenorchester e i solisti Karina Gauvin, Sophie Rennert, Raffaele Pe e Thomas Walker diretti da Alessandro De Marchi (16 agosto), un recital vocale di Valer Sabadus dedicato a Farinelli (10 agosto), il soprano Robin Johannsen con l’Akademie für Alte Musik Berlin nel recital “Bach in Italia” (14 luglio), Julia Lezhneva con l’Ensemble La Voce Strumentale (25 agosto) e la chiusura con Bejun Mehta e La Folia Barockorchester in un recital dedicato alle arie di Cesare dal Giulio Cesare in Egitto di Händel (27 agosto). 

Alessandro De Marchi – festival estate 2019
Alessandro De Marchi

7. Il Baltico che bagna l’Occitania (Festival Radio France Occitanie Montpellier)

È dedicata alla musica del Baltico l’edizione numero 35 del Festival Radio France Occitanie a Montpellier intitolata “Il sole di notte. Le musiche del Nord” che dal 10 al 26 luglio propone oltre 150 concerti in 70 luoghi diversi di tutta l’Occitania. Dall’Estonia arriva il direttore Neeme Järvi con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Estone e il violinista Daniel Lozakovich per l’apertura con musiche del finlandese Jean Sibelius e dell’estone Eduard Tubin. Segue la generazione più giovane con Kristian Järvi e l’Orchestre National Montpellier Occitanie impegnati in musiche di Arvo Pärt, Peteris Vasks e proprie (12 luglio).

E ancora La Main Harmonique diretta da Frédéric Betous in un viaggio nella scuola polifonica del nord Europa (13 luglio), Tugan Sokhiev dirige l’Orchestre National du Capitole de Toulouse in composizioni di Sibelius, Šostakovič e Mussorgskij (13 luglio), un omaggio allo svedese Joseph Martin Kraus e ai contemporanei Haydn e Cherubini di Ensemble Aedes e Le Concert de la Loge diretti da Julien Chauvin (14 luglio), una giornata consacrata al pianismo dei tre figli del Baltico, il polacco Łukasz Krupiński, il finlandese Paavali Jumppanen e il lituano Mūza Rubackytė (14 luglio), Gidon Kremer con la sua Kremerata Baltica (15 luglio), il lettone Andris Poga sul podio dell’Orchestra National de France e Evgenij Kissin solista (16 luglio), un serata consacrata al genio proteiforme del giovane pianista russo-lituano Lukas Geniušas (18 luglio) e a quello di Jan Lisiecki con l’Australian Youth Orchestre diretta da Krzysztof Urbański (23 luglio).

Omaggio obbligato a Hector Berlioz e alla sua Messe solennelle con coro e orchestra de Le Concert Spirituel diretti da Hervé Niquet (17 luglio) e ovviamente a Jacques Offenbach con l’operetta Pomme d’Api interpretata dal trio Hélène Carpentier, Sébastien Droy e Lionel Peintre con la direzione di Jean-Christophe Keck (12 luglio). Un po’ sacrificata la dimensione operistica che comunque riproponer un interessante recupero: Fervaal di Vincent D’Indy con Michael Spyres, Gaëlle Arquez e Jean-Sébastien Bou protagonisti con il Coro della Radio Lettone, il Coro dell’Opéra National di Montpellier Occitanie e l’Orchestre National Montpellier Occitanie diretti da Michael Schønwandt (24 luglio). Serata di chiusura a sorpresa con l’Orchestra Filarmonica di Tampere diretta da Santtu-Matias Rouvali (26 luglio). 

8. I miti di Salisburgo (Salzburger Festspiele)

Miti antichi al centro del Festival di Salisburgo 2019, l’edizione del pre-centenario (dal 20 luglio fino al 31 agosto). Apertura con l’Idomeneo di Mozart con la regia di Peter Sellars e la direzione di Teodor Currentzis, la coppia del successo della Clemenza di Tito di due edizioni fa (27 luglio). E poi la Medée di Cherubini con Thomas Hengelbrock e la regia di Simon Stone (30 agosto) con il controcanto di Medeamaterial di Pascal Dusapin con il Vocalconsort di Berlino e Akademie für Alte Musik di Berlino diretti da Frank Ollu (28 luglio), l’Œdipe di George Enescu, con Christopher Maltman protagonista, affidato all’estro del vecchio maestro Achim Freyer e Ingo Metzmacher in buca (11 agosto), ma anche l’Orphée aux Enfers di Offenbach per riderci sopra con la regia di Barrie Kosky e la direzione di Enrique Mazzola (14 agosto).

Ma in programma ci sono anche un Simon Boccanegra con Luca Salsi e la direzione di Valery Gergiev (15 agosto), una Adriana Lecouvreur concertante con la coppia glamour Anna Netrebko e Yusif Eyvazov (28 luglio), Luisa Miller anche in forma di concerto con Plácido Domingo, Nino Machaidze, Piotr Beczala e Teresa Iervolino diretti da James Conlon (25 agosto), la ripresa della Alcina di Pentecoste (8 agosto) e il ritorno “a grande richiesta” della Salome secondo Romeo Castellucci con Asmik Grigorian (25 agosto). Per i concerti dell’Ouverture spirituelle di quest’anno si tratta di dolore e lacrime con lavori di Orlando di Lasso, Palestrina, Gesualdo e Bach ma anche Shostakovich, Nono, Gubaidulina e Rihm.  

9. A Lucerna va in scena il potere (Lucerne Festival) 

L’edizione 2019 del Festival di Lucerna (dal 16 agosto al 15 settembre), come al solito vetrina di grandi orchestre e celebri direttori, si ispira al tema del potere declinato in diverse forme. C’è il potere dello stato oppressore nei confronti del quale ci si può solo sottomettere, come Dimitri Šostakovič, di cui sono in cartellone la Sinfonia n. 4 con l’Orchestra del Festival diretta da Yannick Nézet-Séguin (22 agosto) e la Sinfonia n. 10 con l’Orchestra del Teatro Mariinsky diretta da Valery Gergiev (31 agosto), o dal quale fuggire come Erich Wolfgang Korngold, di cui Leonidas Kavakos accompagnato dai Wiener Philharmoniker diretti da Andrés Orozco-Estrada nel Concerto per violino (5 settembre).

C’è poi il potere del destino rappresentato nelle tre sinfonie di Pëtr Il’ic Čaikovskij, la n. 4 con l’Orchestra del Festival diretta da Riccardo Chailly (17 agosto), la n. 5 con i Berliner Philharmoniker diretti dal neodirettore principale Kirill Petrenko (29 agosto) e la n. 6 ancora con l’Orchestra del Mariinsky e Gergiev (30 agosto). E c’è anche la geniale summa del duo Mozart-Da Ponte di cui Teodor Currentzis con la sua musicAeterna propone la celebre trilogia in concerto in tre giorni consecutivi in chiusura di festival, preceduta da una selezione dalla Clemenza di Tito e arie mozartiane con Cecilia Bartoli come guest (12-15 settembre). Apertura il 16 agosto con l’Orchestra del Festival di Lucerna diretta da Riccardo Chailly in un concerto dedicato a Rachmaninov con il Concerto per pianoforte n. 3, solista Denis Matsuev, una versione orchestrale di Vocalise e la Sinfonia n. 3 completata da Rachmaninov a Villa Senar nei pressi di Lucerna nel 1936. 

Festival di Lucerna - festival classica estate 2019

10. Con William per giardini (Dans les jardins de William Christie) 

Nei giardini di William Christie fioriscono le arti ma anche un piccolo festival musicale dal 2012 (quest’anno dal 24 al 31 agosto). Nei giardini rimessi a nuovo per volontà di Christie secondo l’arte giardiniera italiana e francese del XVII e XVIII secolo a Thiré, nella Vandea, si svolge una settimana di musica che attira oltre 9000 spettatori ogni anno. Per il quarantennale della fondazione de Les Arts Florissants, si apre con un’edizione all’aperto davanti al Miroir d’Eau curata da Sophie Danemann della Finta giardiniera di Mozart con i laureati 2019 di Jardins des Voix, l’accademia per le giovani voci, accompagnati da Les Arts Florissants diretti da Christie (24-25 agosto). L’Aminta e Fillide di Händel a lume di candela è invece in programma alla Chiesa di Thiré con Sakhéd Bar e Jessica Niles accompagnate dai giovani strumentisti della Juillard School di New York (25-26 agosto). Christie e Paul Agnew nelle doppie vesti di registi e direttori d’orchestra per Odyssée Baroque che propone un florilegio di musiche di Charpentier, Händel, Lully, Purcell e Rameau con Les Arts Florissants (30-31 agosto). Ancora la chiesa di Thiré è la cornice della Messa a cinque voci di William Byrd diretta da Paul Agnew (30-31 agosto). E ancora i concerti promenade pomeridiani nei giardini, un ballo barocco guidato da Pierre François Dollé e piccoli concerti di musica sacra per chiudere ogni serata di musica nella Chiesa di Thiré. 

Les Jardins de William Christie - festival classica estate europa 2019

 

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