L’americano Leonard Bernstein spopola nei festival europei che festeggiano il suo centesimo compleanno. Se la lirica di Aix-en-Provence e i pianoforti de La Roque d’Antheron confermano la propria vocazione internazionale, la “Douce France” celebra se stessa e la propria grandeur musicale a Montpellier e i suoi molti figli illustri in piccoli festival dall’altro lato delle Alpi. In Austria Markus Hinterhauser prova per la seconda a coniugare la tradizione dello star system salisburghese con molte proposte innovative, e anche a Bregenz non ci si accontenta delle ugole lacustri e si punta sul nuovo.
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1. L’ultima di Bernard (Festival d’Art lyrique d’Aix-en-Provence)
È l’edizione dell’addio di Bernard Foccroulle dopo 12 anni al timone. Congedo un po’ in minore con due novità – l’opera a cappella per solisti e coro Seven Stones di Ondřej Adámek e l’opera partecipativa Orfeo & Majnun di Moneim Adwan, Howard Moody e Dick van der Harst – e molte conferme: la regista Katie Mitchell si misura con la leggerezza dello Strauss di Ariadne auf Naxos, Kazushi Ono sul podio dell’Orchestre de Paris per L’angelo di fuoco di Prokof’ev in un allestimento diretto da Mariusz Treliński e il barocco (bien sûr!) di Purcell il cui Dido and Aeneas viene portato in scena dal regista Vincent Huguet e dal direttore Václav Luks alla guida dell’Ensemble Pygmalion.
E per l’immancabile Mozart torna la Zauberflöte nell’allestimento di Simon McBurney ma con l’Ensemble Pygmalion e Raphaël Pichon sul podio. Per i concerti, tre quartetti (Tchalik, Akilone e Esmé) per due creazioni di Bastien David e Yann Robin, un recital di mélodies con il baritono Stéphane Degout e il pianista Alain Planès, la viola di Tabea Zimmermann e un concerto dell’ensemble Orpheus XXI fatto di strumentisti rifugiati in occidente. A Aix-en-Provence dal 4 al 24 luglio.
2. Bernstein nel Mare del Nord (Schleswig-Holstein Musik Festival)
Dal 30 giugno al 26 agosto castelli e manieri, fienili e stalle, chiese e fabbriche dismesse fanno da cornice allo Schleswig-Holstein Musik Festival, con i suoi 202 concerti in oltre 100 luoghi fra Schleswig-Holstein, Amburgo, Danimarca meridionale e Bassa Sassonia. Dal 2014 un compositore è al centro del festival e quest’anno tocca a Robert Schumann, celebrato in oltre 80 concerti dei solisti Midori, András Schiff, Anna Lucia Richter, Nils Mönkemeyer, Jan Lisiecki e Elisabeth Leonskaja, di direttori come Paavo Järvi, Antonio Pappano, Christoph Eschenbach, Thomas Hengelbrock e Vladimir Jurowski e di compagini strumentali come la NDR Elbphilharmonie Orchester, l’Artemis Quartett e la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, oltre che con la mostra “Robert Schumann e Johannes Brahms” in collaborazione con il Brahms-Institut di Lubecca.
Nell’anno del centesimo compleanno non ci si dimentica nemmeno di Leonard Bernstein, cofondatore del festival (oltre che dell’Orchestra del Festival nel 1987), ricordato con numerosi concerti che culmineranno nei sette concerti in un weekend di “The Big Bernstein” con l’organista Cameron Carpenter nei Chichester Psalms, Wayne Marshall e la Schleswig-Holstein Festival Orchestra nelle danze di West Side Story e le musiche per Fronte del porto, con Sabine Meyer nel Concerto per clarinetto di Aaron Copland (amico stretto di Bernstein) e con il multi-percussionista Martin Grubinger e il suo Percussive Planet Ensemble in un omaggio al mondo di Bernstein.
Sabine Meyer è anche l’ospite dell’annuale “Ritratto di artista” che prevede 19 concerti nell’ambito del festival con pagine classiche come il Concerto per clarinetto di Mozart ma anche moderne Paris Mecanique con musiche delle avanguardie francesi degli anni Venti. fino alla musica contemporanea delle Variations di Toshio Hosokawa. Fra gi altri appuntamenti, la consegna il 23 luglio a Rendsburg del Premio Hindemith alla compositrice italiana Chiara Iannotta con concerto del Trio Catch e della violinista Susanne Zapf con pezzi di Hindemith, Illés e The people go mad. They blame the wind della stessa Iannotta. Chiusura il 26 agosto a Lubecca con un recital Anna Netrebko e Yusif Eyazov accompagnati dalla NDR Radiophilharmonie diretta da Jader Bignamini.
3. La grandeur di Montpellier (Festival Radio France Occitanie Montpellier)
D’estate la grandeur francese si sposta nel sudovest occitano. Grandi numeri per il Festival di Radio France a Montpellier e dintorni in programma dal 9 al 27 luglio autodedicato alla “Douce France”. Un solo evento su tutti: l’integrale delle 555 sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti in 35 concerti, 30 interpreti e in 13 luoghi diversi. Nel cartellone anche un omaggio al Cammino di Santiago per i vent’anni dell’iscrizione a patrimonio dell’umanità il 25 luglio con sei concerti corali e vocali a Saint-Gilles, Montpellier, Conques, Villeneuve d'Aveyron, Cahors e Arles-sur-Tech.
Tre interessanti recuperi: Issé pastorale eroica di Andre-Cardinal Destouches (1697) con l’Ensemble Les Surprises diretto da Louis-Noël Bestion de Camboulas, Kassya di Leo Delibes con l’Orchestre national Montpellier Occitanie diretta da Michael Schønwandt e Véronique Gens protagonista, e Les Cris de Paris grande sinfonia umoristica per soli, coro orchestra e banda militare di Georges Kastner con l’Orchestra e la Banda della Guardia Repubblicana, Coro Sinfonico di Montpellier e Concert Spitiruel diretti da Hervé Niquet. Inoltre commissioni a cinque compositori francesi dell’ultima generazione – Benjamin Attahir, Sophie Lacaze, Karol Beffa, Guillaume Connesson e Eric Tanguy – oltre a omaggi a Claude Debussy e Leonard Bernstein, concerti di Marianne Crebassa, Fazil Say, Beatrice Rana, David Kadouch, serate di jazz e molto altro.
4. Annette, Albrecht, Brett e i giovani talenti del Reno (Rheingau Musik Festival)
Il Rheingau Music Festival è uno dei festival più corposi dell’estate europea con oltre 170 concerti distribuiti in un territorio che va da Wiesbaden a numerosi villaggi lungo la Valle del Reno in location affascinanti come la Basilica di Eberbach, i castelli di Johannisberg e Vollrads e la Kurhaus di Wiesbaden. L’artista in residenza 2018 è il soprano Annette Dasch, che sarà protagonista di numerose serate di lied in duo con Klaus Florian Vogt, con il Fauré Quartett e i 12 violoncelli dei Berliner Philharmoniker ma vestirà anche i panni di Hanna Glawari nella Vedova allegra in forma di concerto con la Symphonieorchester della Volksoper di Vienna.
All’oboista Albrecht Mayer e al violinista Brett Dean l’onore del “Focus”, che prevede numerosi concerti in varie formazioni e programmi. Nel ricco cartellone del festival anche un tributo a Leonard Bernstein in diversi concerti della pianista Gabriela Montero, del duo Niels Lundgren & Janis Siegel, della Sinfonieorchester Basel che esegue dal vivo le musiche di West Side Story e della figlia Jamie con una lettura-concerto con il pianista Sebastian Knauer.
Un ciclo dedicato a Claude Debussy nel centenario della morte con concerti di Les Siècles e Alice Sara Ott diretti da François-Xavier Roth, del duo Lizi Ramishvilie e Khatia Buniatishvili, e dei recital pianistici Benjamin Grosvenor, Mona Asuka, Ben Kim, Seong-Jin Cho e Saleem Ashkar. Completano il cartellone le rassegne “Next Generation” dedicata a giovani strumentisti emergenti e “Expedition Sound”, che presenta giovani virtuosi “crossover” che sfuggono alle classificazioni musicali tradizionali. Si chiude il 1° settembre.
https://www.rheingau-musik-festival.de/
5. Le stelle (e non solo) di Salisburgo (Festival di Salisburgo)
Passione ed estasi sono le due parole che a Salisburgo si scelgono per il programma del festival di quest’anno, che appunto con una passione si apre – la Passione secondo San Luca di Krzysztof Penderecki – il 20 luglio. Seguono 40 giornate fino al 30 agosto con un programma fitto di appuntamenti soprattutto con l’opera, con la tradizionale sfilata di star ma anche qualche scelta coraggiosa, come l’Henze de The Bassarids affidato a Nagano e Warlikowski, Romeo Castellucci per la Salome, Hans Neuenfels per la Dama di Picche con Mariss Jansson.
Il resto è Die Zauberflöte affidato a un team di giovani come Carydis e Steier, Cecilia Bartoli che torna con L’italiana in Algeri di Pentecoste, l’inossidabile Domingo baritonale nei Pêcheurs de perles concertante, William Christie che porta il Monteverdi dell’Incoronazione di Poppea e il ritorno sulla scena di Salisburgo dal 1953 dello scomparso Der Prozess in forma di concerto per il centenario del suo autore Gottfried von Einem. Fra i concerti, cinque volte i Wiener Philharmoniker diretti da Andris Nelson, Riccardo Muti, Esa Pekka-Salonen, Herbert Blomstedt e Franz Welser-Möst, ospiti illustri ma soprattutto l’integrale del Beethoven sinfonico con MusicAeterna e Teodor Currentzis. E per la contemporanea rassegne su Galina Ustwolskaja e Beat Furrer.
https://www.salzburgerfestspiele.at
6. La montagna di Messiaen (Festival Messiaen au Pays de la Meije)
Festeggia vent'anni il Festival Messiaen a La Grave, minuscolo villaggio nelle Alte Alpi francesi, proprio davanti alla cima della Meije. La musica russa secondo Messiaen è il tema scandagliato attraverso 16 concerti, che partono da due figure chiave Musorgskij e Stravinskij, molto presenti anche nell’insegnamento di Messiaen al Conservatorio di Parigi, scoperti in due momenti chiave: il Boris Godunov visto nel 1908 all’Opéra di Parigi e il Sacre du printemps nel 1903 al Théâtre des Champs-Elysées.
Il 2 agosto in programma “La notte magica della musica russa” con composizioni di Scriabin, Stravinskij, Denisov, Roslavets, Tarnopolski e Wyschnegradsky. Apertura il 27 luglio con una giornata a Saint-Théoffrey, nella casa di Olivier Messiaen, il cui paesaggio alpino fu fonte di ispirazione per il compositore: concerti all’aria aperta, pic nic, recital e proiezioni per un grande viaggio sonoro nel paesaggio dell’anima del compositore. In prima assoluta il 28 luglio la composizione Stalag VII A di Tristan Murail commissionata dal festival con il Meetingpoint Music Messiaen di Gorlitz, la città tedesca dove Messiaen, prigioniero di guerra, compose il Quatuor pour la fin de temps.
Altra prima assoluta il Concerto per fisarmonica e orchestra “Cadenza n. 2” di Bruno Mantovani, compositore in residenza al festival, di cui verranno eseguite numerose composizioni a cura del Trio Wanderer, del Quatuor Voce, dell’Ensemble Orchestral Contemporain, dei pianisti Nicholas Angelich, Philippe Bianconi, Varduhi Yeritsyan e del fisarmonicista Pascal Contet. Oltre alla musica, in programma fino al 4 agosto la giornata di studi “Musica russa e francese: un’emulazione fertile nel XX secolo” e due conferenze su Messiaen e Mantovani e molte passeggiate in montagna.
http://www.festival-messiaen.com
7. Al lago con Carmen (Bregenzer Festspiele)
È la versione transalpina della nostra Arena di Verona ma senza elefanti e cavalli e molta più acqua. Quest’anno sul famoso palcoscenico immerso nel Lago di Costanza (l’ha visitato anche Daniel “007” Craig) dal 19 luglio si ridà la Carmen montata da Kasper Holten con l’enorme gioco di carte disegnato da Es Devlin come scena galleggiante e con la direzione alternata di Antonino Fogliani e Jordan de Souza.
Ma il Festival di Bregenz è anche molto altro quest’estate: è Il barbiere di Siviglia al Theater am Kornmarkt con la regia di Brigitte Fassbaender e la direzione di Daniele Squeo. Ma è anche la Beatrice Cenci di Berthold Goldschmidt al Festspielhaus con la regia di Johannes Erath e la direzione di Johannes Debus. È l’adattamento di Oliver Tambosi dell’opera-tango María de Buenos Aires di Astor Piazzolla con il gruppo folksmilch. È la prima mondiale al Werkstattbühne di The Hunting Gun di Thomas Larcher dall’omonimo romanzo di Yasushi Inoue con Mark Padmore e l’Ensemble Modern diretto da Michael Boder e l’allestimento di Karl Markovics. Per finire è anche un ritratto per teatro marionette del controverso direttore d’orchestra Böhm, ospite frequente del Festival di Bregenz, scritto dal drammaturgo Paulus Hochgatterer e prodotto dallo Schauspielhaus di Graz. Completano l’offerta un ciclo di concerti sinfonici dei Wiener Symphoniker, in forza al festival, e un recital del tenore Mark Padmore con pezzi composti per la sua voce. Si chiude il 18 agosto.
http://bregenzerfestspiele.com/
8. Piano provenzale (Festival International de Piano de La Roque d'Anthéron)
Il Festival internazionale pianistico de La Roque d’Anthéron, alle pendici del Parco naturale del Lubéron, da 38 anni arricchisce e completa l’offerta nella regione provenzale. Dal 20 luglio al 18 agosto sul palcoscenico all’aperto nel Parco del Castello di Florans protagonista è il pianoforte in tutte le sue possibilità. Arcadi Volos inaugura la serie di concerti con orchestra, seguito, fra gli altri, da Michel Dalberto, Lars Vogt, Nelson Freire, Marc-André Hamélin. Concerti da camera con Renaud Capuçon e Gidon Kremer, recital solistici e musica barocca per clavicembalo.
In cartellone anche le meditazioni monaco buddista Matthieu Ricard attorno ai Preludi e fughe di Bach eseguiti da Maria-João Pires all’ Arena romana di Arles il 28 e 29 luglio e una maratona dedicata alla musica francese con l’Orchestra di Cannes diretta da Benjamin Levy con i pianisti Sanja Bizjak, Lidija Bizjak e Jonas Vitaud e la violinista Alexandra Soumm impegnati in una lunga serata con musiche di Reynaldo Hahn, Francis Poulenc, Darius Milhaud e Claude Debussy il 1 agosto.
9. I bambini di Lucerna (Festival di Lucerna)
"Infanzia" è il tema del Festival di Lucerna che propone lavori di grandi compositori dedicati all’infanzia, programmi speciali pensati per il pubblico più giovane, bambini prodigio e una giornata speciale di musica, il 26 agosto, interamente dedicata a bimbi e famiglie. Festeggia il trentesimo anniversario del suo debutto a Lucerna Riccardo Chailly con il concerto di apertura il 17 agosto dell’Orchestra del Festival con il pianista Lang Lang in Mozart e Stravinskij, e il concerto del 24 agosto dedicato a Wagner e Bruckner.
E a quasi 90 anni torna sul podio Bernard Haitink per due concerti con la Chamber Orchestra of Europe il 18 e 23 agosto rispettivamente con i solisti Alina Ibragimova al violino e András Schiff al pianoforte. In cartellone vari concerti dell’artiste étoile, la violoncellista argentina Sol Gabetta, e diversi spettacoli per ragazzi dell’altro artiste étoile del festival, il teatrante indipendente, regista, performer, marionettista, commediante lussemburghese Dan Tanson.
Grande attenzione alla contemporanea per la Lucerne Festival Academy con Matthias Pintscher, Peter Eötvös, Lin Liao, David Fulmer, Gergely Madaras, Simon Rattle, Duncan Ward e del compositore in residenza al festival Fritz Hauser. In programma "Kosmos Stockhausen", retrospettiva dedicata al compositore in occasione del 90 anniversario della nascita, e Genesis. Sette scenari basati sul libro della Genesi, lavoro collettivo di Chaya Czernowin, Marko Nikodijevic, Franck Bedrossian, Anna Thorwaldsdottir, Joan Magrané Figuera, Stefano Gervasoni e Mark André.
https://www.lucernefestival.ch
10. Sacré Berlioz fra fanfare e cori di popoli (Festival Berlioz)
Fra Lione e Grenoble, a La Côte-Saint-André si festeggia il cittadino più illustre con un grande festival che quest’anno ha come motto “Sacré Berlioz!”. Nel cortile del Castello Luis IX il 21 agosto i giovani strumentisti della Jeune Orchestre Européen Hector Berlioz diretta dal suo fondatore François-Xavier Roth e vari cori della regione eseguono la Grande messe des morts, il 30 agosto torna un Roth “europeista” con Les Siècles e il coro Spirito per misurarsi con Le Temple universel (“Un doppio coro per due popoli, che cantano ciascuno nella propria lingua: gli inglesi canteranno in inglese, i francesi in francese” nell’intenzione di Berlioz) nell’orchestrazione di Yves Chauris e con la Sinfonia n. 9 di Beethoven, e il 31 agosto John Eliot Gardiner con l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique propongono un’antologia di pezzi berlioziani fra cui l’Harold en Italie (con la viola di Antoine Tamestit), Cléopâtre e la morte di Didone da Les Troyens (con il mezzosoprano Lucile Richardot).
Per l’immancabile Symphonie fantastique il 1 settembre arriva Daniele Rustioni con l’Orchestra de l’Opéra de Lyon, che propone anche la Danse Macabre di Saint-Saëns e la Totentanz di Liszt. E in puro spirito berlioziano, il 26 agosto anche una parata musicale ed equestre su musiche di Berlioz, Verdi, Puccini, von Suppé e Händel eseguite la Grand Orchestre et Chœur de la Société des Concerts Fantastiques realizzata con i cavalli dell’Associazione “Galops d’Histoires”.