Al via la XXXII edizione di “Traiettorie”

Dal 15 aprile torna a Parma la Rassegna Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea diretta da Martino Traversa | ARTICOLO IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE PROMETEO

Arditti Quartet (foto Astrid Karger)
Arditti Quartet (foto Astrid Karger)
Articolo
classica

Dal 15 aprile al 18 novembre torna a Parma Traiettorie, la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea che, per questa edizione 2022, offre un cartellone di diciotto concerti sparpagliati in diversi luoghi quali la Casa della Musica, il Teatro Farnese e il Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, rinnovando così il rapporto che lega la rassegna stessa al Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, al Comune di Parma e alla Fondazione Toscanini.

Con un impianto che conferma la formula rinnovata già lo scorso anno, che aveva previsto un programma dedicato agli Stati Uniti, e dopo la significativa esperienza di Polifonia Intermediale, l’installazione allestita al Teatro Fanese tra fine 2021 e inizio del nuovo anno, la Fondazione Prometeo promuove quindi la XXXII edizione di una manifestazione ormai storica della città emiliana. Per entrare nel dettaglio di una programmazione che, con una pausa per i mesi di luglio e agosto, dalla metà di aprile ci accompagnerà fino al prossimo autunno, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il direttore artistico Martino Traversa.

Martino Traversa (foto Annarita Melegari)
Martino Traversa (foto Annarita Melegari)

Anche per quest’anno confermate la formula di una rassegna che viene distribuita lungo tutto l’anno, alternando concerti solistici ad appuntamenti dedicati a diversi ensemble: quali sono i caratteri di fondo di questa edizione 2022?

«Innanzitutto, dopo le edizioni degli scorsi anni dedicate alla musica tedesca e americana, la programmazione per questo 2022 si concentra sulla produzione musicale italiana del Novecento. In quest’ottica è anche significativo che su diciotto concerti, ben dodici vedano protagonisti solisti o gruppi italiani, in alcuni dei casi con debutti assoluti nella rassegna come per gli ensemble L’arsenale, Syntax e il Quartetto Maurice a dimostrazione che in Italia il movimento esecutivo sulla materia contemporanea non è meno intenso di quello compositivo. La stessa scelta dei brani proposti nei differenti concerti, da un lato coinvolge i grandi nomi “classici” del Novecento italiano come Berio, Maderna, Scelsi, Castiglioni o Donatoni, dall’altro privilegia moltissimi compositori delle ultime generazioni, assecondando un rapporto spesso diretto fra interpreti e autori, non senza un continuo sguardo oltre i confini che possa contribuire a definire meglio la collocazione dei fenomeni musicali italiani nel quadro della musica del nostro tempo. Infine, confermiamo la scelta di rappresentare le edizioni della rassegna con opere d’arte visiva di autori di rilievo internazionale, a riprova della forte attenzione che da sempre Fondazione Prometeo rivolge alle arti figurative. Questa trentaduesima edizione di Traiettorie sarà dunque rappresentata da un’immagine della serie Antarctica realizzata nel 2017 dal fotografo Paolo Pellegrin – i cui scatti abbiamo impiegato anche per il progetto di Polifonia Intermediale – per documentare l’impatto del cambiamento climatico sull’Antartide».

Antartica (foto Paolo Pellegrin)
Antarctica (foto Paolo Pellegrin)

Veniamo al programma: la prima parte della stagione si concentra nella dimensione raccolta e, se vogliamo, cameristica rappresentata dalla sala dei concerti della Casa della Musica…

«Vero, una scelta confermata già a partire dal concerto di inaugurazione del 15 aprile, significativamente realizzato in collaborazione con il Concours International de Piano d’Orléans, grazie al quale arriva per la prima volta a Parma il giovane pianista Mikhaïl Bouzine, vincitore della XIV edizione dello stesso concorso. Il programma propone, assieme ad autori tedeschi come Schubert, Schönberg e Rihm, due compositori italiani di statura internazionale e tutt’altro che indifferenti alla cultura musicale germanica come Luigi Dallapiccola e Ferruccio Busoni. Oltre a Bouzine, il cartellone della prima parte della rassegna vedrà impegnato un altro pianista come Nicolò Cafaro (17 maggio), uno dei giovanissimi solisti più promettenti della scena italiana, ma anche un grande amico di Traiettorie come il flautista Mario Caroli (1° giugno), protagonista di un recital di brani di Fernando Mencherini, Adriano Guarnieri, Luciano Berio, Franco Donatoni e Armando Gentilucci: proprio di Mencherini, compositore fra i più singolari della scena italiana del secondo Novecento, quest’anno si ricordano i venticinque anni della scomparsa. Decisamente italiano è il programma offerto martedì 19 aprile da mdi ensemble, che torna a Traiettorie dopo sette anni in occasione del proprio ventennale, con brani di Verrando, Movio, Incardona, Di Bari, Cattaneo e un ricordo di una figura fra le più promettenti e originali della musica italiana di fine Novecento, Fausto Romitelli, scomparso a soli quarantun anni. Martedì 3 maggio, inoltre, arriva a Traiettorie il Quartetto Maurice, ensemble d’archi tutto italiano, in scena con musiche di Scelsi, Stroppa e Harvey, in collaborazione con la regia del suono di Carlo Laurenzi».

mdi ensemble (foto Mario Tedeschi)
mdi ensemble (foto Mario Tedeschi)

Ma la prima parte della rassegna prevede anche altre particolarità…

«In effetti in giugno riprendiamo una formula che abbiamo sperimentato con soddisfazione in chiusura della scorsa edizione, vale a dire i Mini Concerts: si tratta di concerti di circa mezz’ora che propongono un programma omogeneo di brani di breve durata, aperti a contaminazioni linguistiche e stilistiche, rivolti perciò ad attirare l’attenzione di un pubblico eterogeneo grazie alla particolarità esecutiva e al rapporto più diretto che si stabilisce fra pubblico e interprete rispetto alle consuete occasioni concertistiche. La data è quella di domenica 12 giugno e protagonisti saranno la fisarmonica di Margherita Berlanda e le percussioni ed elettronica del giovane italo-svizzero Alberto Anhaus, che propone un programma di brani di due compositori under 30 come l’italiano Luca Guidarini e la turca Zeynep Toraman».

Passiamo alla parte autunnale di Traiettorie, che riparte a settembre…

«Si, prima di approdare al teatro Farnese abbiamo l’appuntamento del 7 settembre, sempre alla Casa della Musica, con una serata di musica elettronica affidata a Ensemble Flashback su brani di Alexander Vert, interpretati dalle percussioni di Philippe Spiesser, l’ingegneria del suono di José Miguel Fernández e il supporto delle creazioni visive di Thomas Köppel. Del resto l’elettronica, che riflette l’aspirazione alla ricerca e all’innovazione promossa da Fondazione Prometeo, ha un ruolo particolare in questa edizione di Traiettorie, come si è visto in precedenza per alcune date della sezione primaverile e come viene confermato dalla serata che Daniele Roccato dedicherà il 30 settembre, sempre presso la Casa della Musica, alla figura del contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, scomparso dieci anni fa: Scodanibbio RMX è proprio un lavoro che accoglie la disponibilità polifonica della musica di Scodanibbio per rielaborarla in una nuova composizione al contrabbasso con il supporto del live electronics».

Daniele Roccato (foto Ariele Monti)
Daniele Roccato (foto Ariele Monti)

«Sempre alla Casa della Musica, oltre al “solo” di Roccato è previsto un altro concerto solistico con il pianista finlandese Joonas Ahonen (14 settembre), componente di Klangforum Wien, che propone musiche di Castiglioni, Gander, Webern oltre alle beethoveniane Variazioni Diabelli, e un concerto del duo formato dal soprano Alda Caiello e dalla pianista Maria Grazia Bellocchio (28 ottobre) con brani di Ravel, Nieder, Montsalvatge, Di Bari, Mosca, Bussotti, Gervasoni, Berio e Kurtág».

Parliamo ora dei concerti al teatro Farnese?

«Certamente. Partiamo dalla dedica a Iannis Xenakis, di cui ricorre il centenario della nascita, sulla quale si basa la prima delle due serate che Ensemble Prometeo diretto da Marco Angius terrà proprio al Farnese il 20 settembre, con uno dei pezzi più clamorosi e meno eseguiti del compositore greco, Pléïades, una grandiosa creazione per sei percussionisti che restituisce con sensazioni ancestrali la grandiosità architettonica della materia sonora. Il secondo concerto di Ensemble Prometeo prevede invece, il 12 ottobre, accanto a brani di Alessandro Solbiati, Gérard Grisey e Giulia Lorusso, la prima assoluta di un pezzo scritto appositamente dal giovane francese Maël Bailly, vincitore del Traiettorie Music Prize istituito per sostenere e promuovere la creatività giovanile».

Ensemble Prometeo
L'Ensemble Prometeo al Teatro Farnese di Parma

«Sempre al Farnese, il 7 ottobre, torna inoltre per l’undicesima volta a Traiettorie – la prima fu nel 1997 – il Quartetto Arditti, decisamente la compagine più fedele e presente nei programmi della rassegna, impegnato in un programma tutto italiano che coniuga le capacità tecniche dell’ensemble fondato da Irvine Arditti con un’alta intensità di scrittura contemporanea: Maderna, Sciarrino, Berio, Scodanibbio, Donatoni».

Veniamo agli ultimi appuntamenti?

«Le ultime date prevedono, il 19 ottobre alla Casa della Musica e per la prima volta nell’ambito della nostra rassegna, L’arsenale Ensemble diretto da Filippo Perocco con il soprano Livia Rado, mentre il 3 novembre torna dopo quattro anni L’Instant Donné, che nel 2022 compie vent’anni di vita, con musiche di Castiglioni, Clementi, Lanza, Norman, Sinnhuber, Pattar, Tokunaga. Il 9 novembre sempre alla Casa della Musica sarà la volta del consueto appuntamento con i giovani talenti del Conservatorio di Parigi, anche in veste di solisti, mentre l’ultimo appuntamento, ospitato nel Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini”, è previsto per il 18 novembre con Syntax Ensemble diretto da Pasquale Corrado, con Valentina Coladonato voce solista e un programma che celebra più che mai la contemporaneità più italiana nel senso pieno della parola, con una prima assoluta di Alessandro Melchiorre e altre quattro composizioni di Luca Mosca, Sonia Bo, Pasquale Corrado e Maurilio Cacciatore scritte negli ultimi quindici anni».

Per informazioni: www.fondazioneprometeo.org.

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