Una Sonnambula tra visioni pop

Debutta al Petruzzelli la nuova produzione firmata Barberio Corsetti

Recensione
classica
Teatro Petruzzelli Bari
Vincenzo Bellini
14 Settembre 2013
Di simboli e astrazioni vive l’allestimento della Sonnambula che Barberio Corsetti ha fatto debuttare al Petruzzelli di Bari, davanti a un pubblico apparso finalmente appagato da uno spettacolo che è originale, poetico, raffinato, ma allo stesso tempo facilmente intellegibile. Il paesaggio sullo sfondo non è costellato di cime montuose, ma di arredi di un interno borghese, quasi sempre sproporzionati rispetto ai personaggi, ora troppo piccoli, ora troppo grandi. Esattamente come accade nei sogni, dove la realtà si trasfigura e appare talvolta insormontabile. Se le scene sono oggetti comunque statici che vanno e vengono, lo sfondo è un movimento di bellissimi disegni animati, realizzati da Gianluigi Toccafondo, l’autore delle copertine dei libri delle edizioni Fandango. A completare lo spettacolo intervengono i costumi ottocenteschi di Cristian Taraborrelli, che nei mille colori della folla veste Amina solo di bianco perché in fondo lei è la più pura di tutti. Il punto forte dell’esecuzione è lo sfavillio della tecnica vocale di Jessica Pratt. La sua Amina è un saggio di belcanto senza compiacimento. E infatti nel primo e lungo atto, di fronte a tanta naturale facilità, le peripezie vocali passano quasi inosservate. Altrettanto delicato è l’Elvino di John Osborn. Nella generale armonia di voci, nessuna offende l’altra e tutti i cantanti assicurano un pieno rispetto dei ruoli teatrali. Solo Pecchioli dà a Rodolfo i toni un po’ burleschi da Dulcamara. Callegari indugia nelle scelte degli andamenti, appesantendo una musica che non ha sempre un grande contributo sinfonico da offrire. Efficace come sempre il coro e in crescita il livello dell’orchestra.

Note: In replica sino al 24 settembre

Interpreti: Paolo Pecchioli (Il Conte Rodolfo), Sara Allegretta (Teresa), Jessica Pratt (Amina), John Osborn (Elvino), Alessandra Marianelli (Lisa), Francesco Verna (Alessio), Raffaele Pastore (Un notaro)

Regia: Giorgio Barbierio Corsetti

Scene: Cristian Taraborrelli, Video di Gianluigi Toccafondo

Costumi: Cristian Taraborrelli

Coreografo: Roberto Aldorasi

Orchestra: Orchestra del Teatro Petruzzelli

Direttore: Daniele Callegari

Coro: Coro del Teatro Petruzzelli

Maestro Coro: Franco Sebastiani

Luci: Marco Giusti

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