Un Mendelssohn giovanile per i 20 della Casa della Musica

Fabio Biondi con Europa Galante ha inaugurato la settimana di celebrazioni per il ventennale della Casa della Musica di Parma

Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)
Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)
Recensione
classica
Parma, Chiesa di San Francesco del Prato
La Musica è di Casa – Celebrazioni per i 20 anni della Casa della Musica di Parma
21 Novembre 2022 - 27 Novembre 2022

L’ensemble Europa Galante guidato da Fabio Biondi è stato protagonista del concerto che ha inaugurato la settimana di iniziative organizzate a Parma per celebrare i 20 anni dalla fondazione della Casa della Musica. Si è trattato di una serata ospitata dalla cornice gotica della Chiesa di San Francesco del Prato – posta di fronte alla stessa Casa della Musica, recentemente ristrutturata e recuperata al culto – che ha proposto al folto pubblico presente una selezione di opere giovanili di Felix Mendelssohn-Bartholdy.

In generale, celebrare i 20 anni di una istituzione culturale pubblica significa raccogliere la memoria di un patrimonio di attività condiviso con gli addetti ai lavori e i tanti cittadini che quella istituzione hanno frequentato. In questo senso – e pensando all’evoluzione che, in questi anni, ha portato la Casa della Musica di Parma a passare da autonomo centro di ricerca, documentazione e divulgazione a spazio culturale che ospita, oltre ad alcune istituzioni che qui hanno sede, per lo più iniziative di diverse realtà cittadine – le presenti celebrazioni titolate “La musica è di casa” paiono voler ricondurre questi 20 anni di attività a un’idea di cultura musicale più legata ad alcuni eventi simbolicamente rilevanti che non a una progettualità più sistematica e meno estemporanea. Si tratta naturalmente di scelte operate da una classe dirigente che, al di là dei proclami e delle dichiarazioni di intenti, si auspica sia realmente in grado di comprendere con quanto impegno, dedizione e competenza le persone che hanno lavorato e che attualmente lavorano in questa struttura siano riuscite a mantenere più o meno attiva una realtà che merita di essere maggiormente valorizzata, al di là delle contingenze politiche ed economiche.

Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)
Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)

Anche in questa prospettiva, il successo di pubblico di questo concerto inaugurale può rappresentare una conferma dell’interesse esercitato da una realtà come quella rappresentata dalla stessa Casa della Musica, un dato avvalorato anche dalla qualità della proposta musicale offerta dall’esecuzione che Fabio Biondi e la “sua” Europa Galante hanno condiviso in questa occasione, disegnando un programma dal raro ascolto. Oggetto anche di una recente incisione realizzata dalla stessa compagine guidata da Biondi e da poco pubblicata dall’etichetta discografica Naïve, le pagine di Mendelssohn proposte in questo concerto hanno offerto un significativo esempio della fresca creatività del compositore poco più che adolescente, unita alle ascendenze mozartiane – ma anche vivaldiane e bachiane – innestate in queste pagine. Brani come le Sinfonie per archi in re maggiore n. 2 e in si bemolle maggiore n. 5, che hanno aperto e chiuso il programma della serata, o ancora il Concerto per violino e archi in re minore o il Salve Regina per soprano ed archi – qui eseguito con la voce solista di Jiayu Jin – hanno rievocato quel gusto per un amabile classicismo ribadito anche nella più raccolta Fuga per quartetto in mi bemolle maggiore, così come nelle due Fughe a 3 in sol minore e in re minore.

Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)
Fabio Biondi - Europa Galante (foto Casa della Musica di Parma)

Un’offerta musicale il cui fascino ha subìto un poco il carattere acusticamente dispersivo delle grandi navate della chiesa, ma che ha comunque permesso di apprezzare la coinvolgente esecuzione offerta da Europa Galante, resa ancora più preziosa dal fatto che l’ensemble ha utilizzato in questa occasione gli strumenti dell’orchestra da camera realizzata negli anni Ottanta dal liutaio Renato Scrollavezza, collezione poi donata dai suoi eredi al Comune di Parma e oggi inserita nel percorso espositivo della Casa del Suono, appendice tematica che, con il Museo Casa Natale Arturo Toscanini, completa l’offerta culturale di pertinenza della Casa della Musica.

Alla fine, i calorosi e convinti applausi del pubblico presente hanno suggellato questo concerto che ha aperto una settimana di iniziative che si chiuderà domenica 27 novembre con una grande maratona musicale a cura di tutti gli enti partner di Casa della Musica, nell’auspicio che, da collettore di iniziative più o meno variegate ed estemporanee, questa realtà possa ritornare ad essere centro di autonoma, programmatica e originale produzione culturale.

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