Tutti i colori della Ubs Verbier Festival Orchestra
Successo al Festival di Verbier per la Ubs Verbier Festival Orchestra, composta da ragazzi tra i 17 e i 29 anni, diretta da Yuri Temirkanov
Recensione
classica
Al mattino puoi ascoltarli in una palestra della scuola mentre provano con Temirkanov, al pomeriggio li trovi invece sotto una sorta di gazebo in centro che suonano musica da camera, alle 23 sono i protagonisti del concerto in chiesa, dopo, magari riesci a scambiare quattro chiacchiere con loro nel pub a mezza montagna. Sono i ragazzi della Ubs Verbier Festival Orchestra, complesso rigorosamente under 29, in residence al Festival che dal 16 luglio al primo agosto trasforma la nota località sciistica svizzera in una sala da concerto 24 ore al giorno. Camicia bianca e gilet nero per i ragazzi, abito nero (ma la percussionista era in rosso, e la flautista in bianco) lunedì sera nell'affollatissima Salle Médran (un tendone con un'ottima acustica che ospita 1800 persone) a dirigerli a mani nude, come sempre, c'era Yuri Temirkanov. Programma tutto russo: ouverture di Kovancina di Musorgskij, "Primo concerto per violino op.77" di Sostakovic e "Petruska" di Stravinskij, ideale per tastare il suono e i colori di quest'orchestra che ha cinque anni di vita alle spalle e nel suo curriculum ha già i nomi di Levine, Gergiev, Mehta, Rostropovic, Sawallisch...
Temirkanov ha ben chiaro che il sottotitolo dell'ouverture di "Kovancina" è "Sorgere del sole sulla Moscova" ed eccolo allora ottenere dall'orchestra trasparenze e magiche atmosfere d'attesa, nel "Concerto per violino" di Sostakovic l'orchestra accompagna sapientemente l'ottima prova di Vadim Repin: un virtuoso che non fa mai del virtuosismo fine a se stesso, intenso interprete di una Cadenza che resterà nella memoria degli ascoltatori, e che sembra incarnare perfettamente la definizione di David Oistrach per il solista di questo concerto: "un ruolo shakespeariano che esige dall'artista la massima dedizione emotiva ed intellettuale". Il "Petruska" di Temirkanov è tutto giocato tra ironia e malinconia e l'orchestra aderisce perfettamente alla sua lettura, una menzione particolare alla prima tromba e alla giovanissima pianista. In sala tra il pubblico che ha decretato a orchestra, direttore e solista, un vero e proprio trionfo c'erano anche Thomas Quasthoff e Mischa Maisky.
Interpreti: Ubs Verbier Festival Youth Orchestra, violinista, Vadim Repin
Direttore: Yuri Temirkanov
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
classica
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln