"Tempesta" di idee

Al Teatro Carignano l'esperimento di Carlo Galante e Luca Fontana sul "masque" di Henry Purcell dalla "Tempesta" di Shakespeare: molte idee per un esito non convincente, spettacolarmente

Recensione
classica
Teatro Carignano Torino
Henry Purcell / Carlo Galante
13 Febbraio 2006
Benvenuti alle Olimpiadi della Cultura, offerte da Turin, Olympic Host City. Per la musica, ieri c'era la prima. Una co-produzione tra Teatro Regio e Teatro Stabile. "La tempesta" di/da Shakespeare, così come la trasfigurava il "masque" attribuito a Henry Purcell, integrato dalla drammaturgia di Luca Fontana e dalle musiche contemporanee di Carlo Galante. Il dossier sulla "Tempesta" prima della prima era imponente: un vero diluvio di colta ambiziosa intellettualissima congerie di idee e intenti strabilianti. Al Teatro Carignano, ieri sera, di fronte a una porzione di Coro e a una porzione di Orchestra del Teatro Regio incastonate intorno al raffinato Quartetto d'Archi di Torino, un parterre di spettatori per lo più professionali ma pieni di aspettative, esponenti della Olympic Ghost City, quella dei torinesi che vorrebbero sparire, in queste due settimane. La regia di Giancarlo Cobelli, ovviamente cupa, piena di mimi striscianti e lascivi, è a tratti di gran classe miniaturizzata. Il barocco cantato da Cherici, Bandera, Abbondanza eccetera, e diretto da Grazioli non è certo il barocco che si può sentire in Europa, oggi. La musica di Galante è la sua: cameristica, elegante, a temperatura fredda quasi insensibilizzata, un po' Novecento francese, la più lontana possibile dal calibanismo cannibalesco di Fontana e Cobelli, che ammucchiano in un piccolo palco decine di idee non sviluppabili in meno di 25 ore (sindrome ronconiana costipata?). Il Calibano di Michele De Marchi, di cui non si capiva una parola come nessuna parola praticamente si è intesa in due ore e mezza di spettacolo, era potenzialmente interessante, uno Zanni con la faccia da "cantante di jazz" di Al Jolson che a un certo punto prova un "rap shakespeariano" perfettamente non riuscito.

Note: Prima esecuzione assoluta. Nuovo allestimento del Teatro Regio in coproduzione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Interpreti: Dorinda / Miranda (soprano) Laura Cherici; Anfitrite / Ferdinando (soprano) Gemma Bertagnolli; Ariel (mezzosoprano) Claudia Nicole Bandera; Antonio / Primo diavolo (basso) Carlo Lepore; Capitano / Secondo diavolo (basso) Umberto Chiummo; Prospero / Nostromo / Nettuno (baritono) Roberto Abbondanza; Gonzalo / Eolo (tenore) Danilo Formaggia; Calibano (attore) Michele De Marchi

Regia: Giancarlo Cobelli

Scene: Alessandro Ciammarughi

Costumi: Alessandro Ciammarughi

Orchestra: Orchestra del Teatro Regio

Direttore: Giuseppe Grazioli

Coro: Coro del Teatro Regio

Maestro Coro: Claudio Marino Moretti

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