L’operazione innescata da questo allestimento madrileno della "Incoronazione di Poppea" - qui battezzata "Poppea e Nerone" - è di quelle, neanche a dirlo, destinata a portarsi dietro la solita litania di polemiche. Nuova versione orchestrale affidata al compositore belga Philippe Boesmans, ad un ensemble come il Klangforum Wien e la regia del polacco Krzysztof Warlikowski, che opta per una trasposizione temporale, in un’Italia fascista anni Venti, con i personaggi che incarnano - chi più, chi meno ma in primis Nerone - un forte ambiguità sessuale, con un diffuso sfoggio di lingerie; opera musicale aperta da un’introduzione tutta teatrale, in stile shakespeariano, con un lungo monologo in inglese di Seneca e uno schermo che sullo sfondo, a più riprese, per tutta la durata dell’opera, in maniera assai convincente, ne proietta in tempo reale una sua ipotetica trasposizione filmica in bianco e nero. L’intenzione di Mortier di fare del teatro uno ‘spazio politico’ qui c’è tutta; il regista polacco, sicuramente, calca la mano ma compie un’operazione di indubbia efficacia teatrale, che scontenta i puristi, ma persegue un processo articolato di riflessione su potere, sesso, violenza. La scrittura orchestrale - di ottima resa e ben diretta da Cambreling - è persuasiva sul piano drammaturgico e nel gusto timbrico: gioca sull’alternanza dei colori antichi del continuo e sonorità corrusche di sintetizzatore, percussioni, con xilofono ma anche con preziosi momenti concertanti dei legni. Ottima la compagnia di canto, benché un po’ scarsa in italiano, impegnata oltre misura nel lavoro teatrale, in cui spiccano le voci di William White, in un intenso e profondo Seneca, di Charles Castronovo, per colore e forza interpretativa, e della vitalissima Nadja Michael.
Note: Creazioni video, Denis Guèguin - Drammaturgia, Christian Longchamp
Interpreti: Poppea, Nadja Michel - Nerone, Charles Castronovo - Ottavia, Maria Riccarda Wesseling - Ottone, William Towers - Seneca, William White - Drusilla, Ekaterina Siurina - Virtù/Pallade, Lyubov Petrova - Fortuna/Dama, Elena Tsallagova - Amore, Serge Kakudji - Mercurio/littore/famigliare di Seneca, Isaac Galan - Paggio, Hannah Esther Minutillo - La nutrice di Ottavia, Jadwiga Rappé - Arnalta, José manuel Zapata - Lucano/Liberto, Juan Francisco Gatelli - Famigliari di Seneca/Soldati, Gerardo Lopez, Antonio Lozano
Regia: Krzystof Warlikowski
Scene: Malgorzata Szczesniak
Costumi: Malgorzata Szczesniak
Coreografo: Claude Bardouil
Orchestra: Klangforum Wien
Direttore: Sylvain Cambreling
Luci: Felice Ross