A Parigi trionfa il duo Clara-Jumi Kang e Sunwook Kim
Grande successo al Théâtre des Champs-Elysées per un duo d’eccezione che unisce due noti artisti internazionali nella vita e sul palcoscenico
Dopo i Trii di Schubert con il violoncellista Edgar Moreau, martedì 27 febbraio la violinista Clara-Jumi Kang e il pianista Sunwook Kim sono tornati a Parigi sul palcoscenico del Théâtre des Champs-Elysées per un programma molto interessante, intessuto di brani classici e ricercati.
Classe 1987, Clara-Jumi Kang è la più grande violinista della sua generazione, consacrata in tutto il mondo dopo aver conquistato il podio di ben otto tra i più importanti concorsi internazionali (tra cui il primo premio al Seoul International Music Competition, all’International Violin Competition of Indianapolis e al Sendai International Music Competition). Acclamata solista, richiesta dalle più prestigiose orchestre del mondo, Kang non ha mai smesso di coltivare il repertorio cameristico, soprattutto con il pianista Sunwook Kim, ad oggi il più giovane vincitore del Concorso Internazionale di Leeds.
La serata di questo affiatato sodalizio artistico, nonché coppia nella vita, si è aperta con un’esaltante esecuzione della prima delle dieci Sonate di Beethoven, che il duo ha inciso integralmente per l’etichetta Accentus Music. Tra le rarità in programma, la Sonata di Respighi ha messo ancor più in luce la grande capacità espressiva di questo duo, sostenuta dalla formidabile abilità tecnica dei due grandi musicisti che hanno saputo regalare nuove soluzioni interpretative.
Totalmente votata al repertorio francese, la seconda parte del programma ha visto la versione cameristica del Poème op. 25 di Chausson, che il compositore intitolò inizialmente Il canto dell'amor trionfante. Elevato inevitabilmente a emblema della serata, il brano è stato affrontato a memoria dalla violinista, dopo essere entrato a far parte del suo repertorio sin dall’affermazione di Kang al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 2015. Molto più fluida rispetto a quanto si è soliti ascoltare, la Sonata di Franck ha goduto di nuova linfa, incoronando al meglio un concerto che sarebbe bello potesse ripetersi anche in Italia, dove la violinista manca da ormai molti anni. Graditissimi i due fuori programma - Mélodie da Orfeo e Euridice di Gluck e Liebesleid di Kreisler –, richiesti a gran voce da un pubblico costituito per lo più da giovani, la cui euforia è ben presto sfociata in un’autentica ovazione.
L’evento è stato organizzato da Piano 4 étoiles, diretto da André Furno, che da oltre cinquant’anni promuove a Parigi le giovani promesse e i grandi nomi della musica, tra tutti Claudio Abbado, Martha Argerich e Maurizio Pollini.
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
A Roma, prima con i complessi di Santa Cecilia, poi con Vokalensemble Kölner Dom e Concerto Köln
Federico Maria Sardelli e il sopranista Bruno de Sá per un programma molto ben disegnato, fra Sturm und Drang, galanterie e delizie canore, con Mozart, da giovanissimo a autore maturo, come filo conduttore