Bruno Bartoletti è stato l'artefice della buona riuscita del "Corsaro" di Verdi, presentato in prima esecuzione genovese al Carlo Felice. Opera "minore", "Il Corsaro" ebbe vita contrastata sin dal suo debutto, nel 1848, a Trieste e non a caso circolò poi assai raramente. L'edizione vista sul palcoscenico genovese era una coproduzione con il Teatro Regio di Parma che l'ha ospitata lo scorso anno nel Festival verdiano di cui lo stesso Bartoletti è direttore artistico.
Allestimento basato sulle scene di Marco Capuana e sulla regia di Lamberto Puggelli. Impianto fisso quello scenografico: palcoscenico adattato a ponte di una nave, vele che salgono e scendono creando le diverse ambientazioni. Puggelli ha dovuto fare i conti con la fissità di un'opera che ha un sussulto solo nel momento dell'assalto da parte dei corsari. Per il resto non accade nulla e il regista si salva, appunto, muovendo le vele e ingabbiando i personaggi in gesti platealmente melodrammatici.
D'altra parte il limite del "Corsaro" sta proprio nella freddezza dell'azione che coinvolge anche la parte musicale, soprattutto i due primi atti. Nel terzo atto, invece, Verdi regala momenti interessanti: si pensi alla scena del tenore con un accompagnamento degli archi cupi di straordinaria suggestione. Il merito principale di Bruno Bartoletti è stato quello di restituire una partitura vibrante e appassionata, che appare come una sorta di laboratorio usato da Verdi quale serbatoio di idee per altre opere. Una lettura palpitante cui non ha corrisposto un'adeguata resa da parte del cast. Se infatti dignitosamente si sono comportati il tenore Giuseppe Gipali e il baritono Roberto Servile, non hanno convinto, soprattutto nella prima parte, le due donne, Serena Farnocchia, Medora e Doina Dimitriu, Gulnara.
Note: Nuovo allestimento del Teatro Carlo Felice in coproduzione con il Teatro Regio di Parma
Interpreti: Corrado: Giuseppe Gipali, Rubens Pelizzari (10, 14); Giovanni: Antonio De Gobbi; Medora: Serena Farnocchia, Angela Marambio (10, 14); Gulnara: Doina Dimitriu, Paola Romanò (10, 14); Seid: Roberto Servile, Marco Di Felice (10, 14); Selimo: Gianluca Floris; Eunuco: Stefano Consolini; Uno schiavo: Giuliano Petouchoff; Mimi: Saverio Adorni, Marco Circhirillo, Federico Costi, Nicola Di Ricco, Manlio Alberto Maggio, Alessandro Manfredi, Francesco Vecchi, Pier Paolo Zoni
Regia: Lamberto Puggelli
Scene: Marco Capuana
Costumi: Vera Marzot
Orchestra: Orchestra del Teatro Carlo Felice
Direttore: Bruno Bartoletti
Coro: Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro Coro: Ciro Visco