Mozart, Mantova e Lonquich: i piaceri dell'integrale

Arrivata al suo quarto appuntamento agli Amici della Musica di Firenze l'integrale dei concerti pianistici di Mozart con l'Orchestra da Camera di Mantova e Alexander Lonquich pianista e direttore: una lettura agile, tonica e luminosa e una grande prova di bravura e intelligenza musicale da parte del pianista tedesco

Recensione
classica
Amici della Musica Firenze
25 Marzo 2006
Giunta al suo quarto appuntamento, ha già pienamente convinto e conquistato il pubblico l'integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart dell'Orchestra da Camera di Mantova con Alexander Lonquich pianista e direttore per gli Amici della Musica di Firenze, unica tra le grandi stagioni italiane a ospitare tutta l'integrale a blocchi di tre concerti nell'ordine del catalogo (stavolta i K 453, K 456, K 459), cominciata nell'edizione scorsa e destinata a proseguire nel 2006-2007. Per ora, arrivati sulla soglia dei concerti più celebri e maturi (si ripartirà infatti nella prossima stagione dal K 466), è sempre più netta la sensazione che gli Amici si siano assicurati una delle operazioni più pregevoli e interessanti delle celebrazioni mozartiane in corso. Ne sono già chiare le linee di fondo: una lettura agile, tonica, luminosa, in cui il taglio e lo spirito cameristico del complesso mantovano e la chiave interpretativa e pianistica di Lonquich si coniugano alla perfezione, per definire un Mozart splendidamente moderno e filologico nel disegno arguto e ben sbalzato del fraseggio, nel riequilibrio fra sezioni che esalta il gioco polifonico dei fiati, ma anche caldo e affettuoso nei contorni e nel respiro lirico (come si è notato ancor più chiaramente in quest'occasione nei secondi movimenti dei tre concerti proposti), fortemente imperniato sull'intimo drammatismo della scrittura mozartiana, su un "teatro strumentale" e immaginario di affetti e caratteri musicali parallelo al grande teatro reale di Mozart. E di pianisti che possano fare tre concerti alla volta con quest'energia elegante e senza appannamenti, tenendo nello stesso tempo perfettamente sotto controllo la concertazione, davvero non ce n'è tanti nel mondo. Successo memorabile.

Interpreti: Alexander Lonquich direttore e solista

Orchestra: Orchestra da camera di Mantova

Direttore: Alexander Lonquich

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