L'usignolo di Beirut

Stravinskij all'Al Bustan Festival

Recensione
classica
Al Bustani Festival, Beirut, LIbano
04 Marzo 2014
Il Festival Al Bustan è un festival all'antica. Vive della dedizione della fondatrice Myrna Al Bustani: grande appassionata di musica, lo fondò nel 1994 quando la musica classica era "musica funebre", perché diffusa dalla Radio Libanese nei momenti più neri della guerra civile. "Le rossignol" di Igor Stravinskij è un’opera di raro ascolto: composizione breve ma intensa. Un cammeo nella nuova produzione della Helikon Opera di Mosca, che debutta qui a Beirut. È una lettura raffinata, quella del regista Dmitri Bertman: colorata messa in scena vive delle voci. L'usignolo è il protagonista nella sfida con il suo doppio (Olga Davydova), l'automa regalo dell'imperatore giapponese. Il soprano Anna Grechishkina gorgheggia come un vero uccellino morbido nei legati e sicuro negli acuti di purezza cristallina. L'imperatore cinese, in divisa maoista, è il tipico basso russo (Alexey Dedov). Bella voce cavernosa. Messa in scena cinese doc, con il cielo di lanterne rosse e richiami al colore imperiale. Quando c'è l'idea, bastano pochi elementi per dare l'atmosfera. L'automa ha penne... meccaniche: è completamente vestito d’iridescenti cd. Tecnologico uccello del paradiso. L'orchestra è brillante e trova il giusto equilibrio tra echi pucciniani e suggestioni franco-americane (Ravel-Gershwin). Il direttore Vladimir Ponkin abilmente sfrutta in pieno le potenzialità dell'acustica secca della sala che non perdona ma fa la gioia dell'ascoltatore con un'orchestra talmente precisa e voci tanto belle, grazie anche all'attento equilibrio buca-palcoscenico. In una città dove non c'è un teatro dell'opera, un pubblico numeroso si arrampica a Beit Meri. E applaude.

Note: Emile Bustani Auditorium

Interpreti: Anna Grechishkina, Alexey DEDOV, Andrey Palamarchuk, Maiia Barkovskaia, Maxim Perebeynos, Dmitry SKORIKOV, Irina Reynard, Dmitry KHROMOV, Andrey OREKHOV, Ilya Ilin, Olga DAVYDOVA

Orchestra: Helikon Opera

Direttore: Vladimir Ponkin

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