L’Orchestra del Concertgebouw incanta Rimini

Alla Sagra Musicale Malatestiana Myung-whun Chung  sul podio

Myung-whun Chung, Royal Concertgebouw Orchestra, Seong-Jin Cho
Myung-whun Chung, Royal Concertgebouw Orchestra, Seong-Jin Cho
Recensione
classica
Rimini, Teatro Amintore Galli
Myung-whun Chung e Royal Concertgebouw Orchestra
01 Settembre 2024

Si è aperta a Rimini domenica 1° settembre la stagione sinfonica della 75esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, una delle più longeve rassegne di musica classica presenti nel panorama italiano che negli anni ha brillato per l’importanza e l’autorevolezza degli artisti e delle compagini orchestrali e da camera che ne hanno arricchito i cartelloni.

Il concerto inaugurale è stato affidato alla bacchetta di Myung-whun Chung sul podio della Royal Concertgebouw Orchestra; Andras Schiff, che ne sarebbe dovuto essere coprotagonista insieme al direttore coreano con il Quarto concerto per pianoforte di Beethoven, è stato sostituito per una indisposizione da Seong-Jin Cho, senza variazioni di programma.  Trentenne, Cho ha iniziato la sua folgorante carriera nel 2015 quando vinse il primo premio al Concorso Chopin di Varsavia e da allora ha firmato un contratto esclusivo con la Deutsche Grammophon e suonato con le più prestigiose orchestre del mondo.  Il pianista coreano, che non avevamo mai ascoltato dal vivo, ha sorpreso per il suo carattere riservato, tutt’altro che versato all’esibizione tecnica come ci si aspetterebbe da un giovane artista: prova inconfutabile di questo aspetto della sua personalità musicale ne è stato, dopo il concerto beethoveniano, l’unico bis che ha regalato al pubblico, Träumerei di Schumann.  I tempi leggermente dilatati, la morbidezza, il gesto elegante (ad esempio il frequente lievissimo ritardo della nota finale della frase) e la cura del suono che, in sintonia, hanno guidato allo stesso modo l’interpretazione del pianista e dell’orchestra, hanno stemperato lo stile eroico della grande pagina beethoveniana: ne è scaturita una lettura di gusto inedito, fascinosa ma che poteva apparire “fuori stile”, e che ha trovato il suo apice di intimismo  e di introversione nel sublime tempo centrale. 

Nel programma anche l’Ouverture del Freischütz di Weber  e la Sinfonia n.4 di Brahms, di cui  la splendida orchestra ha offerto una esecuzione magistrale. La fluidità, omogeneità, morbidezza degli archi, che sono forse gli aspetti che più si ammirano di questa compagine, accanto alla bellezza di suono dei fiati, sono stati gli ingredienti per una interpretazione ricca di variazioni dinamiche e di suadenti fraseggi. Si è avuta l’impressione che Chung, senza le partiture davanti agli occhi, lasciasse l’orchestra suonare pressoché da sola, limitando i propri interventi all’essenziale, con gestualità asciutta e minimale. Grande bis finale con la Danza ungherese n. 5 di Brahms, in cui le folate degli archi e la vitalità ritmica hanno entusiasmato il pubblico. 

Con questo concerto è iniziato per il 17° anno il percorso di avvicinamento alla musica proposto dal Progetto Mentore , iniziativa rivolta ai giovani tra i 14 e 25 a cui è offerta la possibilità di partecipare gratuitamente ai concerti attraverso una vera e propria adozione musicale da parte di aziende o privati cittadini all’interno di un articolato percorso di formazione che prevede guide all’ascolto, conferenze e viaggi di apprendimento dei diversi linguaggi artistici. Per il 2024 il progetto conta più di 70 iscritti,  segno  del circolo virtuoso che questo progetto si propone di innescare “ tracciando un futuro alla musica colta, educando i giovani all’ascolto, offrendo loro la possibilità di scoprire le emozioni che una sinfonia o un assolo sa regalare, avvolti in un contesto di per sé unico come il teatro o una sala da concerto” come sottolinea il direttore artistico della Stagione musicale Giampiero Piscaglia.

Un esempio virtuoso, aggiungiamo pensando non solo a  questo progetto ma a  tutta la Sagra Musicale Malatestiana che è voluta  ed organizzata dal Comune di Rimini, di come un ente pubblico possa credere ed investire sulla musica, sulla cultura, sui giovani. 

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